Diversi utenti di Cerda e Ventimiglia di Sicilia che usufruiscono del servizio idrico gestito dall’AMAP avevano lamentato nei giorni scorsi l’arrivo di “Bollette pazze”,
cioè di fatture di molto superiori, a detta degli interessati, rispetto ai consumi effettivi.
A seguito delle segnalazioni e delle interlocuzioni avute con le due amministrazioni comunali interessate, l’AMAP ha fatto sapere che le fatture recapitate in questi giorni sono formalmente corrette e nella quasi totalità corrispondenti alle letture dei contatori, quindi ai consumi effettivi di ciascun utente.
“Esiste comunque – scrive l’azienda in comunicato – una piccola percentuale di bollette emesse in acconto in considerazione della riscontrata impossibilità da parte del personale incaricato, di poter rilevare la lettura a causa dell’impossibilità di accesso al misuratore idrico collocato ad esempio all’interno della proprietà privata o all’interno di una nicchia chiusa con lucchetto privato. In questi casi è opportuno e necessario che l’utente provveda a comunicare la lettura del proprio misuratore idrico e rimuovere contemporaneamente la causa della mancata possibilità di accesso da parte del personale addetto. Riguardo invece gli importi fatturati ed addebitati in bolletta, premesso che questi sono calcolati – per quanto sopra precisato – sulla base di letture effettive, l’eventuale confronto con gli importi in precedenza fatturati dal precedente gestore è fuorviante in quanto sono del tutto differenti i mesi compresi nella singola bolletta. Allo stesso tempo sono in corso le verifiche relative ai servizi di fognatura e depurazione, in collaborazione con le amministrazioni comunali interessate, al fine di procedere ad un eventuale storno di importi addebitati ove non dovuti. Si ricorda inoltre agli utenti che è possibile procedere alla rateizzazione dei pagamenti, secondo le modalità indicate nella prima pagina della bolletta nonché sul sito aziendale www.amapspa.it, e si invita ad una puntuale verifica dei dati contrattuali riportati in bolletta (ad esempio la correttezza dei codici fiscali riportati, della attribuzione di tariffa residente/non residente e del numero di componenti il nucleo familiare residente)”.