Termini Imerese, Fincantieri al posto della Blutec con ricadute sul porto? Comitato ribadisce centralità del progetto dello scalo turistico

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In questi ultimi giorni alcune indiscrezioni giornalistiche sul futuro del porto di Palermo, e della zona industriale, hanno rimesso in città al centro dell’attenzione la questione del futuro del porto di Termini Imerese.

Il fallimento dell’ipotesi “concordataria” dei commissari di Blutec per il sito di Termini Imerese, con l’archiviazione delle 8 proposte presentate, si è infatti accompagnata ad anticipazioni giornalistiche e riferite dai rappresentanti sindacali,  che ipotizzano un presunto coinvolgimento di Fincantieri ad un diverso progetto di rilancio industriale di Termini Imerese, nell’area industriale, ma che avrebbe anche ricadute sul porto.
“Non conosciamo nulla di questa ipotesi – scrive in una nota il Comitato Città Porto – su cui dunque non possono essere espressi giudizi di merito, ma appare opportuno ribadire la posizione del sostenibile, ovvero che il porto, come la città, debba procedere verso uno sviluppo plurale, in cui le diverse vocazioni possibili, da quella turistica a quella commerciale e produttiva, siano tutte prese in considerazione, in un contesto di sostenibilità reciproca, come assicurato dagli obiettivi che fondano il Piano regolatore portuale vigente e il Piano Strategico della città. Il Comitato Città porto a questo proposito ribadisce, per l’ennesima volta, che non si pone in contrapposizione al porto commerciale, ma ribadisce la centralità del progetto del porto turistico collocato davanti al centro storico ed integrato con la spiaggia  e il parco termale. Noi difendiamo la sostenibilità ambientale ed economica del porto, per la città”.
Inoltre il Comitato chiarisce che “nessun cantiere per la trasformazione del porto ne mette in crisi l’operatività, che dovrà essere sempre garantita lavorando per fasi successive, come previsto dallo stesso PRP. Per cui la notizia che, per attuare le previsioni del PRP, il porto debba “chiudere” è del tutto infondata.
Infine, ribadiamo come sia necessario che, su scelte così importanti per il futuro di questa città e di questo territorio, come quelle sul porto, si apra un percorso di reale confronto e partecipazione pubblica con la comunità termitana. Il porto di Termini Imerese può rappresentare una grande occasione di sviluppo per la città ma, perchè questo avvenga, non può essere considerato solo come il sito che risolve i problemi del porto di Palermo, la cosiddetta “delocalizzazione”, come, per esempio, paventato l’altro giorno dal Consigliere comunale di Palermo Fabrizio Ferrandelli in un articolo pubblicato sulla pagina locale di Repubblica.
Occorre una strategia di intervento sul porto condivisa con la comunità locale, che offra nuove occasioni di sviluppo alla città, come per esempio il porto turistico previsto dal PRP di fronte al centro storico e al parco termale. Noi ribadiamo che la priorità è la sostenibilità del porto per Termini Imerese”.