Al via il restauro dell’antico abbeveratoio borbonico di Ficuzza

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Al via il restauro dell’antico abbeveratoio borbonico di Ficuzza e la riqualificazione dell’area circostante.

Consegnati i lavori all’Impresa Amato Costruzioni Srl di Alcamo che se li è aggiudicati con un ribasso a base d’asta del 28,688%. L’abbeveratoio di Ficuzza risale all’Ottocento ma attualmente è in stato di degrado. Gli interventi (per una somma complessiva di 199.987,86 euro) consistono nel recupero e risanamento conservativo dell’abbeveratoio borbonico e dell’area circostante facendoli diventare parte integrante dell’offerta turistica di Ficuzza, creando dei nuovi percorsi rappresentativi del periodo di massimo splendore della borgata. Inoltre, sarà rimosso l’asfalto e sostituito con acciottolato caratterizzato da disegni geometrici e verrà realizzato un nuovo impianto di illuminazione in modo che risalti le bellezze del manufatto. Il Comune di Corleone ha partecipato al bando pubblico misura 19.2, sottomisura 7.6, del PSR Sicilia 2014-2020 Gal Terre Normanne, finalizzato a sostenere la manutenzione e il restauro del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, ottenendo il finanziamento dell’opera. Inoltre, tale misura ha come obiettivi quello di innalzare l’attrattività delle aree rurali, intervenendo su una maggiore e migliore fruibilità dei vari elementi del patrimonio rurale, attraverso la loro tutela e riqualificazione.
“Finalmente – dichiarano il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi e l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Schillaci – parte un altro atteso ed importante lavoro che testimonia l’attenzione che questa Amministrazione ha per la borgata di Ficuzza, una perla di bellezza naturalistica e storica che a massima attenzione. La bellezza paesaggistica, unita allo splendore della Real Casina di Caccia di epoca borbonica, la rendono uno dei nostri fiori all’occhiello e, grazie a questo nuovo intervento, lo sarà ancora di più. Un ringraziamento ai vertici del Gal Terre Normanne, sempre attenti al nostro territorio”.