Torna dal 12 al 17 luglio, la seconda edizione di “Himera Art Festival”, un evento di cultura, arte e spettacolo a Termini Imerese.
Una città dal grande passato storico e dalle grandi tradizioni culturali, sempre combattuta tra la sua naturale vocazione al turismo per la presenza di insediamenti archeologici di grande interesse e un museo che lo testimonia e l’aspirazione allo sviluppo economico industriale con un agglomerato che in anni recenti ha visto la presenza di grandi insediamenti su cui si pongono aspirazioni per il futuro della città.
In questo eterno dualismo si inserisce l’Himera Art Festival, nato per indagare attraverso la cultura e lo spettacolo, le tradizioni e le aspirazioni del territorio. In questa seconda edizione si mette in luce i percorsi d’identità della città, dalla sua storia millenaria alle caratteristiche che ne hanno fatto un punto di riferimento per la provincia e le Madonie.
Sei tappe per sei giorni in un luogo simbolo del centro storico, davanti la Chiesa di Santa Caterina, uno dei siti più belli del territorio, in piazza San Giovanni. Sei giorni di appuntamenti con lo spettacolo e la sua energia, ogni tappa un percorso storico, la memoria con il suo carico di riflessioni e analisi. Presentazioni di libri, eventi teatrali, spettacoli musicali, senza mai perdere il filo del dialogo con il territorio e i suoi protagonisti. Termini Imerese è una città con tante anime, attraverso l’arte e lo spettacolo vogliamo raccontare sei tra gli aspetti essenziali di cosa è stata, cercare di capire cosa è e cosa vorrebbe essere.
La città antica, le sue origini e la sua storia, il forte legame con il passato di Himera, le sue arti e il teatro antico. La città del carnevale, il più antico di Sicilia, vanto e gloria di questa città, che negli anni è stato un punto di riferimento per il comprensorio. La città industriale, un’occasione per riflettere sull’area industriale, sul lavoro e la sua evoluzione negli anni, sulle aspettative di sviluppo economico. La città dei sogni, un modo per cercare di capire come i veri protagonisti di un territorio, i cittadini, vedono il proprio futuro. La città devota e del mare, le tradizioni religiose spesso legate al periodo della pesca e al mare che in questa città, con la forte presenza di un porto ancora in costruzione, apre dibattiti sulle possibili vie di potenziamento. La città plurale femminile, un omaggio alla parte femminile di questa città che nella storia ricorda poche figure di donne ma che per fortuna invece esistono oggi e saranno le protagoniste del futuro.
Fiore all’occhiello e artista di punta è la cantautrice popjazz Simona Molinari (nella foto), il programma completo uscirà sui canali social del Festival.
Ad organizzare l’Himera Art Festival è, anche quest’anno, l’associazione di giovani termitani HimerAzione, direttore artistico si riconferma Piero Macaluso, Main sponsor di questa seconda edizione dell’Himera Art Festival è Edison, la più antica società energetica in Europa, con oltre 135 anni di primati, leader della transizione energetica e operatore responsabile.
Tra gli altri importanti sponsor: Francesco Marramaldo – Fisioterapista, Gatto Carburanti, Cascino Angelo & C.Snc, Auto Himera, Tekno Impianti, Studio 88 Stampa e Design, Sabrinella Acqua Oligominerale Naturale, Mailpost Italia. Partner dell’evento: ZIT – Associazione Imprese Zona Industriale Termini Imerese.
«Questo festival – dice il direttore artistico Piero Macaluso – vuole essere anche un’occasione per far conoscere artisti del territorio che hanno investito risorse e tempo per la loro arte, intraprendendo percorsi di vita difficili e si sono affermati o cercano affermazione, e troviamo giusto che la città cerchi un dialogo artistico con loro, creando le condizioni perché venga riconosciuto questo lavoro e allo stesso tempo per offrire uno spazio di confronto con gli altri ospiti».
«Sin dalla sua nascita l’HimerAzione ha dichiarato di avere degli obiettivi precisi: – dice Francesco Marramaldo, presidente dell’associazione HimerAzione – prendersi cura dei beni culturali di Termini Imerese, valorizzandoli e mettendoli a sistema tra loro, e creare delle manifestazioni che portino l’utenza regionale a interessarsi della città. La prima edizione ha avuto un buon successo, sia per la qualità degli artisti che per il legame con il territorio, che rispecchia la scelta del tema e della narrazione. Da lì, è stato facile proporre una seconda edizione, anche grazie alle grandi aziende che ci stanno dando fiducia».