Il Rapporto Svimez di pochi gioni fa certifica che la Sicilia dal 2001 al 2020 ha perso 20 punti di Pil e che, quanto a occupazione, il divario col Nord è salito di 20 punti.
Lo Svimez conclude che il “Pnrr” da solo non ce la può fare a colmare questi gap, rischiando di mancare l’obiettivo fortemente voluto dall’Ue. Questo perché, osserva la Svimez, non basta destinare il 40% dei fondi al Sud, ma occorre che il Piano sia integrato con i Fondi Ue e con le Politiche di Coesione, assieme ad una ripartenza del mercato del lavoro e degli investimenti privati affinchè la crescita possa essere sostenuta nel tempo dall’incremento dei consumi.
“Ma – denuncia Antonino Alessi, presidente dei Consulenti del lavoro di Palermo – in Sicilia queste ultime due condizioni sono difficilmente realizzabili. I Centri per l’impiego, che mantengono il 98% della competenza sul mercato del lavoro dell’Isola, sono bloccati e ci vorranno anni prima che tornino efficienti attraverso i previsti concorsi e le dotazioni informatiche, mentre serve adesso che le imprese assumano, dato che, come stima la Svimez, dallo sblocco dei licenziamenti di fine giugno hanno perso il lavoro 10mila soggetti, di cui il 46% al Sud”.
“Riguardo agli investimenti privati, – aggiunge Alessi – quelli più facilmente attuabili, sulle energie rinnovabili, sono bloccati se non addirittura disincentivati dalla Pubblica amministrazione, proprio quando Terna ha avviato investimenti per fare della Sicilia un hub mediterraneo dell’energia prodotta in Nord-Africa e Snam per farne un hub dello stoccaggio e distribuzione di idrogeno e biometano. Investimenti che richiedono un forte indotto e una enorme occupazione specializzata, ma questa opportunità potrebbe essere persa a causa di una P.a. che da oltre un anno mostra di non avere più nel proprio core business lo sviluppo dell’energia green e l’abbattimento della CO2, nonostante i roboanti obiettivi scritti nei Piani”.
“Per superare l’impasse – propone Alessi – la Pubblica amministrazione abbia il coraggio di non essere ostacolo e di farsi da parte: dia il massimo spazio possibile alle Agenzie private del lavoro, fra cui i consulenti del lavoro che hanno le competenze e le conoscenze dirette per fare incontrare subito domanda e offerta di lavoro, e semplifichi e sblocchi tutti gli investimenti privati nel campo delle energie rinnovabili, sul quale il ‘Pnrr’ scommette 7 miliardi, dei quali, continuando così, in Sicilia rischiamo di non vedere nulla”.