Sequestri da parte della Guardia di Finanza tra articoli non sicuri e sigarette di contrabbando

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Prosegue il lavoro della Guardia di Finanza a Palermo e Provincia, tra la giornata di ieri e quella di oggi, sono stati diversi i sequestri effettuati e le sanzioni commistionate dalla fiamme gialle.

I Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, unitamente ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane, all’interno del sedime portuale palermitano hanno sottoposto a controllo due soggetti, dipendenti di una nota compagnia di navigazione, trovati in possesso di oltre 20,00 kg di sigarette di contrabbando. I due marittimi, in procinto di raggiungere, con una valigia ed un voluminoso pacco di cartone, il varco d’uscita del Porto, venivano fermati dai militari delle Fiamme Gialle che, insospettiti dal furtivo comportamento dei due soggetti, sottoponevano a ispezione il bagaglio e lo scatolone, unitamente ai funzionari delle Dogane, rinvenendo n. 102 “stecche” di sigarette prive dei contrassegni del Monopolio di Stato e, quindi, introdotte in contrabbando nel territorio nazionale.
Sempre
nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo in materia di sicurezza dei prodotti, hanno proceduto al sequestro amministrativo di 656 articoli immessi nel mercato in violazione della normativa inerente alla “sicurezza dei prodotti” nonché di quella concernente gli obblighi di marcatura “CE”. In particolare, i “Baschi Verdi”, dopo aver effettuato l’accesso in un esercizio commerciale con sede in Palermo, in Piazza Giulio Cesare, nel corso del controllo accertavano che nr. 656 prodotti, nello specifico giocattoli ed elettrodomestici, venivano commercializzati in violazione di quanto disposto dalle normative di settore, non recando idonea marcatura CE e non essendo accompagnati da idonea documentazione né da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in una lingua che può essere facilmente compresa dagli utilizzatori finali. La violazione delle norme sopra indicate, oltre al sequestro amministrativo della suddetta merce, ha comportato l’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie per un totale di 8.000 euro.