«Fare fronte comune per chiedere a Roma una particolare attenzione sui poli industriali in crisi e per individuare soluzioni da proporre al governo centrale».
È l’appello lanciato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in occasione dell’incontro che si è svolto a Palazzo Orléans, a Palermo, con i segretari generali regionali di Cgil, Alfio Mannino, Cisl, Sebastiano Cappuccio, e Ugl, Giuseppe Messina, e con Giuseppe Raimondi della segreteria Uil. Presenti anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao, alle Infrastrutture Marco Falcone e al Lavoro Antonio Scavone.
Al centro dell’incontro le grandi vertenze occupazionali dell’Isola, la crisi industriale, i tempi e le modalità di utilizzo delle risorse del Pnrr, la legge regionale di Stabilità, le riforme.
«Ho riscontrato la convergenza di tutte le sigle sindacali – dichiara Musumeci – sulla mia proposta di varare il Piano regionale di sviluppo industriale, che ci consenta di stabilire obiettivi, tempi e risorse, sulla base di precise caratteristiche: un’industria leggera, potremmo dire a chilometro zero, di trasformazione dei prodotti agricoli, ma uno sviluppo che guardi anche alle strutture esistenti, come la raffinazione, alle quali dedichiamo un’attenzione particolare perché siano accompagnate in un processo di riconversione. Siamo tutti d’accordo che i quattro poli industriali in crisi, ossia Termini Imerese, Gela, Siracusa e Milazzo, richiedano interventi seri da parte del governo centrale, finora apparso distratto. Su questo possiamo agire insieme, individuando soluzioni da prospettare al Roma».
Al centro del confronto anche le opere infrastrutturali, gli investimenti, la transizione energetica. «Per le politiche energetiche puntiamo sull’idrogeno – ribadisce il presidente della Regione – vorremmo fare in Sicilia un centro di produzione tra i più importanti del Mediterraneo. Contemporaneamente dialoghiamo con Terna per l’energia idrotermica, con Enel ed Eni per il fotovoltaico e l’eolico. L’attenzione del governo regionale è massima per accelerare l’iter autorizzativo per consentire alle aziende di potere investire sul fotovoltaico, con un occhio particolare alla consistenza delle imprese, perché siano garantite trasparenza e legalità». Il governo tornerà ad incontrare le organizzazioni sindacali per un confronto sulla Finanziaria 2022, non appena da Roma arriveranno i dati indispensabili alla chiusura dello strumento contabile regionale.