Termini Imerese, Tribunale condanna INPS a risarcire ex dipendenti della Matesi di Campofelice perché esposti per anni all’amianto

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Il Tribunale di Termini Imerese ha condannato l’INPS al risarcimento contributivo, con rivalutazione della pensione,

in favore di 21 dipendenti della MATESI S.p.A. di Termini Imerese (poi divenuto Filatura di Campofelice S.p.A.), esposti per anni all’amianto.
Dal 2017 più di 60 lavoratori si sono rivolti all’Ente di Previdenza con la certificazione di esposizione alla fibra killer rilasciata dall’INAIL, ma ricevendo sempre un diniego con la motivazione che erano già stati riconosciuti dei benefici di natura regionale in quanto collocati in LSU (lavoratori socialmente utili). Difesi dall’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto e seguiti dal responsabile ONA di Termini Imerese, Fedele Incandela, i 21 operai hanno avviato un’azione giudiziaria per ottenere la tutela dei diritti con la produzione delle prove dell’esposizione professionale ad amianto.
Tutti questi lavoratori – ha dichiarato l’Avv. Ezio Bonanni – sono stati esposti ad amianto dagli anni 60 e, alla chiusura dello stabilimento nel settembre 1995, sono stati collocati prima in Cassa Integrazione, poi adibiti ai lavori socialmente utili e, successivamente, i pochi sopravvissuti ai numerosi casi di mesotelioma, tumore del polmone ed altre malattie asbesto correlate, sono stati collocati in pensione. Oggi finalmente, in applicazione della legge di tutela delle vittime dell’amianto, arrivano le prime 21 sentenze, tutte di accoglimento delle loro sacrosante istanze dell’applicazione della normativa più favorevole per coloro che avevano acquisito il diritto prima delle modifiche legislative del 2 ottobre 2003”.