Isnello, minoranza consiliare contro cittadinanza onoraria all’astronauta Parmitano: non siamo la succursale del Gal Hassin

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Il 18 agosto 2022, l’astronauta Luca Parmitano “sbarcherà” a Isnello, o meglio, al Parco Astronomico Gal Hassin, per ricevere uno dei premi che ogni anno assegna l’omonima Fondazione e “in allegato” la cittadinanza onoraria dal Comune di Isnello.
Identica la motivazione per il premio e per la cittadinanza onoraria: “pilota e astronauta, che esplora il futuro superando sfide e barriere senza mai risparmiarsi. Pioniere entusiasta che coinvolge e appassiona le nuove generazioni; primo italiano a compiere una passeggiata spaziale, si è distinto per il suo coraggio come pilota e come astronauta; protagonista dell’avventura dell’esplorazione dello spazio, per estendere la presenza umana oltre i confini della Terra, racconta che il nostro pianeta, visto dall’alto, non ha confini, e che è un bene fragile da proteggere”.
Uno dei pochi uomini al mondo che può vantarsi di aver “passeggiato” nello spazio, potrà assaporare anche le emozioni di attraversare le fragili e sgangherate strade madonite, costellate di frane, buche e detriti di ogni tipo. Non certo l’ideale per accogliere frotte di turisti, ma forse tra qualche decennio potremmo anche fare a meno delle strade ed arrivare a Isnello direttamente con le navicelle spaziali.
Del resto, c’è da aspettarsi che un cittadino onorario torni ogni tanto nel comune che lo ha insignito di un titolo illustre come la cittadinanza onoraria. Se poi dovessero tornare tutti i cittadini onorari di Isnello che dal 2009 hanno vinto il premio Gal Hassin, allora servirebbe un bus spaziale e non più una navicella. Sì, perché dal 2009 ad oggi il Comune di Isnello ha conferito ben 21 cittadinanze onorarie. Da quando il Comune ha istituito il premio Gal Hassin, tutti i premiati sono “automaticamente” diventati cittadini onorari di Isnello.
Dal 2009 ad oggi nessun altro, se non i vincitori del Premio Gal Hassin, ha meritato tale onorificenza. Eppure, basterebbe un premio, tra l’altro più che meritato nel caso di Parmitano, per sottolineare i meriti e il contributo dato alla scienza.
A cosa serve dare la cittadinanza onoraria quando si diventa uno dei tanti? A cosa serve se il nuovo cittadino non ha nessun legame con la comunità e nella maggior parte dei casi (non per Parmitano) è un illustre sconosciuto del quale pochi giorni dopo il premio si dimentica anche il nome? Perché non si riesce a distinguere le due cose, premio e cittadinanza onoraria, e il consiglio comunale si deve trovare ogni anno a ratificare le decisioni prese dalla giuria del Premio? A cosa serve se la cittadinanza non viene conferita all’unanimità ma con 5 voti favorevoli e 3 contrari, dopo che i consiglieri di minoranza presentano una dichiarazione scritta spiegando le ragioni del no, che non sono “ad personam” ma sono un netto rifiuto “dell’automatismo” che porta alla cittadinanza onoraria? A cosa serve un consiglio comunale, se i consiglieri di maggioranza prendono atto delle contestazioni, non aprono bocca e votano come se nulla fosse? Sarebbe un reato di “lesa maestà” se per una volta il Comune non seguisse ciecamente la rotta indicata dalla Fondazione?
Il Sindaco di Isnello, in una recente intervista ha dichiarato che “ci sono tutti i presupposti per un lavoro importante che faccia di questo territorio un centro di riferimento mondiale nel campo dell’astronomia”.
Speriamo sia così. Nel frattempo, vista da terra e non dalle stelle, il Comune di Isnello rischia di diventare la periferia del Gal Hassin.
Il Consigliere comunale Gianpiero Caldarella

Dichiarazione dei consiglieri Gianpiero Caldarella, Filippo Alfonso e Irene Culotta durante il Consiglio comunale del 10 giugno 2022
I consiglieri comunali di Isnello stasera dovranno decidere se concedere la cittadinanza onoraria all’astronauta Luca Parmitano e allo scienziato Marcello Fulchignoni.
Si tratta di due persone che hanno donato molto alla scienza e che meritano tutto il rispetto possibile. Entrambi riceveranno il premio Gal Hassin 2022 per aver contribuito ad ampliare le conoscenze nel campo delle scienze astronomiche.
Questo dovrebbe essere già un riconoscimento di grande valore. Eppure, qui ad Isnello, da ormai più di dieci anni, vige un automatismo per cui ogni vincitore del premio Gal Hassin diventa automaticamente cittadino onorario di Isnello.
Questo automatismo è qualcosa che svilisce la natura stessa della cittadinanza onoraria, che dovrebbe essere conferita in modo eccezionale per meriti culturali, artistici, sportivi, sociali perché l’intera comunità riconosce nel nuovo concittadino qualcuno di cui essere fieri, qualcuno che si conosce, si apprezza e magari, ma non necessariamente, ha stabilito un legame con il territorio e i suoi abitanti.
Il valore delle due persone che stasera con ogni probabilità riceveranno la cittadinanza onoraria è fuor di dubbio, ma è necessario interrogarsi sul metodo con la quale la si sta conferendo e questo metodo a noi non piace. Non piace perché non si può ridurre il valore della cittadinanza onoraria ad un’appendice del premio Gal Hassin.
Se si ha rispetto di tutta la cittadinanza, quest’aula non può essere ridotta ad una succursale o a una camera di compensazione della Fondazione Gal Hassin. Non siamo un supermercato dove prendi due e paghi uno, “l’operazione bis” qui non dovrebbe valere perché rappresentiamo l’intera comunità e non siamo dei semplici addetti al marketing culturale.
Siamo una comunità che ama la scienza e per questo dovremmo guardarci bene dall’applicare degli automatismi del tipo che se vinci il premio in automatico ti spetta la cittadinanza onoraria.
Gli automatismi non hanno mai fatto bene alla scienza, perché rappresentano dei paraocchi.
Vi siete chiesti in quale altro Comune o città d’Italia accade che chi vince un premio, anche di istituzioni culturali molto più prestigiose della Fondazione Gal Hassin, diventa quasi automaticamente cittadino onorario di quella città o di quel comune?
Se questo non accade un motivo ci sarà e il nostro voto stasera, proprio per la scelta di questo metodo potrà essere letto un domani come un atto di subordinazione e non come una libera scelta di persone che rappresentano l’intera comunità, cioè di noi consiglieri.
Pertanto vi invitiamo a votare seconda coscienza, il vostro voto oggi sarà un segnale per i cittadini di domani. Pensiamo all’onore della cittadinanza che rappresentiamo prima di votare in automatico una cittadinanza onoraria.
Nella foto il Consigliere comunale Gianpiero Caldarella.