Termini Imerese, la città tra bellezza e bruttezza, sviluppo e degrado: documento del Comitato Città-Porto

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Il Comitato Città-Porto per un futuro sostenibile ha elaborato un documento in cui rileva le contraddizioni dell’assetto del porto voluto dall’Autorità di Sistema Portuale.

Lo scalo cittadino inizia ad essere il luogo dove vengono scaricate tutti i tipi merci. E infatti da diverse settimane ecoballe sono depositate nel molo trapezoidale senza che nessuna sappia cosa contengono. Continua quell’involuzione del porto, secondo quanto deciso dall’organo che gestisce i porti della Sicilia occidentale presieduto da Pasqualino Monti.
“Una settimana fa – scrive il Comitato Città-Porto – abbiamo parlato di economia della bellezza, del benessere e dell’accoglienza a Termini Imerese,  nella prospettiva di una diversa visione del futuro della città, più sostenibile,  riscuotendo interesse nei cittadini, soffermandoci sul nostro enorme patrimonio culturale, sul progetto del parco termale e su nuove forme di attrattività, turistica e non solo. Il messaggio che abbiamo voluto veicolare è che con la bellezza si mangia, come abbiamo dimostrato con  vari esempi concreti, da Sciacca a Castelbuono.
La prossima settimana inizia la manifestazione delle Vie dei Tesori che, tra le altre cose, prevede la riapertura temporanea del Grande Albergo delle Terme. Nello stesso tempo, affacciandoci dal Belvedere, continuiamo ad assistere all’involuzione del porto, secondo lo schema voluto dall’Autorità di Sistema Portuale. Dopo le montagne di cippato di legno, ecco i tanti ”pacchi” bianchi, di cui poco si sa. Presumiamo siano “ecoballe”, forse di materiali plastici. Un vero e proprio deposito sul molo trapezoidale, che dura ormai da diverse settimane. Forse qualcuno dovrebbe avere cura di informarci su cosa effettivamente siano. Che convivono con i pescatori e con la nave traghetto. Presumiamo che ci sia una autorizzazione per sbarco e la movimentazione, sebbene qualche mese fa noi avevamo manifestato tutte le nostre perplessità in merito, sottolineando il rischio, concreto, di diventare una vera e propria piattaforma per l’imbarco o lo sbarco di rifiuti, ecologici e meno che siano. Chiediamo informazioni e risposte su questo tema, prima di tutto all’amministrazione comunale,  visto che ci era stato assicurato, in un incontro del febbraio 2020, che ci sarebbe stata la ferma opposizione del Comune a qualsiasi forma di sbarco di rifiuti.
Verrà obiettato da qualcuno che un porto è un porto, in cui transitano le merci, compresi i rifiuti. Questo è ovvio. Ciò che non dovrebbe essere consentito è che ciò avvenga di fronte al centro abitato.
Il Piano Regolatore Portuale voluto dal Comune nel 2000 e approvato dalla Regione Siciliana nel 2004 prevede un assetto diverso del porto, con un grande porto turistico di fronte al centro storico e alle Terme. Rischiamo concretamente, invece di ritrovarci un piazzale container e una piattaforma di trasferimento di rifiuti trattati, o “ecoballe”, se può far piacere chiamarle così. Noi parliamo di economia della bellezza, con le Vie dei tesori riapre il grande albergo delle terme, ma nel frattempo si concretizza un assetto del porto che nulla ha a che vedere con una città attrattiva, portatore di degrado e inquinamento.
Diciamolo chiaramente. l’anno prossimo, a lavori terminati, sarà il turno dell’avvio del piazzale container davanti al centro storico. e se la crisi del sistema rifiuti siciliano permane, probabilmente potremmo anche diventare il sito di imbarco dei rifiuti, da esportare, via mare.
Noi abbiamo le idee chiare su questo: Termini Imerese deve avviare azioni concrete per uno sviluppo turistico e, proprio per questo, non può accettare il progetto del porto che l’Autorità di Sistema Portuale sta gradualmente materializzando. Utilizziamo i fondi del PNRR per realizzare il Piano Regolatore Portuale del 2004, che è ancora vigente.
I cittadini termitani hanno ben presente che un porto deve poter funzionare in tutte le sue diverse attività, ma ciò deve avvenire in maniera sostenibile per la città e nel rispetto delle giuste richieste di sviluppo turistico. In nome della bellezza e della vivibilità, diciamo no al piazzale container davanti al centro storico e al porto come piattaforma di trasferimento dei rifiuti.
Sarebbe auspicabile che le varie forze politiche, in questa campagna elettorale, nel chiedere la fiducia, ci dessero maggiori notizie e prendessero posizione chiaramente sulla vicenda porto, spiegandoci cosa sta accadendo.
Noi continuiamo a vigilare. Per la bellezza e la vivibilità di Termini Imerese”.