“Bolognetta, quattro secoli di storia”: si presenta il libro di Santo Lombino

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Promosso da BCsicilia sede di Bolognetta e Forum delle Associazioni Bolognettesi, con il patrocinio del Comune di Bolognetta si terrà giovedì 13 ottobre 2022 alle ore 20,30. nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “M. Francese” in via Torrebruna. la presentazione del libro “Bolognetta, quattro secoli di storia” di Santo Lombino, con la prefazione di Amelia Crisantino, dei Buoni Cugini Editori di Palermo. Interverranno Domenico Sciortino della sede AVIS di Bolognetta, Mario Motta presidente di BCsicilia sede di Bolognetta, Settimo Guttilla, imprenditore italoamericano. Dialogherà con l’autore lo storico Rosario Lentini. Seguirà la proiezione del docufilm “La spartenza” con la presenza del regista Salvo Cuccia, Raicinema e Abra&Cadabra.

Grazie ad una documentazione archivistica in gran parte inedita, alla raccolta delle memorie dei testimoni, ad un’ampia ricerca bibliografica, il libro ripercorre con gradevolezza narrativa e rigore scientifico la plurisecolare vicenda di Bolognetta, una delle centinaia di “città nuove” sorte in Sicilia durante la colonizzazione interna che cambiò il volto dell’isola tra il Quattrocento e il Settecento.

All’inizio del Seicento, in una zona di cerniera situata tra l’ “asprezza dannata” del feudo e la “mollezza lasciva” della Conca d’oro, nasceva attorno ad un fondaco, per volontà della potente famiglia Bologna e del mercante Mancino, il villaggio rurale di Santa Maria dell’Ogliastro, dal 1883 ribattezzato Bolognetta, che conta oggi più di quattromila abitanti, in provincia di Palermo.

La comunità si sviluppa sotto il “mero e misto imperio” dei nobili marchesi Mancino e grazie al lavoro di braccianti, mezzadri, contadini piccoli e medi, balie ed imprenditrici, artigiani e ceto medio in un territorio dalle risorse limitate, posto all’incrocio di importanti vie di comunicazione.

L’Ottocento, aperto dalla crisi del sistema feudale, è dominato dallo scontro tra i proprietari terrieri e l’emergente ceto dei “civili”, sarà un secolo di rivolte popolari come quella del Sette e Mezzo (settembre 1866) e di ricorrente disordine amministrativo. La lotta per il controllo del potere locale vede emergere un forte potere mafioso che porta all’assassinio del sindaco Giorgio Verdura, che aveva messo in crisi il dominio dei partiti-famiglie dei Monachelli e dei Benanti.

Il Novecento si aprirà con la recrudescenza del fenomeno mafioso, che vede colpiti l’arciprete Castrenze Ferreri, l’organizzatore di ex combattenti in lotta per la terra Carmelo Lo Brutto e tanti altri. Il grande esodo migratorio a cavallo dei secoli XIX e XX diretto verso le due Americhe fa nascere negli stati Uniti una “Bolognetta fuori di sé”, una comunità derivata in relazione continua con quella originaria.