Alla Fondazione Giglio di Cefalù concluso il congresso di urologia: presenti oltre 200 professionisti di Sicilia e Calabria

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Si è concluso, questo pomeriggio, con tre “live surgery” in diretta dalle sale operatorie della Fondazione Giglio di Cefalù il 39esimo congresso della Società Siculo Calabra di Urologia (SSCU) tenutosi nella cittadina normanna. Oltre 200 gli urologi hanno preso parte ai lavori congressuali assistendo a interventi di endourologia, laparoscopia e robotica e a momenti formativi dedicati ai diversi approcci chirurgici e ai trattamenti combinati di radioterapia e oncologia.
“E’  stata un’occasione di confronto tra i massimi esperti del settore – ha detto Francesco Curto, responsabile dell’urologia del Giglio di Cefalù e presidente del Congresso – nello spirito di crescita professionale che contraddistingue l’operato della Società siculo calabro. Tanti pazienti hanno preferito curarsi, in questi anni, nelle nostre strutture trovando sia eccellenze umane che tecnologiche. I numeri di oggi – ha concluso Curto – certificano una drastica riduzione dei cosiddetti viaggi della speranza”.
I lavori del congresso sono stati aperti dall’intervento di saluto del presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, che ha illustrato alcuni obiettivi raggiunti dall’urologia del Giglio anche attraverso l’utilizzo del robot nella prostactomia radicale e dal saluto del presidente della Società Siculo-Calabra di Urologia, Rosario Leonardi.