Necessità di garantire dignità istituzionale agli amministratori locali, una vera medicina dei territori,
l’istituzione del Consiglio regionale delle autonomie locali in Sicilia (l’Isola è l’unica regione a non averlo). Sono questi i punti principali dell’agenda che l’Asael, Associazione siciliana amministratori enti locali, ha condiviso con i candidati alle elezioni regionali del prossimo 25 settembre e in particolare ai candidati presidenti Caterina Chinnici, Renato Schifani, Gaetano Armao, Cateno De Luca, Nuccio Di Paola ed Eliana Esposito.
“Gli enti locali – racconta il presidente Asael Matteo Cocchiara – vivono un momento di crisi istituzionale e finanziario. Molti sono i temi che rimangono inevasi. Riteniamo per questo che la credibilità delle proposte dei candidati alla Presidenza della Regione Siciliana passi per la capacità di proporre ricette per il rilancio istituzionale dei Comuni”.
La piattaforma programmatica condivisa dall’Asael include poi anche altri punti strategici. Gli amministratori chiedono così maggiori risorse. Sul tema della finanza locale, spiega l’Asael, si è assistiti a una contrazione del fondo che stanziava risorse per la Regione per l’80 per cento mentre il fondo crediti dubbia esigibilità, dall’altra parte, è diventato un cappio al collo per quasi tutti i comuni.
L’associazione chiede cosa i candidati vogliano fare per garantire una seria programmazione delle politiche per le Unioni dei Comuni e per l’attuazione della riforma delle ex province.
Altri temi sono le politiche giovanili, la riforma dei rifiuti e la necessità di un dialogo con Roma per consentire la riforma delle strutture burocratiche degli enti locali. “Il rilancio delle pubbliche amministrazioni locali passa – spiega Matteo Cocchiara – attraverso l’immissione nei ruoli di personale giovane e qualificato. I comuni hanno davanti anni di confronto con i bandi del Pnrr. Non possiamo immaginare che questi possano fare fronte a questa sfida senza personale. È chiaro quindi – conclude Cocchiara – che anche se non è una competenza regionale, il futuro presidente della Regione, dovrà intestarsi la risoluzione di questo problema a tutela degli interessi siciliani e del generale ammodernamento della Sicilia”.