Il Comitato promotore referendum sul futuro del porto di Termini Imerese l’8 novembre 2021 ha inoltrato al Sindaco una richiesta relativa alla promozione del referendum consultivo, avente per oggetto il destino del porto di Termini Imerese.
“Siamo in attesa che il Comune – scrive il Comitato in un comunicato – risolto qualche problema di carattere amministrativo, relativo in particolare alla nomina della commissione che dovrà decidere sulla validità del referendum, ci dia il suo benestare. Solo in quel momento potremo dare inizio alla raccolta delle firme necessarie per lo svolgimento del referendum stesso. E’ noto che, relativamente al futuro del nostro porto esistono due diverse visioni: quella dell’autorità portuale, che vorrebbe destinare a porto commerciale anche la parte più settentrionale dell’attuale bacino, destinata nel vigente piano regolatore a porto turistico; quella di moltissimi Termitani, di cui il Comitato si è fatto interprete, che invece vogliono mantenere il porto turistico a nord, a confine con la banchina Veniero e la zona balneare, e con le aree destinate a parco termale (di fronte al Grand Hotel e al centro storico. Queste due visioni implicanodue diversi modi di intendere la città e il suo rapporto con il mare, e due diversi modi di porsi nei confronti dell’ambiente, della salute e del benessere dei cittadini. Con il referendum, per la prima volta nella loro storia, i Termitani (che in passato hanno sempre dovuto accettare scelte calate dall’alto, spesso rivelatesi nefaste), avranno la possibilità di decidere essi stessi del loro futuro”.