Organizzato da BCsicilia in collaborazione con ATC, si terrà il 25 e il 26 Giugno 2022 la partecipazione alle Rappresentazioni classiche che si tengono al teatro greco di Siracusa.
Prevista inoltre la visita guidata a Caltagirone, Canicattini Bagni e Ortigia medievale.
La partenza sarà sabato 25 Giugno da Palermo e Termini Imerese. Si arriva quindi a Caltagirone con la visita guidata al centro storico Unesco della Città della ceramica. Si raggiunge inizialmente il Tondo vecchio, eccezionale esempio di costruzione post terremoto settecentesca. Il monumento, realizzato lungo il tratto della Strada nuova, dove incontrava le antiche mura cinquecentesche, è configurato come una vera cavea di teatro che guarda al paesaggio definito della Valle di Ponente, verso il mare di Gela. Attraversato il Ponte di San Francesco, con le sue balaustre abbellite in ceramica, si arriva di fronte al Carcere Borbonico, struttura settecentesca, raro esempio di tipologia del periodo, oggi Museo Civico. Si prosegue con la visita alla Cattedrale di San Giuliano, nella sua primitiva costruzione di origine normanna, fu riedificata più volte, in ultimo nel 1693, in seguito al devastante sisma che distrusse quasi totalmente la Sicilia orientale, presenta tre portali d’ingresso che permettono l’accesso alle tre navate. La facciata è impreziosita da uno scenografico campanile che raggiunge i 48 metri d’altezza. Nel 1948 papa Pio XII ha elevato la chiesa al rango di basilica minore. Ci si sposta poi verso Piazza Municipio, spazio in cui si affacciano la Corte Capitaniale (bellissimo esempio di edificio rinascimentale), la Galleria Luigi Sturzo (un tempo Teatro Garibaldi), Palazzo dei Conti Gravina, il più antico di Caltagirone i cui balconi sono considerati tra i più eleganti e importanti di Sicilia, e il Palazzo del Municipio. Si prosegue per la Scalinata di Santa Maria del Monte, con i suoi 142 gradini decorati da diverse ceramiche dipinte, con disegni di tema popolari, evocazioni della storia e della cultura siciliana. Percorrendo poi la via Luigi Sturzo ci si trova davanti al Palazzo della Magnolia, magnifico esempio di edilizia Liberty privata realizzato nei primi anni del XX sec. il cui prospetto è interamente ricoperto di terracotta con motivi floreali che lo rendono unico nel suo genere. Nel pomeriggio si riprende con la visita ad un laboratorio artigianale ceramico in cui sarà possibile assistere alla lavorazione dal vivo di un manufatto ceramico, si raggiunge infine il Giardino Pubblico Vittorio Emanuele, uno dei più grandi d’Italia, realizzato su progetto generale di Giovan Battista Filippo Basile del 1851, mentre, nel 1915, il figlio Ernesto concepirà l’accesso alla villa e all’edificio scolastico e, su suo suggerimento, verrà realizzata la grandiosa balaustra in terracotta in stile floreale. Alle ore 15,30 è prevista la partenza per Siracusa e l’arrivo in Hotel e successivamente al Teatro Greco si assisterà alla rappresentazione classica: Ifigenia in Tauride di Euripide.
Il giorno successivo, domenica 26 Giugno è prevista la partenza per Canicattini Bagni. Il paese, secondo Tommaso Fazello (definito il Padre della storia Siciliana) è di sicura origine araba, anche se la sua etimologia è ancora incerta. Il territorio è uno dei tanti esempi di “paesaggio culturale” nella quale natura e cultura si incontrano per formare un complesso storico, artistico e paesaggistico molto particolare e variegato. Grazie alle rimesse di tanti emigrati negli Stati Uniti la veste urbanistica del paese si è abbellita, nel secolo scorso, di decorosi edifici, che fanno di Canicattini Bagni un fenomeno interessante nel panorama del Liberty minore siciliano. Visita guidata al Museo Civico Tempo (del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare), una esposizione etnoantropologico, ospitata presso lo storico Palazzo Cassarino che racconta la vita, i fenomeni e gli aspetti peculiari della cultura popolare iblea. La sezione dedicata al Tessuto propone ambienti nei quali sono esposti manufatti del tardo ‘800 relativi alla cultura della civiltà contadina iblea, tra cui la più significativa è la cutra ammurgata, coperta bianca di cotone tessuta al telaio, usata per le festività e per il giorno del matrimonio. Tra le teche espositive della sala, si trova un angolo dedicato alle piante tintorie che veniva usate anche nella medicina popolare e nella fitoalimurgia. Nella sala sono esposti anche pesetti da telaio risalenti al Neolitico e un telaio dell’800. La sezione Emigrazione, corredata da strumenti di ricerca come inventari e documenti dell’archivio storico del Comune, racconta l’avventura nel Nuovo Mondo di persone che si sono trovati catapultati in una dimensione del tutto diversa da quella che avevano lasciato in patria. In una delle sale è ricostruito, attraverso oggetti d’epoca, tra cui il carretto, usato per giungere al luogo di imbarco, il momento della partenza. La sezione sulla Medicina popolare propone le ricette e rimedi degli aromatieri e degli speziali che anticamente curavano le malattie utilizzando i principi attivi delle piante officinali degli Iblei. Sono esposti rimedi naturali per guarire da ogni tipo di disturbo fisico e psichico, tra cui una vera panacea era ritenuta la Teriaca, composta da carne di vipera, angelica, incenso, timo, tarassaco e molte altre piante officinali. Infine visita al monumentale Ponte di S. Alfano, pregevole architettura in pietra costruita nel 1796. Al di sopra del Ponte si erge un’opera composta da un’apertura a forma di arco sostenuta da due pareti sulle quali si aprono delle nicchie, all’interno delle quali sono poste due statue delimitate da colonne in rilievo. Dal ponte si gode la veduta di uno splendido paesaggio dai caratteristici colori di Sicilia.
Nel pomeriggio passeggiata nella Siracusa inedita: visita ai quartieri della Graziella e della Giudecca ad Ortigia alla scoperta dell’anima medievale della città. Passeggiata lungo alcune strade tipiche del centro storico come l’antica Via Amalfitania, così chiamata perché anticamente abitata da amalfitani che commerciavano nell’adiacente porto. La Graziella era il quartiere dei pescatori, nelle cui vicinanze si trova la piscaria, l’antico mercato del pesce. Il nome del quartiere, come in tante altre parti d’Italia, deriva dalla devozione alla Madonna delle Grazie che i lavoratori del mare hanno elevato da secoli a loro patrona. L’impianto architettonico del quartiere testimonia, ancora oggi, l’influenza araba. Quindi attraverso strettissime vie, un tempo i cardines del tessuto greco, si giunge all’antichissimo quartiere della Giudecca, abitato da famiglie ebree fino al 1492, data dell’editto di espulsione dall’impero spagnolo, per la visita di alcuni monumenti giudaici. Siracusa è una delle poche città che, insieme a Venezia, possiede nel centro storico un’area denominata Giudecca. Dall’Apollonion, il più antico tempio dorico della Sicilia, alla dimora dei Mergulensi, con i suoi pozzi di età medievale, dal sito paleocristiano di San Pietro, la più antica chiesa siracusana, databile al 326 d.C. dall’elegante portale ogivale, al Palazzo dei Danieli di epoca quattrocentesca la cui facciata presente il portale d’ingresso ad arco cuspidato in stile gotico – catalano, saranno visionate le trasformazioni e le integrazioni urbane di questa parte suggestiva dell’isola di Ortigia. Alle ore 19,30 al Teatro Greco si assisterà alla rappresentazione classica: Edipo re di Sofocle e successivamente alla partenza da Siracusa.
Per informazioni ed iscrizioni Tel. 091.8112571 – 346.8241076.