Gangi, cittadinanza onoraria ad Alessandro Becchina figlio del pittore Gianbecchina

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Si è tenuto a Gangi una manifestazione che ha visto protagonista Alessandro Becchina, figlio del grande maestro del ‘900, Gianbecchina.

L’evento è iniziato con un Consiglio comunale straordinario, presso l’aula polifunzionale, con cui all’unanimità l’amministrazione comunale di Gangi ha votato a favore dell’unico punto all’ordine del giorno, il conferimento della cittadinanza onoraria.
Presenti, oltre al Sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, alla Presidente del Consiglio comunale Concetta Quattrocchi e a tutta l’amministrazione, il sindaco di Sambuca di Sicilia Leonardo Ciaccio, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il sindaco di Gibellina Giovanni Sutera, il generale dell’esercito Maurizio Scardino e i rappresentati delle forze dell’ordine. Inoltre presenti anche Rosanna Migliazzo, presidente dell’Istituzione Gianbecchina, e i componenti del consiglio d’amministrazione.
Nel ringraziare tutti gli intervenuti e le istituzioni, Alessandro Becchina ha sottolineato come uno dei pregi della comunità di Gangi sia l’ospitalità verso chi arriva, come successo con suo padre, il quale poi decise di donare novantasei dei suoi dipinti, e come tutte le amministrazioni succedutesi nel tempo abbiano mostrato interesse verso il lavoro del padre e quindi dell’Istituzione che porta il suo nome.
Quello della famiglia Becchina con Gangi è ormai un rapporto storico, e la cittadinanza onoraria conferita a Alessandro – come più volte è stato ripetuto durante la cerimonia – non è un punto d’arrivo, ma solo un nuovo inizio.
A seguire, si è tenuto un breve talk introduttivo alla mostra. Sul palco, insieme a Alessandro Becchina e Rosa Di Stefano, direttrice artistica dell’Istituzione, anche la presidente Rosanna Migliazzo, il sindaco Giuseppe Ferrarello, l’assessore alla cultura Roberto Franco, Enzo Randazzo, autore di piccoli racconti che portano in copertina alcune opere di Aless, Gianpaolo Casimiro, che ha scritto un testo inserito nel catalogo della mostra donato agli ospiti e alle autorità, e Tanino Bonifacio, curatore della mostra.
La mostra, intitolata “Misteri surreali tra cielo e terra”, si è aperta con il taglio del nastro, all’ingresso di Palazzo Bongiorno, e con una performance molto particolare: l’artista Aless ha dipinto una sua opera su un abito bianco, creato dallo stilista palermitano Filippo Calì, e indossato da Floriana Franchina, primo flauto alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, che ha accompagnato, con il suo strumento, l’esecuzione dell’opera. L’abito farà parte della collezione di opere esposte.
Come ha spiegato il curatore della mostra, l’arte di Aless “ha la capacità di fondere insieme l’astratto, con l’antico delle tecniche” e può essere definita come “il virtuosismo di un contemporaneo che ha uno sguardo anche al passato”.
Irene Doccula