Riceviamo dalla Sezione ANPI Girolamo Li Causi di Termini Imerese, a seguito delle celebrazioni della Festa della Repubblica,
una riflessione sulla pace e le scelte dell’Italia sulla guerra in Ucraina che volentieri pubblichiamo.
La Sezione ANPI Girolamo Li Causi di Termini Imerese, in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica, esprime la propria adesione di partecipazione. Queste commemorazioni costituiscono un momento di rappresentazione unitaria di tutte le forze democratiche e sono utili per tenere forte la memoria della resistenza al nazifascismo e della entrata in vigore della nostra Costituzione.
Oggi, in un momento delicato della storia dell’umanità, esse costituiscono un stimolo alla riflessione sui pericoli che corrono tutti i popoli del mondo sotto la minaccia della guerra nucleare e della distruzione atomica.
A parere della nostra sezione, la consapevolezza della gravità di questi pericoli non è ancora sufficiente. Infatti molte forze politiche italiane e lo stesso governo del paese hanno perso finora la opportunità di collocarsi, a fianco del popolo Ucraino, per una incessante iniziativa di pace senza la proliferazione dell’uso delle armi e la estensione della guerra.
I fatti hanno già dimostrato abbondantemente come la politica muscolare di rafforzamento militare voluta dagli Stati Uniti non sia stata efficace per l’affermazione delle ragioni della pace e per salvare la vita di milioni di bambini, donne e cittadini inermi della Ucraina.
La guerra oggi rischia di estendere i suoi effetti di crisi e di morte in tutto il mondo tranne che negli Stati Uniti d’America. In Italia stiamo già scontando una crisi economica gravissima che determina maggiore disoccupazione, perdita del potere di acquisto dei salari e prospettive incerte in tutti i campi.
Putin dovrebbe essere processato per i crimini di guerra perpetrati e per la barbara invasione della Ucraina! Ma, nello stesso tempo, la pace dovrebbe essere difesa sempre in qualsiasi parte del mondo, sia che si tratti dell’Ucraina o della Palestina, dell’Iraq o della Libia.
Le celebrazioni del 2 giugno dovrebbero dunque assumere in tutta Italia questa fondamentale caratteristica di principio volto ad affermare il ripudio della guerra che costituisce fondamento della nostra Costituzione e giustifica la stessa esistenza delle nostre Istituzioni.
Il pericolo della guerra oggi si esprime con le forme più gravi dell’ invasione e dell’annessione di parte di territorio di stati sovrani, ma in Italia, si esprime anche con il controllo di interi territori da parte della criminalità organizzata e può anche essere determinato dalle tendenze sovraniste del nuovo e del vecchio razzismo. Le modalità con le quali si manifestano questi fenomeni hanno la necessità di essere contrastate da una mobilitazione unitaria che bandisca ogni settarismo e che sostenga a tutti i livelli, specie da parte delle Istituzioni, tutte le forze democratiche e rappresentative che operano realmente per una politica di pace.
E’ pertanto poco comprensibile come la importante manifestazione odierna indetta dalla Amministrazione Comunale di Termini imerese sia stata organizzata senza il coinvolgimento delle forze principali che a Termini Imerese si impegnano per la pace quali La Sezione della ANPI, cui è pervenuto un invito tardivo e non intestato, la CGIL o L’AUSER.
Per parte nostra ci rivolgiamo alla Amministrazione comunale e al Consiglio Comunale di Termini Imerese perché si esprimano formalmente contro l’invio di armi in Ucraina e per rafforzare il ruolo della diplomazia italiana al fine di far maturare in Europa una reale politica di Pace, contro la morte di milioni di persone e contro la fame.
L’ANPI su queste basi, ha contribuito a coinvolgere gli studenti delle scuole medie superiori della città in occasione della celebrazione del 25 aprile di quest’anno. Ora intende promuovere il rafforzamento di una maggiore coscienza verso la pace attraverso la prossima manifestazione pubblica di mobilitazione e approfondimento che si svolgerà nei prossimi Giorni dal Titolo “Pace Perpetua”, cui chiamiamo a partecipare sin da ora l’Amministrazione Comunale, il Consiglio comunale e le forze democratiche della città.
Sezione ANPI G. Li Causi Termini Imerese