“Ricordiamoci che Dio ci invita ad essere buoni pastori, cioè il buon esempio.
E’ urgentissimo prendersi cura della santa chiesa, rafforzandola soprattutto con una più forte e sana formazione vocazionale dei seminaristi, affinché possano nascere nuovi pastori e religiosi al servizio della chiesa e del nostro prossimo, capaci di donarsi per il bene di questa sofferta umanità.
Dice il buon Dio siate “buoni come le colombe, ma attenti come i serpenti”, siate prudenti soprattutto per il forte rischio dei profanatori che tentano di trasformare la casa di Dio in bancarelle e scambio valute, adeguandosi agli scorretti costumi di oggi. Le donne entrano in chiesa e partecipano alle sante messe, ai battesimi, alle comunioni, alle cresime e ai matrimoni tutte scollate e seminude, anche la sposa si presenta tutta scollata, trasformando così la casa di Dio in una passerella di moda. Dice il buon Dio correggiamo e rimproveriamo chi è nell’errore e così sarà possibile la sua conversione per mezzo vostro, ma se non direte al peccatore che sta peccando ti caricherai il peccato degli altri. Come si dice nella terra di Sicilia non facciamo gli omertosi cioè vediamo e non parliamo e non interveniamo.
Cari pastori, fate attenzione, non spogliatevi della vostra preziosa veste di sacerdoti, togliendovi il crocifisso e il colletto bianco, vestendovi in “borghese” esponendovi così ai tanti pericoli, ai rapaci. Siate prudenti alle negative dipendenze, alle sigarette, all’alcool, per essere di buon esempio e non di cattivo esempio. Carissimi sacerdoti, religiosi e religiose siate ferventi nella fede, nella speranza e nella carità in obbedienza e rispetto al nostro Santo Padre Francesco che il buon Gesù ci ha donato e ai nostri Vescovi per costruire tutti insieme un mondo migliore.
Carissimo e amato Papa Francesco, coraggio, il buon Dio ti custodisca, grazie per il tuo prezioso operato verso i più deboli e i più poveri. Carissimo Arcivescovo Corrado, coraggio, il buon Dio ti ha affidato una missione molto delicata di custodire la Cattedrale, tutte le chiese e il seminario di Palermo. Grazie per il tuo operato, continua a pregare per tutti noi, anche noi preghiamo per te.”
Biagio Conte: “forte preoccupazione per la Santa Chiesa, viviamo momenti difficili”
“Sono molto preoccupato perché la santa chiesa sta attraversando un momento difficile e sta subendo una forte umiliazione a causa di alcuni pastori, religiosi e religiose, che, chiamati dal buon Dio ad evangelizzare e a soccorrere le pecorelle sbandate, invece stanno dando il cattivo esempio, non prendendosi cura delle pecorelle e in particolare delle più bisognose.”
A parlare è il missionario Fratel Biagio che ha fondato a Palermo la comunità che accoglie in gratuità e in provvidenza circa 600 persone in difficoltà. In questo momento Fratel Biagio pur essendo in un momento di sofferenza, ha un cancro al colon, ha sempre un pensiero e una preghiera per tutti e ci tiene a donarci questo messaggio:” le mie forti preoccupazioni per la santa chiesa.”