Il Comitato Città Porto per un futuro sostenibile ha promosso un incontro dibattito con le associazioni termitane sul tema:
“Una nuova Vision della città: Termini Imerese, città che valorizza l’economia della bellezza e dell’accoglienza”.
Hanno preso parte all’incontro rappresentanti delle associazioni: Comitato Città Porto per un futuro sostenibile, ANPI, Himera Azione, Circolo Auser, Vela Club, Lega Navale. Durante la riunione è emersa la necessità di stimolare un processo di rigenerazione urbana, che passi attraverso una visione partecipata della città, piuttosto che frutto di scelte calate Dall’alto.
Diversi interventi hanno evidenziato le criticità della situazione attuale della città: la questione ambientale, che si aggraverà nella prospettiva dell’incremento del traffico portuale di merci rinfuse e containers; la Questione del porto, che nella configurazione voluta dall’Autorità Portuale determina pesanti ricadute sulla città; la crisi economica e i segni evidenti del degrado urbano, tangibili nella chiusura di numerosi esercizi commerciali; il progressivo spopolamento della comunità termitana, per l’emigrazione di una intera fascia generazionale di giovani studenti e lavoratori, alla ricerca di contesti economici e sociali più favorevoli; la carenza di forme reali di cittadinanza attiva, mentre emerge la necessità condivisa di fornire un contributo alle problematiche sopra elencate, dando voce alle iniziate sviluppate dal basso.
Durante l’incontro sono state avanzate diverse proposte operative come la Costituzione di una rete permanete delle associazioni che potrebbe avere come obiettivo principale il rafforzamento dei principi e dei processi democratici e la promozione della trasparenza degli interventi promossi dalle associazioni della rete, favorendo lo scambio delle esperienze, la realizzazione di attività comuni, il sostegno reciproco e la condivisione, nel rispetto dell’autonomia di ciascuno e favorire più rispetto e senso di appartenenza verso il territorio, condividere i bisogni, monitorare i servizi del territorio in confronto e in contraddittorio con le istituzioni pubbliche.
Inoltre è stata proposta la costituzione di una consulta ambientale che potrebbe dare attuazione a quanto previsto dalla normativa vigente in merito alla partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale, ai sensi dell’art. 6 della L. 142/90: “I comuni valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale…”. Una Consulta sui temi ambientali è un organismo istituzionale che vede la partecipazione di rappresentanti del comune e di tutte le associazioni interessate e potrebbe esprimere dal basso contributi nei processi decisionali che riguardano piani, programmi, progetti che hanno rilievo in materia di impatto ambientale e che interessano il nostro territorio. Per la richiesta di costituzione si potrebbe ricorrere, propongono, ad una raccolta firme in conformità all’art.56 dello Statuto Comunale.
“Si sente il bisogno di stimolare – scrivono i promotori in una nota – momenti di confronto direttamente con la cittadinanza, anche per supplire ai soggetti istituzionali e politici che in passato non sempre hanno tenuto in considerazione le mobilitazioni e i pronunciamenti della gente e di molte associazioni in favore di uno sviluppo sostenibile della città, come dimostra la vicenda del porto. Le assemblee pubbliche potrebbero affrontare temi che sviluppino idee e proposte di progetti per il futuro di Termini Imerese, a partire dalle risorse della città: le prospettive di uno sviluppo turistico legato al termalismo, alla ricettività nel centro storico, alle risorse naturali e culturali, le opportunità e i rischi del porto rispetto alla città, il futuro della zona industriale”. Inoltre è stato proposta l’organizzazione di flash mob che “risponde alla necessità di realizzare iniziative agili e di immediata attuazione in luoghi simbolici (Belvedere, porto, piazza Duomo) per porre l’attenzione su temi specifici (es: “con la bellezza si mangia”, “con le ecoballe si digiuna”, “con i container sulla banchina si compromette ogni possibilità di sviluppo turistico termale”, ecc). La rete è aperta alla partecipazione di tutti i termitani che vogliano dare un contributo di idee ed iniziative al dibattito su un futuro più sostenibile per la nostra città”.
Chi volesse aggiungersi e dare il suo contributo alle iniziative prefigurate, può rivolgersi al Comitato “Città Porto per un futuro sostenibile”, contattando direttamente il direttivo e le associazioni aderenti, oppure inviando una email a [email protected].