Termini Imerese, con un progetto di Democrazia partecipata sarà recuperato il ponticello medievale sul torrente “Barratina”

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Archeoclub D’Italia Himera si è  aggiudicata il progetto di Democrazia partecipata “Ponticello –medievale sul torrente Barrratina”, con 149 voti ricevuti, che sono risultati maggiori rispetto all’altro lavoro presentato.

Il ponticello medioevale che scavalca il torrente “Barratina”, tra la via Sen. E. Battaglia e il largo delle Concerie, rappresenta una delle emergenze architettoniche, storiche e artistiche “particolari” di Termini Imerese. Non ha mai avuto riconosciuto la valenza che merita, quasi nascosto com’è, dal lato della via Sen. Battaglia, dal piccolo fabbricato di proprietà comunale, già sede di un’attività di riparazione pneumatici (oggi definitivamente chiusa) e, dal lato del largo delle Concerie, dai rami bassi di uno degli alberi che costeggiano il torrente. Il tutto, condito da uno stato pietoso di abbandono dell’area circostante, dalla carenza di manutenzione del selciato,  dall’insufficiente servizio di pulizia e dalla limitata illuminazione nelle ore notturne.
In uno dei lati del manufatto, esattamente quello che fa angolo con la via Rocco Chinnici, sorge una edicola votiva, dedicata a Sant’Antonio. Anch’essa bisognosa di adeguati interventi di restauro.
Pur essendo consapevoli che la somma non sarà sufficiente Archeoclub della città delle Terme, in collaborazione con altre associazioni e con l’aiuto di contributi di privati e enti, interverrà per: abbattere il piccolo fabbricato, di nessun interesse storico e artistico, risalente a non prima della metà del secolo scorso, per “liberare” il ponticello, che potrà essere pienamente ammirato anche da chi percorre la via Sen. Battaglia; ripristinare il selciato, per garantire il comodo transito dei pedoni, che saranno invogliati a utilizzare la struttura per il passaggio da una sponda all’altra del torrente, evitando un percorso molto più lungo, in mezzo al traffico automobilistico; restaurare l’edicola votiva, salvaguardando l’originario stile; ridurre il fogliame che sovrasta il ponticello che non consente l’adeguato spargersi della luce del faro installato nei pressi; realizzare un impianto di illuminazione con “lampade da terra” a LED, a ricarica fotovoltaica, per tutta la lunghezza del ponte; installare, ai due ingressi del ponte, appositi dissuasori verticali in pietra calcarea, della stessa tipologia utilizzata per la costruzione del ponte, con appositi varchi per il transito di carrozzelle di disabili e bambini.