Il contesto politico nel quale si sta svolgendo la campagna elettorale delle Regionali mostra crepe e disordini.
In piena estate e con soli 25 giorni a disposizione, i candidati sono stati costretti a una corsa contro il tempo, che gli ha impedito probabilmente di fermarsi ad ascoltare e recepire al meglio le istanze, i bisogni di tutti cittadini.
È il caso delle Consulte giovanili e i Forum delle Madonie, che si erano mossi per organizzare un incontro con tutti gli aspiranti Presidenti della Regione Siciliana, ricevendo però solo due conferme di disponibilità. L’obiettivo dell’incontro era quello di offrire alla comunità un’occasione di dibattito politico e un momento di conoscenza dei candidati alla Presidenza, utile per sviluppare una maggiore consapevolezza nel voto del 25 settembre.
Le Consulte e i Forum delle Madonie a cui aderiscono Aliminusa, Blufi, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Gangi, Gratteri, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa avevano individuato Gangi come luogo in cui svolgere l’iniziativa, un paese di riferimento per le Madonie e un punto di snodo per la vita socioeconomica del territorio.
«La scelta di svolgere qui questo incontro è stata sostenuta da diverse motivazioni, tra cui quella di far conoscere ai candidati i luoghi della area interna delle Madonie, in un punto, come Gangi, che potesse chiamare a raccolta tutti i cittadini madoniti. Per le Consulte e i Forum giovanili delle Madonie, questo incontro aveva una valenza importantissima, in quanto rappresentava un’occasione di crescita comprensoriale e individuale: ogni partecipante, infatti, avrebbe avuto la possibilità di ascoltare e conoscere in modo diretto il candidato di ogni schieramento sviluppando una propria idea e consapevolezza. Bisogna fornire i giusti strumenti ai giovani, i quali, tutt’altro che indifferenti e disinteressati, vogliono partecipare alla vita pubblica. Questo incontro nella fattispecie avrebbe fatto conoscere i programmi elettorali di ogni coalizione ai tantissimi giovani, sicuramente presenti, in riferimento diretto alle tematiche giovanili» – spiegano i Presidenti delle Consulte e dei Forum delle Madonie.
Ma le forze politiche hanno fatto un passo indietro. Ogni coalizione è stata invitata ufficialmente mediante una mail alla segreteria politica di ogni candidato Presidente, a cui è stato chiesto di indicare la data in cui assicurare la propria presenza. Ma solo due dei candidati hanno dato la propria disponibilità a partecipare.
«Comprendiamo le difficoltà di una campagna elettorale da svolgere in poco più di venti giorni, ma non abbiamo comunque ben chiare le ragioni per le quali non si è trovata la disponibilità di tutte le forze politiche in campo. Forse, la maggior parte dei candidati ha preferito dedicare più tempo ai quartieri e non ai giovani delle Madonie, ha scelto di dare maggiore spazio alle aree metropolitane e meno alle aree interne, di dare attenzione più ai sondaggi e meno al contatto con la gente. Ci è sembrato questo l’atteggiamento maggioritario, anche se ci sentiamo di rendere merito a chi ha attraversato anche i paesi delle aree interne e ha dedicato tempo alle Madonie» – continuano.
E concludono: «Non nascondiamo la nostra amarezza nel non essere riusciti a organizzare questo incontro, in quanto riteniamo che si sia persa un’occasione preziosa per tutto il comprensorio. Infatti, la nostra volontà era di fornire un servizio alle nostre comunità, le quali avrebbero avuto la possibilità di confrontarsi in modo diretto con il futuro Presidente della Regione. Bisogna creare un legame radicato con il territorio affinché quando si governa si conoscano già bisogni ed esigenze da inserire nella propria agenda politica. In questa tornata elettorale, per noi non è stato possibile».