Proposte di investimenti per l’ex Blutec ma i sindacati vogliono vederci chiaro, come finirà ?

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“Siamo ben felici che, ancora una volta, qualcosa sul recupero occupazionale nell’area industriale di Termini imerese sembra muoversi.

Alla luce delle precedenti esperienze, però, non possiamo che rimanere cauti e confermare di voler vederci chiaro attraverso un maggiore coinvolgimento della parte sindacale”. La pensano così dalla Ugl Metalmeccanici Sicilia dopo l’incontro di ieri, l’ennesimo tenutosi in videoconferenza con il Ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza ex Blutec, ma soprattutto alla luce delle prospettive produttive ed occupazionali presentate nei giorni scorsi nell’ambito delle iniziative del Distretto della meccatronica. “Tante opportunità all’orizzonte, ma resta il fatto che di realmente concreto ci sono poco meno di 600 lavoratori diretti e circa 300 lavoratori dell’indotto, oltre ad un’intera area industriale, che da troppo tempo attendono risposte certe – dice il segretario regionale Angelo Mazzeo. Con il Mise abbiamo fatto il punto della situazione e, sebbene gli ex dipendenti siano coperti dagli ammortizzatori sociali fino al novembre 2022 (con possibilità di proroga), quello che conta davvero è la messa a bando del sito. Cosa che ancora non sta avvenendo, mentre lo stabilimento di Termini diventa sempre meno idoneo ed in Italia le altre fabbriche del gruppo sono già stati in gran parte alienate. Parallelamente, dalla stampa siamo venuti a conoscenza con piacere che un gruppo di imprenditori ha intenzione di investire, con il sostegno di Invitalia, nel sito stesso e nel campo delle nuove tecnologie – aggiunge il sindacalista. Ci piacerebbe poter avere un confronto con gli attori interessati, anche per capire se c’è spazio per le risorse umane ex Blutec (opportunamente formate) o se le stesse dovranno aspettare chi si aggiudicherà la gara del Mise. Come Ugl Metalmeccanici Sicilia chiediamo quindi, al Ministero ed Regione Siciliana, di concordare in tempi rapidi l’istituzione di un tavolo tecnico permanente perchè sull’area di crisi di Termini imerese si lavori in modo coordinato per garantire un fattivo sviluppo e la ricollocazione dei lavoratori diretti e dell’indotto – conclude il segretario regionale Mazzeo.”