Con la pandemia si è letteralmente fermato il mondo. E di questo stop totale, uno dei settori che ne ha maggiormente risentito è stato sicuramente il settore turistico.
Le restrizioni agli spostamenti e la chiusura delle attività hanno avuto un impatto immediato su domanda e offerta di servizi a livello nazionale e internazionale.
L’Italia, come il resto del mondo, si è dovuta adeguare alle misure di contenimento del contagio da Covid, ma anche e soprattutto a prolungati periodi di assenza di visitatori.
Nell’ultimo mese, però, si è avuta una leggera inversione di tendenza e un assaggio di quello che – si spera -sarà il turismo estivo e una definitiva ripresa post Covid. L’Istat ha infatti evidenziato che, ad esempio, la Sicilia, una delle regioni maggiormente penalizzate, nel 2021 è stata tra le mete più gettonate per le vacanze estive e nei primi mesi di questo 2022 si è registrato un ulteriore incremento, tradottosi di un vero e proprio boom di visite in giornate particolari come il weekend di Pasqua.
Per agire nella direzione della ripresa, tra le altre cose, è stata attivata la piattaforma “Act Tank”, che riunisce vertici imprenditoriali e istituzionali della Regione Siciliana, per sostenere lo sviluppo economico, sociale e culturale della Sicilia nel quadro nazionale ed euro-mediterraneo, come si legge sul sito della regione stessa.
Non mancano le indicazioni sul turismo come: potenziare e rafforzare la visibilità del “brand Sicilia” a livello internazionale e attrarre grandi gruppi imprenditoriali, incentivare nuove forme di fruizione digitale del patrimonio culturale come è accaduto con i musei più importanti del mondo durante il lockdown; rinnovare e ammodernare l’offerta turistica, garantendo fruibilità e accessibilità del patrimonio artistico-culturale; rafforzare la presenza di politiche mirate al turismo regionale.
Da queste indicazioni la Regione ha avviato, già l’anno scorso, dei voucher all’interno del progetto “See Sicily”, che consentono di usufruire di soggiorni gratis e altri vantaggi, da aggiungere al proprio pacchetto vacanze.
La Sicilia turistica si prepara dunque ad affrontare una nuova stagione puntando a una ripresa graduale di un settore da far ripartire. E per fare questo, non è mancata all’annuale appuntamento della BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, una fiera interamente dedicata ai lavoratori del settore, che fa da vetrina per incuriosire investitori e chiunque voglia riscoprire posti poco noti. Come le Madonie, che quest’anno hanno preso parte all’evento con una delegazione e uno stand interamente dedicato ai borghi che ne fanno parte. Tra questi c’è Gangi, che ha anche registrato un boom di visite negli ultimi mesi, dando dunque dei piccoli segnali di ripresa anche per i piccoli centri abitati dell’entroterra siciliano.
Il centro storico del borgo è stato invaso a più riprese da turisti provenienti per l’80% dal resto d’Italia, ma non sono mancati i turisti stranieri: francesi, inglesi, tedeschi e persino americani.
Le visite si sono registrate maggiormente nel weekend di Pasqua, in giorni di festa come il 25 aprile o 1 maggio e continuano soprattutto nei weekend. Molti pullman sostano giusto il tempo di visitare le attrazioni principali come la Chiesa Madre e Piazza del Popolo, Palazzo Bongiorno che ospita la collezione dell’artista Gianbecchina e il Museo di Palazzo Sgadari. Il tutto accompagnato da immancabili testimonianze fotografiche che comprendono la vista dalla Piazza Vittime della mafia (Belvedere) da cui si può ammirare l’intera vallata tappezzata di tetti, o ancora, prima di raggiungere il centro abitato, la vista del paese nella sua interezza, con alle spalle il maestoso vulcano Etna.
Un altro luogo affascinante è sicuramente il Santuario dello Spirito Santo, uno dei due esistenti in Europa. Presso questo santuario, nel lunedì successivo alla Pentecoste, si celebra la “festa dello Spirito Santo”, che a causa della pandemia si è dovuta fermare. La particolarità di questa festività sta tutta nella processione che vede oltre 40 statue raffiguranti Santi, che partono dalle diverse chiese per raggiungere il santuario ai piedi del paese.
Quest’anno, grazie alla fine dell’emergenza sanitaria e al venir meno di tutte le restrizioni fino ad ora in atto, la festa tornerà al suo consueto svolgimento, sperando che anche questo possa essere motivo di attrazione per i visitatori nel primo weekend di giugno.
Una piacevole novità di questi mesi è stata poi la presenza di molte scolaresche, sulle Madonie per visite didattiche. Vedere gruppi di ragazzi per le vie di un piccolo borgo contrasta quello che è il fenomeno dello spopolamento dei comuni montani.
Da anni, infatti, si assiste ad un progressivo spopolamento dei piccoli centri abitati, in particolare del Sud Italia, a causa soprattutto delle scarse prospettive di realizzazione professionale.
A questo proposito, una delle iniziative recenti sul piano nazionale riguarda il cosiddetto turismo lavorativo. È stata creata, infatti, la piattaforma “Borgo Office”, nata a gennaio 2021 con l’intenzione di portare molti lavoratori italiani, e prossimamente anche europei, alla scoperta delle bellezze turistiche, architettoniche ed enogastronomiche del nostro Paese.
Un’idea che unisce lo smart working, figlio della pandemia, e le piccole realtà del territorio nazionale. Lo scopo è quello di unire la ricerca di un posto tranquillo e a contatto con la natura dove poter svolgere il proprio lavoro, e la riscoperta di territori a molti sconosciuti.
In questo modo il settore turistico potrebbe divenire un banco di prova per una piccola comunità, ma anche per l’intera Regione, che punta a tornare ai livelli pre pandemici e – perché no? – a superarli.
Irene Doccula