Termini Imerese, dopo l’approvazione in Consiglio del documento sul futuro del porto. Il Comitato per un  futuro sostenibile: “è prevalsa la strategia del ricatto”

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Dopo il parere favorevole del Consiglio comunale che ha dato nei fatti il via libera al Documento di Programmazione Strategica di Sistema,

il “Comitato Città Porto per un futuro sostenibile”, che si è battuto tantissimo per la riconferma del vecchio Piano regolatore portuale, ha prodotto un comunicato stampa dove traspare tutta l’amarezza per la conclusione della vicenda: “è prevalsa la strategia del ricatto”.
Ne riportiamo integralmente il contenuto.

Ieri, 21 marzo 2022, in un clima surreale, è stata scritta una delle pagine più buie della storia della nostra città. In un Consiglio Comunale sotto ricatto, è stato deliberato il parere favorevole al Documento di Programmazione Strategica di Sistema (DPSS proposto dall’Autorità Portuale, che determinerà le scelte da adottare sul porto di Termini Imerese.

L’Amministrazione Comunale,dopo una frettolosa campagna mediatica degli ultimi giorni,  ha illustrato il DPSS, chiarendo – questa volta speriamo inequivocabilmente – che non ci sarà per ora nessun nuovo porto turistico e che, così come da un anno sostenuto da questo Comitato, il fantasmagorico porto davanti al Torrente Barratina è una solo una eventualità futura, considerabile soltanto quando, e se,  verranno risolti i noti problemi tecnici e burocratici (più volte evidenziati sempre da questo Comitato).

Quello che ci resta é l’attuale approdo turistico, con un nuovo look, ma nulla di più, altro che uno dei più grandi porti turistici della Sicilia! Quelli sono altra cosa, lo sarebbe stato il nuovo porto turistico previsto dal PRP e da noi difeso. Invece, avremo un approdo turistico, circondato da container, ecoballe, rifiuti e depuratore!  Esattamente quello che serve per un rilancio turistico!

E’ stato, altresì, confermato che sulla banchina di riva, davanti alle case dei pescatori, al centro storico, alla scuola del Torracchio,  saranno installate n. 2 gru (costo 8 milioni di euro) per la movimentazione dei containers, che stazioneranno sulla predetta banchina,  presso l’attracco di  una nave portacontainers, di circa 200 metri di lunghezza.

E’ stato, inoltre, specificato che altri 14 milioni di Euro previsti saranno utilizzati per la realizzazione di n. 4 grandi capannoni e per migliorare, con servizi a terra, la zona  attualmente adibita al diportismo nautico.

Si: 4 grandi capannoni, previsti “per immagazzinamento e stoccaggio”   perché é per la logistica che saranno spesi i soldi!

E, infine, per “indorare la pillola amara” è stato confermato che a Nord del porto (dietro la spiaggetta) verrà realizzato, chissà quando, un presunto “parco a mare”, con la cementificazione di  un ulteriore specchio acqueo, per circa 400.000 mc. .

Tra qualche anno, magari, si dirà nuovamente che il progetto è obsoleto e che bisogna fare un’altra bella banchina commerciale, con la connivenza dei politicanti di turno. La strategia ha dimostrato di funzionare. Cambieranno solo gli attori.

Davanti al “re è nudo”, la Sindaca Maria Terranova e l’Assessore Preti – dopo aver “sbandierato”, per circa un anno, ai “quattro venti”, mostrando le più “grandi mirabilie”, attraverso rendering all’uopo realizzati, –   che Termini avrebbe avuto il più grande porto turistico del Mediterraneo, hanno scelto di giocare, pretestuosamente,  la “carta del ricatto” nei confronti dei Consiglieri.

E’ stato agitato lo spettro di una possibile perdita di finanziamenti per 39 milioni,  previsti dal PNRR per la logistica del porto di Termini Imerese, se non fosse stata approvata la delibera proposta, entro il 22 marzo 2022, termine ultimo per la presentazione del parere alla Conferenza dei Servizi presso l’Autorità Portuale. FALSO: nessun parere del Consiglio Comunale, qualunque esso sia, avrebbe pregiudicato i finanziamenti del PNRR, già destinati al porto di Termini Imerese per la logistica, come per quasi tutti i porti d’Italia ricadenti nelle aree ZES, di cui si occupa la missione 5 C.3 del PNRR.

Una grande menzogna, che ancora una volta ha messo sotto scacco il Consiglio Comunale, condizionando alcuni consiglieri nell’espressione libera del loro voto.

Del resto, le affermazioni della Sindaca Terranova e dell’Assesore Preti, in ordine alla necessità di approvare il DPSS per ottenere i finanziamenti in questione, non trovano riscontro nella corrispondenza intercorsa con l’Autorità Portuale che, invece, testualmente scrive, con nota protocollo n. 0007558/2022 del 11/02/2022, : “soltanto a seguito della conclusione dell’iter di cui si discute (approvazione DPSS) saranno determinati gli interventi da finanziare”.

Infine, ci sono sembrate quantomeno inopportune le sollecitazioni di alcuni Consiglieri a “fare presto, la città non può più attendere”, considerando che questa Amministrazione, preoccupata, ieri, di chiedere l’approvazione “in fretta e furia” –  di un documento così importante per il futuro di Termini Imerese, ha, invece,  trattenuto – per circa 6 mesi –  inspiegabilmente e senza darne motivazioni plausibili, nei  cassetti,  una prima versione del DPSS,  inoltrata al Comune dall’Autorità Portuale il 2 dicembre del 2020, sottraendola – di fatto – alle dovute valutazioni del Consiglio Comunale.

Senza questo squallido giochetto, si sarebbe potuto votare il primo DPSS, precedentemente alla modifica della normativa che ha reso marginale e non vincolante il parere del consiglio comunale.

Ieri, dunque, è prevalsa la strategia del ricatto e il parere sul DPSS, così come proposto dall’Amministrazione Comunale, è stato approvato con n.8 voti favorevoli,  n. 5 voti contrari, 1 Consigliere astenuto e 2 Consiglieri che hanno lasciato l’aula al momento della votazione.

LA CITTA’ HA PERSO.

Non serve indicare i nomi dei Consiglieri favorevoli, contrari o astenuti, (chi fosse interessato potrà conoscerli facilmente), quello che bisogna invece constatare è la realtà di una comunità  lacerata da questa vicenda.

A nulla sono valsi i diversi appelli lanciati durante l’assemblea pubblica del 27 febbraio. A nulla le raccolte firme di migliaia di cittadini.

La circostanza, piuttosto, avrebbe potuto e dovuto rappresentare, nell’operato di una Amministrazione lungimirante e più attenta alle istanze della città, l’occasione per affermare una ritrovata identità civica e ricompattare, attorno ad un obiettivo comune, e di fronte ad un interlocutore forte come l’Autorità di Sistema Portuale  (AdSP),  tutte le forze politiche e l’intera città. 

La  proposta del Comitato andava verso questa direzione e più volte abbiamo “teso la mano” all’Amministrazione affinché si arrivasse ad una sintesi condivisa, ma la logica dell’imposizione e della prevaricazione ha, purtroppo, prevalso, determinando questo epilogo infausto.

Il Comitato farà le proprie, ulteriori, valutazioni, insieme ai soci e ai cittadini che vorranno partecipare, riguardo alle prospettive future della città, vigilando su quanto avverrà  e per offrire a tutti, oltre che il proprio contributo di idee e di professionalità, anche uno spazio di confronto e partecipazione sui temi che riguardano il futuro della nostra comunità. 

Ringraziamo tutti i consiglieri comunali che hanno saputo interpretare le istanze dei cittadini, di cui ci siamo fatti portatori, e tutti i termitani che ci hanno sostenuto in questo anno difficile, ma intenso, nel quale la città ha dimostrato di essere viva e di volere lottare per un futuro diverso, più sostenibile per tutti.

Termini Imerese 22/03/2022

IL COMITATO CITTA’ PORTO PER UN FUTURO SOSTENIBILE