Traffico infernale di Tir al porto di Palermo: tra poco sarà spostato a Termini Imerese. Parola di Pasqualino Monti

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Il traffico attorno al porto di Palermo è ormai diventato infernale. Ogni giorno la carreggiata di via Crispi, è letteralmente paralizzata da Tir incolonnati uno dietro l’altro che imbrigliano il resto dei veicoli in transito.

L’ingresso nello scalo dei mezzi pesanti si è complicato per un mix di cause: quella principale è rappresentata dal cantiere dell’Anello ferroviario che abbraccia una vasta parte dell’area portuale. Un “abbraccio” che soffoca la circolazione, con ripercussioni dentro e fuori i confini dello scalo. Una situazione aggravata dai controlli dei mezzi in entrata e il lunedì dallo sbarco dei container (operazione che richiede almeno 24 ore) che va a sommarsi al traffico ro-ro.  
Per Monti, presidente dell’Autorità portuale “C’è un problema oggettivo – dice a PalermoToday – e riguarda la mancanza di spazi per l’accumulo dei mezzi pesanti in un porto che non è quello di Los Angeles. Ogni giorno facciamo miracoli, ma fintanto che Rfi non ci restiuisce l’area in cui adesso c’è il cantiere dell’Anello ferroviario dovremo fare i conti con il traffico”. Attualmente i mezzi pesanti entrano all’interno dello scalo principalmente dal varco Colombo e in parte dal Santa Lucia. E’ questo il fronte “caldo” attorno al porto, che fa bloccare il traffico già prima del varco Amari. Creando così, quasi quotidianamente, un lungo serpentone di tir.
Ma Pasqualino Monti ha la sua soluzione per superare il problema del traffico: spostarlo a Termini Imerese. Infatti afferma: “Liberata quest’area si verrebbe a creare uno spazio cosiddetto di pre-accumulo per i mezzi pesanti che, unitamente allo spostamento del terminal container a Termini Imerese, dovrebbe alleggerire sia il traffico su via Crispi sia quello dentro lo scalo. Il nostro auspicio – conclude Monti – è che si vada spediti verso la fine dei lavori: purtroppo i ritardi dell’Anello ferroviario, e mi riferisco all’intera opera, ce li stiamo piangendo ancora”.  Tra poco a piangere invece saranno i cittadini di Termini Imerese.