L’esercito blu dell’associazione “Plastic Free” si è radunato questa mattina in contrada Tonnarella a Termini Imerese per bonificare un’area cola di rifiuti.
“Munnizza, munnizza, munnizza”, siamo ormai a conoscenza del grave impatto ambientale che i rifiuti provocano al nostro pianeta, tra questi, la plastica è sicuramente la maggior causa dell’inquinamento non solo di città, paesi ecc, ma soprattutto di mari. fiumi e laghi. In Italia e nel mondo finalmente si cominciano ad intravedere segnali di speranza nella lotta all’inquinamento terrestre, grazie alla coscienza soprattutto dei più giovani, che li spinge a riunirsi ed attuare vere e proprie campagne di bonifica in aree ad alto rischio inquinamento. A Termini Imerese sono presenti i volontari dell’associazione “Plastic Free Odv Onlus”, i quali per il secondo anno consecutivo hanno messo in campo tutte le loro forze per tentare di risanare una piccola fetta di spiaggia, ricadente nella zona volgarmente chiamata ” dei laghetti”, che si trovano proprio in prossimità di quello che ormai sembra essere diventato un vero e proprio “ecomostro” ovverossia l’ex stabilimento Fiat e dell’ancora attiva centrale idroelettrica. A guidare questo “esercito blu” di volontari, Luigi Iemmiti e Diletta Alaimo i quali hanno coinvolto diverse associazioni, tra queste: il Leo Club – Termini Imerese, i Lions Termini Imerese Host e Termini Himera Cerere, il Rotary Club Termini Imerese, Fare Ambiente e tutti i gruppi Scouts presenti nella città imerese. Presente anche l’amministrazione comunale con a capo il sindaco Maria Terranova seguita dall’assessore all’Ambiente Nicola Cascino e l’assessore Pippo Preti, anch’essi in prima linea, i rifiuti sono stati portati via nel pomeriggio dal personale della Dusty. Durante la manifestazione odierna è intervenuta anche l’artista cerdese Antonella Cirrito la quale ha esposto alcune delle sue eminenti opere di “denuncia”, realizzate con materiali riciclati con l’obiettivo di sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente attraverso l’arte.“Lo scopo principale – ci fanno sapere i referenti – è quello non solo di recuperare i rifiuti abbandonati ma anche di educare i più piccoli, perchè sono loro il futuro della nostra Terra”, sono stati infatti oltre 70 i partecipanti a questo importante evento, tra questi tantissimi ragazzi e bambini, armati di guanti, pazienza e tanta voglia di fare, gesti che lasciano intravedere un barlume di speranza.
Giovanni Azzara
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