Per chi ama Termini Imerese. Vana sarebbe la critica ove questa non fosse accompagnata da una proposta. Sulla spazzatura nella città stiamo entrando in un vicolo cieco.
I rifiuti fanno da coreografia nel nostro territorio, la piramide tanto contestata che stava vicino al Grand Hotel, la domenica e i festivi è stata sostituita dai cumuli di spazzatura. I residui li troviamo anche nei giorni feriali. La spazzatura, annoso problema della città, nelle periferie oggi è quadruplicata e la situazione peggiora di giorno in giorno. Volendo trovare il motivo di tanto degrado mi domando se tutti quelli che abitano nelle periferie hanno il pass per accedere in quella mini isola ecologica creata appositamente per il deposito della spazzatura. Una proposta sarebbe quella di allargare tale area facendo anche in modo che non diventi a rischio la salute pubblica. Inoltre personalmente, qualora non ce l’avessero, darei il pass anche a chi non è in regola con il pagamento della Tari. Ma non basta soltanto denunciare e lamentarsi del degrado. Io credo che a quella parte di persone incivili vada data in primis la responsabilità, ma non è da trascurare la responsabilità di quelli che guardano e restano in omertoso silenzio. Tuttavia credo che ci possa essere dell’altro. Le persone non erano abituate a tenere la spazzatura la domenica in casa, bisogna agire educando, giacché le telecamere e le multe salate anche se restano un deterrente, non hanno dato il risultato sperato, anche perché, le grosse multe non le paga nessuno, specialmente in un periodo di emergenza covid. E allora lasciamo tutto così com’è? Sicuramente no! La mia proposta, per la quale da qualche tempo lavoro, apre a una soluzione nuova. Creare a una commissione formata da enti istituzionali, ascoltare i trasgressori, sentire le loro ragioni, e anche se il mancato rispetto delle regole non potrà mai trovare una giustificazione, agire con approccio educativo in modo che anche il trasgressore possa capire le conseguenze del proprio operato scorretto, tutto ciò al fine di sensibilizzarlo anche al rispetto dell’articolo 15 del codice stradale – getto di qualsiasi cosa dai veicoli in movimento- facendo in modo che questo comportamento diventi un precedente e in caso di recidiva applicare anche la sanzione penale peraltro prevista dalla legge.
Inoltre, altra azione importante sarebbe calendarizzare lo svuota cantina, che permetterebbe anche a chi non è su facebook di conoscere in anticipo il giorno su cui può esercitare questa opzione. Fatto questo, presumo che avremmo in strada qualche residuo voluminoso in meno. La Dusty dovrebbe avere responsabilità diretta nel rispetto del contratto anche per la pulitura delle strade, in modo che il lavoro di pulizia che fanno i “volontari” non diventi l’unica risorsa. Detto questo, convinto come sono che le persone civili sono in maggioranza, è a questi che mi appello, affinché tutti insieme in sinergia con le istituzioni si possa avviare una vera riforma culturale, giacché penso che questo sia quello che il paese ha bisogno.
Agostino Schillaci
Articolo Uno Termini Imerese
Home Rubriche Dillo a Espero Termini Imerese, riforma culturale: una battaglia che non si vince da soli