Anche il 2021 che volge al termine è stato segnato, come quello precedente, dalla presenza del Covid19 e dalle sue varianti.
Abbiamo trascorso 365 giorni tra la speranza di aver superato la fase della pandemia, almeno quella più acuta, e la preoccupazione di una recrudescenza del fenomeno.
Abbiamo imparato a vivere, o forse meglio a convivere con il virus, ma questa realtà oscura ha scandito o continua a scandire il nostro quotidiano. Ci manca in fondo la semplice normalità che probabilmente fino a qualche tempo fa non eravamo in grado di apprezzare.
E il momento particolare sottolinea per molti versi le esperienze delle 15 donne che quest’anno raccontiamo come è ormai tradizione consolidata l’ultimo giorno dell’anno.
Sono donne del Comprensorio Termini Imerese, Cefalù, Madonie che Esperonews sceglie perchè, secondo il giornale on line, si sono distinte per la loro attività e pertanto possono essere considerate, come ribadiamo ogni volta, in qualche modo rappresentative, in positivo, del 2021 appena trascorso.
Proponiamo in breve 15 storie di persone che vivono in questo piccolo universo della parte orientale della provincia di Palermo nel quale si muove il giornale Esperonews e che per diversi motivi meritano di essere ricordate.
Sono impegnate a livello sociale, culturale, professionale. Colpisce che i suggerimenti pervenuti per il 2021 attraversano trasversalmente tutte le generazioni. Dalla giovanissima apprezzata per il canto lirico all’anziana signora segnalata per la sua arte antica come tesoro umano vivente, alla ricercatrice nemmeno trentenne dedita al recupero di risorse, alla persona ormai avanti negli anni votata totalmente al volontariato e al servizio degli altri soprattutto dei più bisognosi.
Così come vari sono i settori di intervento che spaziano dall’archeologia alla religione, dalla musica alle tradizioni, dalla medicina all’ecologia, alle donne che dilatano la realtà attraverso la poesia e l’animazione culturale. Abbiamo cercato di indicare persone che con il loro impegno ci rendono orgogliosi, pure solo per un momento, di vivere in questo frammento di terra di Sicilia.
Donne che portano avanti le scelte con passione, dedizione e rigore, che compiono piccoli e grandi gesti di solidarietà e di amore verso questi luoghi. Svolgono il loro servizio nelle associazioni, nelle scuole, negli ospedali, nelle istituzioni pubbliche o animatrice di percorsi culturali che spesso inconsapevolmente parlano un linguaggio diverso. La parte migliore, se vogliamo, dell’altra metà del cielo del comprensorio Termini, Cefalù, Madonie.
Come ogni anno chiudiamo con il breve racconto di queste donne, insieme a un grazie per quello che hanno dato alle nostre comunità, ma vogliamo che sia al contempo l’apertura del nuovo 2022, come piccolo segno di speranza per l’anno che verrà, convinti che una semplice testimonianza, se sa irrobustirsi e crescere, può diventare rappresentazione tangibile che un territorio nuovo è non solo auspicabile ma anche possibile.
A tutti i nostri lettori gli auguri per un felice e soprattutto sereno 2022.
Alfonso Lo Cascio
Melina Asciutto
Ha iniziato la carriera professionale insegnando per alcuni anni nelle Scuole dell’Infanzia. Dopo, fino al pensionamento, ha svolto il ruolo di Assistente sociale. Per un decennio nel Belice, periodo post-terremoto, coordinando i Centri sociali istituiti nei paesi distrutti dal sisma, condividendo con gli abitanti la vita in baracca. Per dieci anni, ha lavorato a Palermo nel primo Centro sociale istituito nel territorio e sito nella zona Sperone e Brancaccio. Dal 1989 si è sempre occupata di minori e famiglie in difficoltà, promuovendo soprattutto la cultura dell’Affido. Contemporaneamente si è occupata di formazione professionale di Assistenti sociali, seguendo i loro tirocini. Ha tenuto anche dei corsi di Legislazione assistenziale e sociale, a livello accademico, pubblicando anche due volumi sull’ argomento. Per sei anni, inoltre, è stata Presidente dell’Ordine regionale degli Assistenti sociali. Ma l’altra cifra fondamentale della sua vita è il volontariato. Oltre l’esperienza di accoglienza di persone in difficoltà a Palermo, a Cefalù, dal 2005 fa parte del Volontariato Avulss, svolgendo il suo servizio presso l’Ospedale di Cefalù, dove ha fatto pure parte del Comitato Etico. Per ben tredici anni si è occupata dell’accoglienza di persone, provenienti da tutta la Sicilia, che dovevano assistere i loro congiunti in ospedale. Si è trattato quasi sempre di accoglienze molto lunghe, alcune oltre un anno, per pazienti ricoverati nell’Unità di Risveglio e in Lunga Degenza, offrendo loro vicinanza e accompagnamento nel loro percorso di sofferenza. Di recente ha ceduto l’appartamento alla Diocesi di Cefalù per l’accoglienza di una famiglia di profughi. Il 30 novembre è stata accolta una famiglia di origine iraniana, proveniente dal Campo profughi di Lesbo, in Grecia e con cui è stato già intrapreso un percorso di cura, di promozione e di integrazione sociale.
Leonarda Brancato
Vive e lavora a Ciminna come Responsabile bibliotecaria della locale Biblioteca Comunale “Francesco Brancato”. Nel 2016 ha ricevuto il Premio “Mario Attilio Levi” di Benemerito della Cultura e dell’Arte per il suo impegno socio-culturale. Nel 2017 ha pubblicato per la Casa Editrice Thule il volume “Il corpo, i segni, le parole. Medicina Rituale Tradizionale e Magia popolare a Ciminna ieri e oggi”. Nel 2017 ha ricevuto importanti riconoscimenti: Il Premio Nazionale di Lettere, Arti e Scienze Umane “Maria Vassallo” per la Sezione Etnoantropologica; il Premio Internazionale della Cultura “Salvator Gotta” per la Sezione Antropologia Culturale; il Premio “La Campana di Burgio”; l’Encomio Speciale “Aurora Termitana”; il “Titolo Onorifico di Accademico” per la Ricerca Antropologica da parte dell’Accademia Siciliana Cultura Umanistica. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Identità e Cultura “Vincenzo Mortillaro” per la Ricerca Etnostorica. Nel 2021 ha pubblicato, sempre per la Casa Editrice Thule, il volume “Santi, Miti e Bastoni. Il rito della ‘Ntinnaciminnese e la beffa dell’eroe”; è stata insignita dall’Accademia di Sicilia del Premio Internazionale “Universo Donna” a riconoscimento dei meriti profusi a favore dell’impegno umano e culturale. Al fine di promuovere la lettura e la pubblicazione di libri, nel periodo del lockdown causato dalla pandemia Covid-19, ha fondato in collaborazione con la dott.ssa Marilù Murra, il blog Tertuliaweb Leomar. Avvalendosi dei canali social presenti in rete, tramiteTertuliaweb vengono pubblicate quotidianamente rubriche dedicate alla poesia, agli aforismi, alla scuola, allo sport, alla musica e vengono organizzate settimanalmente trasmissioni in streaming destinate ad ospitare autori di libri e spazi riservatiall’arte, al teatro, alla legalità, alla poesia, alla musica ealla cultura in genere.
Rosalba Cannavò
Artista termitana che opera nel campo della pittura moderna. Ha sviluppato uno stile originale, traendo ispirazione dalla Pop Art e dal Fumetto, traslando e adattando le direttrici attraverso un percorso artistico personale. Ha partecipato a diverse collettive d’arte nazionali ed esporta le sue opere in tutto il mondo, dalla Francia agli Stati Uniti, dalla Polonia all’Argentina, promuovendo e rielaborando la tradizione pittorica siciliana in uno stile personale. Da due anni è testimonial artistica dell’Associazione Spya, Onlus che si occupa di raccogliere fondi attraverso delle campagne di sensibilizzazione per la realizzazione di progetti a favore dei bambini con deficit immunitari dell’Ospedale Civico di Palermo. Recentemente è stata ospite con due Personali d’arte al Museo “Mandralisca” di Cefalù. Vanta diverse collaborazioni con Associazioni impegnate in ambito artistico e ha realizzato lo studio e la rielaborazione grafica del mezzobusto della Principessa Giulio- Claudia “Drusilla” esposta presso il Museo Civico “Baldassare Romano” di Termini Imerese, progettando anche la grafica per il merchandising del Museo. Rosalba è impegnata anche con interventi di riqualificazione urbana nel territorio della provincia di Palermo, realizzando diversi murales e promuovendo la cultura del “Bello”. Si è occupato dell’allestimento grafico ed artistico e gli è stato assegnato il “Premio Sicilia Eccellente 2021 città di Lascari”, riconoscimenti consegnati ai siciliani che si sono distinti in ambito artistico. Ha realizzato inoltre il progetto grafico dell’ultimo disco del chitarrista Francesco Buzzurro “Nativitas”. Ha preso parte al nuovo “collettivo di impresa artistica culturale” denominato Officina Pittorika, che raccoglie realtà artistiche consolidate accomunate da un ideale e da un unico desiderio di espressione.
Maria Consolazione Catena
E’ nata a Catania e vissuta a Paternò fino a 19 anni ma da diversi anni si è trasferita stabilmente a Trabia, paese di cui si dice innamorata. Ha studiato a Roma presso la Facoltà Teologica di San Giovanni in Laterano dove si è laureata in Scienze religiose, ed ha ormai concluso il corso di studi per il Baccellierato presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista di Palermo. Per 18 anni è stato componente del Movimento Pro Sanctitate, una realtà ecclesiale fondata nel 1947 per diffondere la chiamata universale alla santità. Una donna laica a servizio delle realtà ecclesiali della Diocesi di Palermo. Insegnante di religione cattolica è docente stabile della Scuola Teologica di Base “S. Luca Evangelista” di Palermo e membro del Direttivo come responsabile liturgie. La Scuola Teologica è un servizio pastorale dell’Arcidiocesi di Palermo per promuovere la conoscenza della dottrina della fede presso i fedeli, religiosi e laici, e ad una migliore formazione degli operatori pastorali secondo le modalità della scienza teologica, in conformità alle direttive della C.E.I. Inoltre collabora stabilmente con la rivista diocesana “Theofilos” della Scuola Teologica di Base “S. Luca Evangelista” e con “Porta di servizio” sito web cattolico. Impegnata nella formazione e catechesi in diverse comunità parrocchiali e gruppi ecclesiali del territorio, come il MASCI, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani. In particolare Maria Consolazione è responsabile dei due centri di Scuola teologica di base nella parrocchia di Trabia, e nonostante i problemi legati alla pandemia ha continuato il suo impegno formativo, e nelle parrocchie di Caccamo e Ventimiglia di Sicilia ha tenuto delle catechesi sui Dieci Comandamenti e nel Santuario di Altavilla Milicia, come componente della Commissione teologica, ha promosso una serie incontri sulla catechesi prebattesimale.
Irene Ciappa
Laureata con il massimo dei voti in Lingue e Letterature Straniere, insegnante di sostegno per scelta e per passione. Presidente dell’associazione Pro Loco di Alimena è da anni animatrice di percorsi culturali volti alla valorizzazione delle tradizioni popolari del Comprensorio Madonita. Negli ultimi anni si è distinta per le sue attività di aggregazione sociale, con particolare attenzione ai laboratori rivolti alle donne. Ha affrontato le sfide del 2021, quelle collettive dovute alla pandemia e quelle personali legate alla diagnosi di cancro al seno, con forza e leggerezza. Crede nella possibilità di allenare e costruire la propria felicità praticando con costanza e intenzionalità routine di benessere: yoga, camminate in natura, pratiche di consapevolezza. Curiosa di conoscere sempre nuove strategie che possano essere d’aiuto a sé ed anche ad altri, ama continuare a formarsi attraverso letture, corsi di formazione e percorsi di crescita personale, in grado di suggerire nuove possibilità per favorire il cambiamento. Tra le ultime passioni, la metodologia NatureTherapy che consente di facilitare la connessione con la natura, grande maestra di pace, armonia e rinascita, e lo Yoga della Risata che guida alla riscoperta della bellezza che è in ciascuno di noi e alla libera espressione del nostro bambino interiore. Tra una terapia oncologica e l’altra, vissute con serena accettazione, sono nati bei progetti per la comunità: le passeggiate ecologiche, le escursioni nel territorio con esperienze di risata incondizionata, il workshop di tessitura al telaio e il “Baratto delle competenze”, con incontri di sperimentazione creativa, dove i partecipanti diventano protagonisti dei laboratori condividendo con gli altri le proprie abilità artigianali e manifatturiere.
Salvina Cimino
Scrittrice e blogger. Vive a Cerda ma è divenuta in fretta cittadina del mondo grazie alla sua sconfinata passione per la letteratura che l’ha vista trasformarsi in una delle book influencer più seguite sui social grazie alla condivisione di contenuti sempre attuali con l’intento di promuovere la lettura e gli autori emergenti. Dopo il primo lockdown decide di pubblicare il suo personale diario “Una nature lover in lockdown”, un libro dove narra le vicende legate all’inizio della pandemia, dando voce non solo alle sue impressioni, ma coinvolgendo gli artisti di tutti i tempi con l’intento di lasciare una valida testimonianza ai posteri sul periodo più drammatico del nuovo millennio. Attualmente studia Scienze della Comunicazione per le Culture e le Arti presso l’Università degli Studi di Palermo e contestualmente sta seguendo un percorso formativo come Operatore Socio Sanitario, scelta maturata in seguito all’emergenza sanitaria che ha investito il pianeta. Nel dicembre 2021 ha partecipato, attraverso un estratto del suo libro dal titolo “La fame d’aria” alla realizzazione del “Bullet Journal del lettore” ideato dalla blogger Palma Caramia, facendo rivivere uno dei generi letterari caduti in disuso. In fase neonatale, ma ben avviato, Salvina Cimino gestisce un canale You Tube con le sue video recensioni dedicate ai libri, con l’intento di promuove in maniera quanto più efficace possibile gli autori e le loro opere, considerando la lettura di buoni libri uno strumento potente e accessibile a tutti, che consiste, secondo la concezione cartesiana, in una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati. In cantiere c’è “VI7IUM al femminile”, un progetto letterario di Adelio Tamburrini che coinvolge sette scrittrici donne con i loro sette mini romanzi sui vizi capitali. I proventi del progetto andranno a favore del Raggruppamento Operativo Emergenze della Protezione Civile Italiana.
Rita Elia
E’ nata Termini Imerese dove vive ed opera. Ha fondato e presiede l’Associazione culturale Termini d’Arte, che nel corso degli anni ha riscosso un notevole consenso. Per la sua poesia è stata insignita di innumerevoli e importanti premi e riconoscimenti. Ha tenuto recital in tutta la regione. Ha fatto parte di commissioni giuria in premi di poesia, sia a livello regionale che nazionale, anche in veste di presidente. Promuove l’arte e la cultura attraverso conferenze, mostre e spettacoli, con un’attenzione particolare alla poesia, alla cultura e alle tradizioni siciliane. Da undici anni, per la Giornata Mondiale della Poesia, organizza un Raduno Poetico a livello regionale, dove partecipano autori provenienti da ogni parte della Sicilia e da oltre lo Stretto e allo stesso tempo cura e pubblica la raccolta antologica annuale. Da anni organizza il Premio Nazionale di Poesia “Himera” con una sezione speciale dedicata all’Archeologia e ai Beni Culturali e Ambientali in Sicilia e il Premio di Poesia per le Scuole di ogni ordine e grado “Il Canto della Musa” all’interno del quale viene consegnata una Targa e borsa di studio in memoria della Dirigente Scolastica Maria Angela Marramaldo. Organizza corsi di Lingua Siciliana, seminari sulla storia della Sicilia e pubblicato gli atti con la rivista Spiritualità e Letteratura, Edizione Thule. Malgrado le restrizioni dovuti alla pandemia, in questo anno ha curato l’undicesima edizione dell’antologia poetica I colori dell’amore dedicandola ai soci venuti a mancare tra il 2020 e il 2021, una delle quali per causa Covid. Nel mese di luglio ha organizzato l’ottava edizione del Premio Nazionale di Poesia Himera. Nel mese di novembre di comune accordo con la Commissione Cultura interna all’Associazione Termini d’Arte ha premiato con l’Encomio Speciale Aurora Termitana tredici personalità che negli ambiti dei saperi si sono distinti per professionalità e creatività.
Vincenza Forgia
E’ di Termini Imerese è si laureata all’Università degli Studi di Palermo con una tesi dal titolo: “Mura Pregne, una revisione dal punto di vista archeologico topografico”. Archeologa specializzata in studi preistorici, è Ricercatrice di Topografia Antica presso l’Università di Palermo. Ha preso parte a diverse attività di survey e scavo archeologico in Italia e all’estero, maturando competenze nell’archeologia dei paesaggi dell’area mediterranea. I risultati della sua ricerca, incentrata principalmente sul Neolitico e sull’origine e lo sviluppo dell’economia produttiva in area mediterranea e pubblicati su riviste scientifiche di rilevanza internazionale, contribuiscono alla conoscenza e alla valorizzazione del territoro imerese e madonita. Attualmente coordina (per il Dipartimento Cultura e Società dell’Università di Palermo) il progetto di ricerca HUMAnS (Human Upland Mobility in Ancient Sicily). Diversi suoi studi riguardano il territorio del Comprensorio Termini, Cefalù, Madonie tra questi ricordiamo: “Termini Imerese: rilettura topografica per un’ipotesi restitutiva dell’impianto urbano”, “Mura Pregne: una revisione dei dati archeologici e una ricostruzione virtuale del sito”, “Indagini archeologiche nelle terme romane di Termini Imerese”. Da circa tre anni, coordina, insieme agli archeologici Andreu Ollé e Josep Maria Vergès, la squadra, formata da docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Palermo, che conduce gli scavi nel sito montano che si trova sulle Madonie, nel Riparo sotto la Roccia del Vallone Inferno, in territorio di Scillato. Il Riparo che conserva testimonianze della presenza umana sulle Madonie da almeno 7000 anni, è stato localizzato a circa 800 m di quota, lungo una via di collegamento tra la valle dell’Imera e le alte Madonie che si ritiene possa costituire uno dei percorsi sistematicamente utilizzati sin dalla preistoria, in ogni caso tra i più antichi individuati in Sicilia.
Stefania Imburgia
Cinquantenne nata a Polizzi Generosa, ex sportiva doc, ha praticato Sci Nordico e Softball. Profondamente legata e innamorata del territorio madonita, da sempre impegnata nel sociale e nel volontariato, attualmente è Presidente dell’Auser di Polizzi Generosa nonché dirigente regionale. Nella sua attività di volontariato è impegnata con altre socie Auser, nell’ambito delle attività motorie e sociali rivolta alle donne di Polizzi Generosa e Castellana Sicula, svolge con costanza e in collaborazione con altre associazioni, raccolta fondi per finalità di ricerca scientifica. Negli anni ha coordinato e promosso diverse attività: sulle tradizioni culturali del territorio, sulla memoria storica, sulla legalità, sui diritti, inoltre dando vita al gruppo sui “canti e balli popolari” e ha sensibilizzato i soci dell’associazione per l’adozione a distanza di un bambino. In questi lunghi periodi di pandemia ha coordinato i soci Auser, tramite i nuovi canali social, che ha aiutato a combattere la solitudine. Ha invogliato e impegnato i soci a scrivere liberamente sul gruppo whatsapp i pensieri quotidiani, dando vita alla lettura condivisa. Questo lavoro è stato raccolto e denominato “I racconti della quarantena”, e a breve sarà pubblicato un libro. L’esperienza più significativa in questo periodo di restrizione è stata l’apertura della piccola biblioteca dell’Auser di Polizzi Generosa, intitolata a Maria Occhipinti, che ha dato l’incipit per la singolare iniziativa sulla lettura sociale, il primo libro scelto è stato, “una donna di Ragusa”, con una grande partecipazione dei soci e, a seguito del percorso di studi, approfondimenti e dibattiti, si è deciso di dare vita ad uno spettacolo teatrale proprio sulla vita di Maria Occhipinti, dal titolo: “Pezze per Aria”.
Anna Messineo
E’ chiamata da tutti “zza’ Anna” e nasce a Bompietro il 25 ottobre del 1927. All’età di 10 anni impara il mestiere della tessitura con telaio storico, mestiere che l’accompagnerà per tutta la vita. Nel 2011 i comuni madoniti hanno realizzato un progetto di recupero degli antichi mestieri, dal titolo “Conoscere per Ri-produrre”, che aveva come obiettivo quello di tramandare l’arte del passato alle nuove generazioni. Durante il progetto la signora Anna ha insegnato ai ragazzi tutte le tecniche di utilizzo del telaio riscuotendo un notevole successo. A conclusione del progetto è stata presentata una apposita istanza all’Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’identità Siciliana per l’iscrizione all’interno del registro dell’eredità immateriale REI dell’arte del telaio. La proposta è stata accolta e la signora Messineo è diventata un tesoro umano vivente e simbolo della raffinata arte della tessitura. Quest’anno nell’ambito progetto “I art Madonie” un itinerario per la riqualificazione dei piccoli Borghi del Parco è stata fonte di ispirazione per l’artista milanese Nais Marzia che ha descritto la sua opera in questo modo: “La figura della ‘zza Anna, dedita alla tessitura, ispira la raffigurazione frutto del lavoro manuale e del telaio. La donna diventa la Madre Terra simbolo della produzione, della sapienza e della creazione, elementi in grado di generare e sostenere la vita e il futuro del territorio”. Il murales si può osservare a Bompietro presso l’auditorium comunale. Nel mese di settembre sempre di quest’anno, all’interno della prestigiosa manifestazione dei Borghi dei tesori, la “zza’ Anna”, alla veneranda età di 94 anni, ha allestito a Bompietro un laboratorio per far conoscere e far rivivere ai visitatori l’uso del telaio.
Sofia Maria Muscarella
Nata a Palermo è residente a Sciara. Ha conseguito la laurea in “Scienze delle Produzioni e Tecnologie Agrarie – Curr. Produzioni Vegetali” presso l’Università di Palermo con la votazione di 110/centodieci con lode e menzione discutendo una tesi dal titolo “Chemical and biochemical characteristics of compost obtained by inoculatingdairy and wine by-products with cellulolyticbacteria”. E’ iscritta al Corso di Dottorato in “Biodiversity in Agriculture and Forestry” presso l’Università di Palermo dove sta svolgendo un progetto di ricerca sul recupero di risorse dalle acque reflue urbane mediante compost, biochar e zeolite, e il loro riutilizzo in agricoltura. L’idea progettuale scaturisce dalla crescente domanda di cibo dovuta all’aumento della popolazione mondiale, unita all’esaurimento delle miniere di fosforo e all’uso crescente di fertilizzanti azotati. Il progetto di ricerca, inoltre, prevede lo studio di metodi alternativi allo smaltimento in discarica dei fanghi di depurazione urbana. Le attività di ricerca sono seguite dal prof. Vito Armando Laudicina del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali e dal prof. Giorgio Mannina del Dipartimento di Ingegneria Sanitaria e Ambientale dell’Università degli Studi di Palermo. Il percorso dottorale fa parte del progetto di ricerca dal titolo “Achievingwideruptake of water-smart solutions– Wideruptake” e ha l’obiettivo di sviluppare e implementare nuove simbiosi industriali basate su soluzioni water-smart che collegano il trattamento dell’acqua e delle acque reflue, l’estrazione delle risorse, l’approvvigionamento energetico e lo sviluppo di prodotti per l’agricoltura. L’intensa attività di ricerca è testimoniata dai diversi articoli scientifici di pubblicate su riviste nazionali ed internazionali. Dal 2021 è anche Presidente della Sezione di BCsicilia di Sciara.
Federica Neglia
Laureata al Triennio di Canto Lirico e al Biennio di Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio di Palermo, col massimo dei voti e la lode, sotto la guida del M° Nina Alessi e del M° Filomena Schettino. Si è esibita per diversi artisti nazionali, fra cui Nicola Piovani, per un incontro-intervista a Termini Imerese nel 2013 e Roy Paci, in un concerto al Teatro di Verdura di Palermo, nell’agosto 2016. Con il coro lirico del Conservatorio, ha eseguito come soprano solista, numerosi acclamati concerti. E’ primo soprano all’interno del Coro Lirico Conca D’Oro, col quale ha cantato nelle produzioni di Cavalleria Rusticana a Noto, Forza del Destino al teatro Verdi di Pisa e nella Misa Tango di M. Palmeri a Palermo e Siracusa. Si è esibita, come soprano solista, per il Comando Generale del’Arma dei Carabinieri, a Roma, a Torino e a Palermo. Esibendosi con la Fanfara dei Carabinieri di Milano e in duo con Matteo Bocelli, figlio del famosissimo Andrea. Ha inciso 2 brani per il cd “Suono Siciliano” uscito in America, Argentina, Norvegia e Italia, interpretando “Quando Quando” e “E vui durmiti ancora”. Ha partecipato all’incisione dell’album “Bellandare” di Aida Satta Flores, dell’album “L’Attesa” di Ruggiero Mascellino, del primo album del trio siciliano I Classici. Il 9 maggio 2019 ha vinto il Primo Premio all’ undicesima edizione del Concorso Nazionale “Umberto Giordano”di Foggia. Nel 2021 ha pubblicato un inedito, dal titolo “Tra la mente e il cuore”, firmato dall’etichetta Rosso al Tramonto. Ha fatto parte della Compagnia di Operette del Teatro Al Massimo di Palermo, ricoprendo i ruoli di Myosotis in Cin Ci La, Valencienne ne La Vedova Allegra e Stasi ne La Principessa della Czardas.
Maria Raimondo
Infermiera da 35 anni vive a Pollina ed opera in area di emergenza. Al servizio 118 nel bacino Palermo Trapani da 13 anni presta servizio d’urgenza e emergenza al PTE di Lampedusa. Maria conosce bene i campi di accoglienza profughi dell’isola, simbolica «porta d’Europa». Lì ha incontrato per ragioni di lavoro uomini e donne che sperimentano da vicino la morte e si aggrappano con ogni cellula del proprio corpo alla vita. La sera del 31 luglio 2021, nel pieno di una calda estate, la Raimondo prestava soccorso dopo l’ennesimo sbarco. Nel campo di accoglienza i mezzi sono “pochi o niente” e se tra i profughi qualcuno si trova in condizioni critiche, è un elicottero per Palermo l’ultima speranza. Quella sera l’elicottero avrebbe dovuto trasportare in ospedale una giovane donna ivoriana prossima al parto, ma un guasto tecnico ha impedito al mezzo di ripartire. Lampedusa è una terra particolare, manca un vero ospedale, non è possibile fare diagnostica, così anche un parto può diventare complicato e rischioso. Nel frattempo, le doglie aumentavano ed era iniziato il travaglio. La donna ivoriana, 32 anni, è stata a quel punto riportata indietro e a soccorrerla c’era proprio Maria Raimondo, che ha cercato da subito di instaurare una comunicazione, nonostante le difficoltà legate alla lingua. L’infermiera pollinese l’ha guidata nel travaglio, non ci sono state urla, solo la massima collaborazione, anche quando si è resa conto che la posizione della nascitura era podalica, ed ha effettuato la manovra durante una delle ultime contrazioni per girare la testa della bambina. Rita, già madre di altri due bambini, nella concitazione di quei momenti aveva sentito un nome ripetersi, proprio quello dell’infermiera Maria. Per questo ha deciso di chiamare allo stesso modo la figlia appena avuta, in segno di gratitudine.
Francesca Rubino
Specializzata in geriatria, è la responsabile facente funzione della riabilitazione, lungodegenza e unità di risveglio della Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù. Al suo reparto afferisce un’equipe di circa 100 unità tra medici, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, neuropsicologi, fisioterapisti, logopedisti per la gestione di 60 posti letto. Il suo reparto segue pazienti con gravi celebro lesioni acquisite, pazienti con disabilità ortopedica, cardiologica e respiratoria. Dal 2020 la sua unità operativa segue anche pazienti con esiti di Covid sia neurologi che respiratori per il recupero delle funzionalità compromesse. Francesca Rubino è nata a Vicari (classe ‘65) sposata con un figlio, si è laureata a Palermo e specializzata a Messina. E’ al Giglio di Cefalù dal 2002, prima al pronto soccorso, dal 2004 in lungodegenza mentre coordina l’intero reparto dal 2019. Ha scelto di fare medicina perché è la sua passione dal punto di vista scientifico e perché è per lei una missione aiutare le persone: dando se stessa aiuto i più fragili. I pazienti con disabilità e anziani sono quelli più deboli. La mia più grande soddisfazione, nel suo lavoro, è rivedere una speranza di futuro negli occhi delle persone della quali si prendono cura. Per i pazienti più giovani, si impegna psicologicamente molto vedere e parlare con i genitori, i quali non si attendono mai e combattono insieme. La cosa più importante che vede nel futuro è quello di rafforzare ancor di più l’approccio multidisciplinare alla riabilitazione nonché agganciare una integrazione ospedale e territorio per questi pazienti. Creare una rete della fragilità e di assistenza territoriale che possa accompagnarli a casa sfruttando la tele riabilitazione.
Nina Vazzano
È nata e vive a Gangi dove insegna religione alla scuola media e superiore. Nina Vazzano negli anni è diventata un punto di riferimento per molti, senza clamore, grazie a una quotidianità nella quale si spende in diversi fronti. Tali caratteristiche emergono soprattutto attraverso il profilo Facebook che cura con amore e sentimento della moderazione e del dialogo. È autrice di poesie belle, delicate e lancinanti che pubblica sul suo profilo. Su questo fronte ha anche contribuito a costituire l’officina letteraria “Oltre poesando”. Il gruppo si presenta al pubblico saltuariamente ma sempre con prodotti improntati a originalità e spessore stilistico. All’attività poetica accompagna l’espressione su tela. Pure in questo settore emerge la sensibilità artistica e la spinta all’innovazione benché salvaguardando sempre la tradizione, infatti con tratto suggestivo ed evocativo realizza dipinti che sono la reintepretazione di alcune delle opere più importanti della storia dell’arte. In alcuni suoi post si può apprezzare l’accostamento tra tali realizzazioni pittoriche e i suoi versi. È tra le fondatrici e volontaria della Associazione Dimensione Uomo, realtà molto attiva a Gangi alla quale si deve una forte emancipazione nelle modalità di percepire e rappresentare la disabilità. Come insegnante si è battuta e si è impegnata sul campo per una pratica della didattica a distanza egualitaria e interazionale, ponendo sempre in primo piano l’apprendente e le sue molteplici e diversificate competenze.