Termini Imerese, rifiuti: un piano organico per porre fine all’inciviltà di alcuni

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Ore 8,34  del 5 dicembre 2002, nell’isola ecologica in via calcedonio Geraci (di fronte i capannoni della “scuola di cartapesta”) a Termini Imerese, mentre mi accingevo a depositare la spazzatura nei rispettivi contenitori, vedo una ragazza sversare delle borse sotto la campana di vetro e non come dovuto all’interno della isola ecologica visto che era aperta ed era il giorno dell’ indifferenziata. Succede ancora di peggio, vista l’eccessiva quantità, a occhio e croce se ne contavano 10, per curiosità ho voluto guardare il contenuto. Bene, anzi male, nessuna di queste conteneva vetro, al che, indignato, le ricordavo che l’ingresso della postazione era libero ed era lì che avrebbe dovuto sversare nei rispettivi contenitori il tutto. Per risposta mi dice: “noi stiamo lavorando!”.
Facendomi capire in tal modo  che stava svolgendo un compito datole dal suo datore di lavoro.
No!, rispondo io, voi vi state macchiando di un’azione incivile, e la invitavo insieme al suo conducente a  rivedere la loro azione.
Per risposta hanno continuato ad  aumentare il numero delle borse come foto dimostra.
Ho fatto delle fotografie e  tempestivamente mi sono recato al comando dei vigili urbani per esporre la dovuta denuncia. La persona preposta, dopo aver copiato la foto, mi ricordava che questa persona avrebbe pagato una multa di 600 euro. Giacché non credo a questa soluzione: anche perché non risulta che questo tipo di multa l’abbia pagata mai nessuno, e poiché, oltre tutto, a me non interessa colpire la persona ma il sistema, intendo insieme a chi ci sta, promuovere in delegazione un incontro con il comandante dei V. U. per proporre un piano organico affinché quello che accade in altri posti della nostra comunità  abbia fine.
Invito a chi ha un sano interesse per la nostra comunità a aderire contattandomi.
Agostino Schillaci.