Nell’ambito della manifestazione regionale “Le Notti di BCsicilia”, venerdì 2 settembre alle ore 21,30 saranno aperte le porte del Museo degli Ex voto del Santuario Madonna della Milicia,
scrigno di tesori, testimonianze di secoli di fede e devozione, copioso patrimonio di grande valore storico e antropologico, capace di narrare aspetti diversi del costume, della vita sociale, dei cambiamenti del paesaggio naturale e antropico a partire dalla prima metà del 1800.
Il museo, adiacente al Santuario, raccoglie la più grande collezione di ex-voto dipinti su latte riciclate, originariamente contenitori di sardine. Solamente i più recenti sono stati realizzati su tela.
Questi insoliti supporti metallici, hanno rappresentato nell’umiltà materica, ma al contempo nella durevolezza che li caratterizza la base ideale per accogliere e tramandare alle generazioni future memoria di un fatto straordinario vissuto, nel quale c’è stato un intervento della Madonna e del quale si vuole dare testimonianza, attraverso un racconto fedele che consente a chi osserva, di rivivere la memoria religiosa del fatto accaduto, tramandando la testimonianza di fede.
All’interno del “canone geometrico” del rettangolo di cm 35xcm25 la mano sapiente dell’artista, solitamente un pittore di carretti, restituisce la fedele rappresentazione del contesto ambientale e storico nel quale si verifica l’intervento miracoloso ad opera della Madonna.
Tra gli ex-voto di Altavilla ritroviamo opere di artisti palermitani e bagheresi, incluse le opere di grandi maestri in pittura del carretto come la famiglia Ducato, inoltre un quadretto dei primi del ‘900 viene attribuito a Guttuso.
La maggior parte dei quadri votivi non veniva firmata dagli artisti, in segno di umiltà del pittore, che partecipava in tal modo all’atto di devozione del miracolo.
Attraverso i quadretti votivi si cristallizza l’episodio e si scioglie il voto. In tal modo la pittura assume un ruolo taumaturgico che oltrepassa i secoli.
Durante la visita del museo, il visitatore sarà condotto nella lettura dei quadretti votivi, scoprendo storie di uomini e donne, di difficoltà ma anche di fede e speranza, di un passato lontano, ma allo stesso tempo sempre attuale, gli sarà svelato cosa indica la sigla V.F.G.A. riportata nella maggior parte di essi, verranno illustrati i fatti maggiormente narrati e come questi cambino con il tempo, influenzati anche dallo sviluppo tecnologico, si parlerà delle botteghe con la scritta affissa “Qui si fanno miracoli”.
La visita guidata al museo degli Ex-Voto è accompagnata dalla mostra fotografica interattiva dal titolo “Alla ricerca dell’identità perduta”, curata da Maria Cecilia Urso, “raccolta ragionata” di foto tratte dall’archivio fotografico del Santuario. La produzione fotografica è opera di diversi fotografi professionisti, tra cui alcuni studi palermitani e bagheresi come Scafidi, Belvedere, Ceraulo, che attraverso questi scatti si mettono in evidenza tre aspetti legati alla comunità altavillese: la grande fede e devozione verso la Madonna che da sempre accompagna non solo gli altavillesi, ma anche tanti fedeli provenienti da diversi angoli della provincia e oltre, per rendere grazie alla Madonna per il sostegno ricevuto in momenti di difficoltà; gli aspetti folcloristici che si mescolano alla tradizione religiosa; Infine si propongono alcuni scatti che ritraggono parti del paese ormai difficilmente o non più riconoscibili, per riflettere sul fatto che il “nuovo e migliore” promesso dalla “dea modernità” ci ha ammaliato con effimeri miraggi in cambio della cancellazione della memoria, rischiando addirittura la perdita dell’identità di una comunità.
Le foto realizzate rivelano padronanza del genere fotografico, sapiente scelta della composizione, grande capacità di narrazione visiva, grazie anche alla selezione dei soggetti, al gioco di luci che sapientemente viene colto dall’occhio sensibile del fotografo.
Tutto questo e molto altro ancora lo scoprirete venerdì 2 settembre alle 21,30, prendendo parte all’iniziativa organizzata dalla Sede locale di BCsicilia di Altavilla Milicia, con appuntamento davanti al Santuario.
Maria Nunzia Urso