Le 15 donne del Comprensorio Termini Cefalù Madonie da ricordare nel 2022 secondo Esperonews

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Come ogni 31 dicembre, quasi una tradizione consolidata, chiudiamo l’anno appena trascorso raccontando in poche righe le storie di 15 donne del Comprensorio Termini Imerese, Cefalù, Madonie, che in qualche modo, secondo il nostro giornale on line, si sono distinte per il loro impegno, la loro attività, la loro professionalità e pertanto possono essere considerate, come scriviamo ogni volta, in qualche modo rappresentative, in positivo, del 2022.

In un contesto dove è più facile proporre esperienze in negativo, criticare il presente o gettare uno sguardo inquieto verso il futuro, molto spesso a ragione, nell’ultimo articolo dell’anno, dedicato a queste 15 storie di vita, offrire alle nostre comunità locali un piccolo segno di speranza, vogliamo mostrare la parte migliore dell’altra metà del cielo che vive nel comprensorio Termini, Cefalù, Madonie.
Sono tutte donne impegnate a livello sociale, culturale, professionale. Diverse occupate nel mondo del volontariato, al servizio di disabili, di poveri, di emarginati, quasi a sottolineare il grande e straordinario cuore di questo territorio. Svolgono un grande lavoro nelle associazioni, nelle scuole, negli ospedali, nelle istituzioni pubbliche o animatrice di itinerari culturali che spesso evidenziano la tenacia di chi vuol costruire percorsi diversi. Ma raccontiamo anche di chi deve trasformarsi in “mamma coraggio” per salvare la propria bambina, e forse è la storia più commovente tra quelle che presentiamo quest’anno. Poi ci sono giovanissime che tentano la strada dell’affermazione nel loro lavoro, nel campo della ricerca, istituzionale, dello
spettacolo: a loro facciamo un augurio particolare per un futuro più roseo possibile. Gente che va via alla ricerca di un proprio avvenire, ma che tiene a mantenere forti legami con la propria comunità, chi invece ritorna affascinato da luoghi che continuano ad avere una magia particolare.
Territori che hanno grande potenzialità e che aspettano ancora di essere pienamente valorizzati. Ma ciò è colpa della politica e dei suoi rappresentanti, o perché costretti da continue
emergenze o non all’altezza del compito a cui sono stati chiamati, non in grado di indicare o costruire prospettive reali e condivisibili di sviluppo.
In quel piccolo universo c’è una sintesi del nostro mondo: c’è chi ricerca i segni del passato e chi prova a raccontare il presente, chi cerca di cambiarlo attraverso il proprio lavoro quotidiano, e chi lo propone alle nuove generazioni. Ma tutte dimostrano un grande amore per questa terra.
Sono le donne della  parte orientale della provincia di Palermo nel quale si muove il giornale Esperonews e che per diversi motivi meritano di essere ricordate.
Abbiamo come ogni anno cercato di indicare persone che con il loro impegno ci rendono orgogliosi, pure solo per un momento, di vivere in questo frammento di Sicilia.
Donne che portano avanti le scelte con dedizione, passione e rigore, che compiono piccoli e grandi gesti di solidarietà e di amore verso i luoghi in cui abbiamo la fortuna di vivere.
Ma vogliamo anche esprimere un ringraziamento per quello che hanno dato alle nostre comunità, da estendere a tutti coloro che sono impegnate giornalmente al servizio del territorio, che credono nel cambiamento e in un futuro migliore e chiaramente non possono trovare spazio nella breve cronaca che leggerete di seguito.
Ma l’articolo apre anche il nuovo anno che auspichiamo, lasciandoci alle spalle il lungo periodo buio che abbiamo vissuto, sia un momento di rinascita, di speranza e di pace.
A tutti i nostri lettori gli auguri per un felice e sereno 2023.
Alfonso Lo Cascio


Aldina Alaimo
Nata il 18 aprile del 1970 e residente presso il comune di Gangi, da ben 27 anni è volontaria dell’associazione “Dimensione Uomo Odv”, una delle prime realtà madonite a occuparsi di disabilità. Socia fondatrice negli anni ho ricoperto diversi ruoli all’interno del sodalizio ed oggi è vice-presidente. Nel mese di marzo del 1995, dopo un corso di formazione durato quattro mesi, per iniziativa di un gruppo di persone fortemente animate dalla voglia di porsi gratuitamente al sevizio degli altri, sottraendo il tempo impiegato allo svago ed alla famiglia ed ottenendo come ricompensa la soddisfazione di aver aiutato chi è nel bisogno, ne prende parte. Dedica sempre più tempo agli utenti dell’associazione, cercando di garantire assistenza alle famiglie bisognose del comune e negli anni è diventata un punto di riferimento, con l’obiettivo di valorizzare il disabile e quanti nel contesto sociale-urbano in cui vivono presentano delle difficoltà nei diversi ambiti. Ha coordinato diverse progetti ludico ricreativi, eventi di sensibilizzazione al volontariato, campagna di raccolta indumenti per la “Missione Speranza e Carità” di Biagio Conte, raccolta di generi vari promossa dal comitato Pro-kossovo e raccolta indumenti per Emergenza Ucraina. Inoltre ha lavorato recentemente ai progetti “Prevenzione del disagio giovanile”: incontri e testimonianze tenuti dal personale dell’Opera Don Calabria destinati agli studenti e alle famiglie di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, “Conservazione e valorizzazione delle  radici etno-antropologiche del territorio madonita” progetto rivolto a 16 disabili e realizzato con il supporto di “maestri-esperti” anziani, “Insieme è bello”, laboratorio di ceramica, in collaborazione con l’ANIC, e insieme al Comune di Gangi “Recupero Scolastico e sostegno per minori” rivolto a ragazzi con disagio sociale o cognitivo.


Rossella Ciraulo
La trentaquattrenne mamma coraggio è nata a Petralia Sottana e vive a Polizzi Generosa. Sposata con Antonino Pantina è mamma di due bambini, Gandolfo e Aurora. Di professione fa la casalinga, ma soprattutto la mamma a tempo pieno. Nei momenti liberi amava ricamare, ma adesso non ha più il tempo di farlo. Aurora, la sua amata bambina, occupa totalmente il suo tempo da quando si è scoperto che è colpita da una patologia poco conosciuta. A lei sono riservate quasi tutte le energie e le cure di cui ha bisogno. Ma per aiutare la bambina e darle qualche speranza di vita occorrevano tanti soldi che la famiglia non possiede. “Aiutiamo Aurora” è la campagna di aiuto e solidarietà lanciata dai genitori che hanno deciso di promuovere una raccolta fondi a livello nazionale. Da Polizzi Generosa, luogo di residenza della piccola, è partita una rete di solidarietà per aiutare Aurora, 9 anni, affetta da una rara malattia genetica che colpisce il sistema nervoso. Un caso che richiede uno specifico progetto di ricerca pluriennale e il cui costo ammonta a 200 mila euro. A occuparsene è il dottor Pawel del Max Delbrück Centrum für Molekulare Medizin in der Helmholtz-Gemeinschaft di Berlino. La terapia genetica potrebbe darle qualche speranza. E l’ente pubblico dello Stato tedesco che conduce le ricerche di base con l’obiettivo di acquisire una comprensione sempre più completa dei meccanismi molecolari della vita e aumentare la conoscenza sullo sviluppo delle malattie da qualche speranza. Nel progetto che riguarda Aurora sarà studiata una malattia dello sviluppo neurologico causata da mutazioni nel gene IRF2BPL. Il programma della ricerca sarà sviluppato in tre anni, e dal quel momento potranno arrivare delle novità per il futuro della piccola Aurora.


Arianna Di Romano
Nasce e cresce in Sardegna ma decide di vivere in Sicilia, terra del padre. Nel 2017 si trasferisce sulle Madonie, a Gangi, in una dimora storica da lei recuperata. Tecnico dei Servizi Sociali e Animatore di Comunità per formazione, fotografa per vocazione e professione, Arianna ha sempre amato raccontare attraverso le immagini i tratti di quell’umanità dimenticata. Tra i suoi progetti i popoli dei villaggi più remoti del sud est asiatico, i campi profughi e i campi rom della Serbia e della Bosnia, la vita nei villaggi della Romania e della Polonia, la quotidianità all’interno dei Monasteri ai confini con l’Ucraina. A testimonianza del suo impegno sociale Arianna ha raccontato la condizione all’interno di una struttura carceraria in Sicilia e ha organizzato con diciassette dei ragazzi presenti un corso dedicato alla fotografia. Il progetto nei luoghi di detenzione in Sicilia traccia l’inizio di una serie di reportage in altre carceri, con il medesimo obiettivo, portar fuori attraverso le immagini l’essenza più autentica della loro quotidianità. Le opere di Arianna sono state  oggetto di mostre monografiche in Polonia, raccontando la prima Marcia della Morte su Chelm; e poi al MAC USP Museu de Arte Contemporânea Universidade de São Paulo; al Ghetto degli Ebrei (Exmà) di Cagliari; a Palazzo D’Accursio a Bologna; alla Fototeca siracusana di Ortigia; al Museo Civico di Enna; al Palazzo Moncada di Caltanissetta, nella Gallery Sapere Aude di Copenaghen; a Palazzo Branciforte di Palermo con la personale “Universi silenziosi” e alla Palazzina Marfisa d’Este di Ferrara con “Oltre lo sguardo” mostra ideata e presentata da Vittorio Sgarbi. Inoltre, ha esposto e donato per i Progetti benefici “Arte per la Vita” (insieme con i colleghi Oliviero Toscani, Steve Mc Curry, Alex Majoli, Paolo Pellegrin, Fabio Sgroi, Matteo Basilè, Giuliana Cuneaz, Stefano Venturini) e per il progetto “Scuola in Madagascar” con il coinvolgimento del principe Emanuele Filiberto.


Antonella Ferraro
Vive e lavora a Gangi, dove insieme alla sua famiglia, gestisce “Casa e Putia”, un mix di ospitalità diffusa tra i vicoli dell’antico borgo e la vendita di prodotti artigianali in una storica bottega della piazza del paese, che mantiene ancora la genuinità tipica dei nostri villaggi. Sposata con Giovanni, e mamma di quattro figli (Antonio, Chiara, Francesco e Gabriele Maria), ha da sempre coltivato la sua passione per San Francesco, ed insieme al marito, ed a tanti altri fratelli e sorelle della loro fraternità, si impegna a vivere il Vangelo nella loro vita alla maniera del Poverello d’Assisi, coniugando gli impegni di ogni giorno con una fede fortemente incarnata. Ed insieme alla sua amata fraternità, che dallo scorso settembre è stata chiamata a guidare come ministra, porta avanti diverse iniziative nella piccola comunità madonita che donano gioia e speranza a chi entra in contatto con i francescani del “Monte”, il convento dei Frati Minori dove i terziari si riuniscono e sviluppano il loro cammino di fede. Oltre alla raccolta degli abiti usati (che dopo un’attenta verifica vengono mandati alla Caritas diocesana) ed alla collaborazione con la “Tenda di Abramo” (altra realtà gangitana dove un gruppo di famiglie da qualche anno accompagna altre famiglie immigrate aiutandole ad integrarsi nella comunità madonita). Antonella e la sua fraternità francescana, sono stati tra i primi in Sicilia ad accogliere il progetto lanciato dall’Ordine Francescano Secolare di Sicilia dal titolo “Un albero per ogni bambino nato”. E grazie alla disponibilità delle Amministrazioni Comunali di Gangi hanno realizzato nei pressi della Scuola Primaria “Don Bosco” il Giardino di San Francesco, dove hanno piantato insieme alle giovani famiglie oltre 60 alberelli, ponendo le basi affinché ogni nucleo familiare si prenda cura dell’albero che le è stato affidato, contribuendo alla salvaguardia di “Nostra Sorella Madre Terra”.


Giovanna Gebbia
Classe 1970, è una imprenditrice nel settore del turismo relazionale, guida ambientale escursionistica e organizzatrice di incontri ed eventi  di promozione per il territorio. Per metà palermitana e per l’altra madonita, originaria di San Mauro Castelverde ma cresciuta nella normanna Cefalù, dopo il liceo d’arte si diploma all’accademia di Moda e costume di Roma, successivamente è chiamata a Milano per lavorare nel settore come stilista/designer di moda. Rientrata a Palermo per continuare la sua professione nel settore, rivolge la sua attenzione anche verso l’ambito dell’arte e successivamente verso il mondo del turismo, con particolare attenzione a quello naturalistico e rurale, riscontrando un bacino di risorse ancora inespresse sul quale è possibile creare progetti per lo sviluppo sostenibile delle aree interne. Realizza quindi il suo primo progetto di riqualificazione e sviluppo rurale in ambito turistico in una azienda agricola tra Madonie e Nebrodi, ed a collaborare con soggetti privati e pubblici nel campo degli eventi e delle manifestazioni a carattere agricolo e agrituristico. Coinvolta in una serie di interventi di sviluppo sulle Madonie si trasferisce definitivamente nel borgo di Petralia Soprana acquistando una casa dove pratica attività di ricettività in BeB e contemporaneamente organizza percorsi di turismo relazionale integrati tra itinerari in natura, visite ai borghi ed esperienze in aziende agricole, incontri ed venti di promozione collaborando in rete con associazioni ed enti pubblici, formazione per il servizio civile. Il blocco di appunti usato durante gli sposamenti per lavoro darà vita ad un diario che nel 2020 si trasforma in un libro di viaggio “Sulle tracce del passato” alla scoperta di piccoli luoghi per lo più delle aree interne, percorrendo un itinerario autentico e realmente fattibile  scoprendo il cuore e l’anima di luoghi antichi e popolosi di cultura e tradizioni, fuori dai classici circuiti del turismo stereotipato.


Maria Luisa Giammartino
Nata a Palermo ma residente a Sciara, per alcuni anni ha vissuto a Bardonecchia, in provincia di Torino, nota località invernale piemontese, capitale degli sport alpini. Qui è entrata in contatto con diverse realtà sportive, una su tutte lo sci e il pattinaggio su ghiaccio, elementi che hanno contribuito ad accrescere il suo amore per lo sport. Laureatasi in Educazione Fisica all’ISEF di Palermo ha intrapreso la sua carriera professionale da insegnante nelle varie scuole della provincia palermitana. Nel corso degli anni ha organizzato diversi eventi sportivi per i giovani con un occhio particolare alla disabilità e alle fasce a rischio. In questi ultimi anni, ancor prima dello scoppio della pandemia e rafforzato durante quest’ultima, si è distinta per il suo impegno nel sociale. È infatti volontaria e referente AIRC (Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) per il comune di Sciara ma soprattutto ha creato il gruppo solidale sciarese “Gli amici della Missione”. Quest’ultimo nato con la complicità dei suoi amici, della sua famiglia e dello storico volontario caccamese Michele Mannina, si occupa di supportare in termini di solidarietà, la “Missione di Speranza e Carità” fondata dal missionario laico palermitano Biagio Conte. Sono diversi gli interventi che il gruppo ha messo in atto in questi anni, dall’approvvigionamento di cibo, fino all’organizzazione del “Mercatino Solidale di Natale” finalizzato alla raccolta fondi per la preparazione del pranzo di Natale da devolvere ai circa 500 ospiti della Missione. Un gruppo, quello degli “Amici della Missione”, che non ha un’organizzazione piramidale, ma “circolare” dove tutti i suoi membri sono posti sullo stesso piano. Nel 2022, insieme al marito, ha fatto da madrina al battesimo del piccolo Obinna, ospite con la madre alla Missione Femminile di via Garibaldi, che accoglie oltre 90 donne senza tetto, abbandonate o in stato di povertà.


Rossella Lombardi
Classe 2001, la giovanissima Rossella è nata a Termini Imerese e ad oggi risiede a Sciara. Come tutti i giovani sciaresi e altri provenienti dal territorio della Valle del Torto e non solo, dopo aver terminato gli studi primari, si iscrive al Liceo Classico della vicina città imerese. Attiva nella vita della sua comunità di provenienza, ha aderito alla compagnia teatrale “Kairos” con la quale ha portato in scena alcune commedie del teatro siciliano. Oltre queste ultime, si è cimentata in interpretazioni impegnative, trattando tematiche sociali, accompagnando il tutto con l’amore per l’ambito forense che ha portato avanti con i suoi studi universitari. Infatti, dopo aver conseguito il diploma si è iscritta alla facoltà di “Criminologia” presso l’università degli Studi di Chieti (Abruzzo) anche se nel frattempo tenta il concorso in Marina. Da sempre appassionata del mondo militare e riconoscendo in quest’ultimo l’importante onore, e anche onere, di indossare una divisa al servizio del Paese, dopo aver mostrato caparbietà e forza di volontà, vince il concorso nella Marina Militare Italiana. Qui, dopo aver completato l’addestramento, entra nell’equipaggio della nave ammiraglia come Com. 2^ Cl. di Nave Cavour, la celebre portaerei “Cavour”. Il suo arruolamento è avvenuto in piena emergenza Covid, momento che non ha scoraggiato la sua decisione, bensì ha portato ad una maggiore consapevolezze e determinazione per affrontare quello che aveva sempre sognato fin da piccola. Intervistata dal nostro giornale ha così descritto la sua esperienza: Far parte della Marina Militare mi riempie d’orgoglio. Essere un marinaio significa essere parte di qualcosa di speciale e speciale è anche il legame che si crea tra l’equipaggio di ogni nave, una vera e propria famiglia”. Proprio negli ultimi mesi del 2022 ha ricevuto anche l’attestato di “Marinaio del Mese” mentre si trovava in mare a bordo della Cavour.


Mariele Macaluso
Ha compiuto i suoi primi studi a Petralia Sottana dove si è diplomata al Liceo delle Scienze Umane. Successivamente ha proseguito i suoi studi universitari che sono stati il trampolino di lancio per la sua carriera accademica. Dopo aver conseguito una laurea con lode in “Local and Global Development” presso l’Università di Bologna, ha continuato la sua attività di ricerca presso lo stesso ateneo intrattenendo rapporti con altre prestigiose istituzioni di ricerca come l’Università dell’Essex, l’Università di Oxford, la Paris School of Economics. In questa atmosfera di largo respiro internazionale ha conseguito un dottorato di ricerca in “European Law and Economics” presso l’Università di Bologna con la quale continua a collaborare in progetti internazionali come ricercatrice post-doc. La sua indagine si focalizza principalmente sull’impatto dei cambiamenti istituzionali e tecnologici sui mercati del lavoro, soprattutto legata ai temi della migrazione e della disuguaglianza. I suoi lavori recenti riguardano un’analisi della segregazione di genere attraverso i settori nel Regno Unito; l’influenza delle politiche selettive sui processi di selezione e performance socio-economica degli immigrati; e l’impatto delle nuove tecnologie (IA e robotica). Nell’estate del 2022 è stata nominata membro del comitato scientifico del Workshop in applied economics, organizzato ogni anno a Petralia Sottana, che vede la presenza di importanti professori universitari tra cui Shanker Satyanath (New York University), Maria Carreri (University of California San Diego), Francesco Drago (Università di Catania) e Decio Coviello (HEC Montreal Canada). Mariele è già a lavoro per proporre, in seno al workshop, analisi delle politiche economiche e migratorie che hanno incidenza nelle aree interne, creando così un collegamento ancora più saldo fra il consueto congresso annuale e il territorio ospitante.


Elvira Domenica Muscarella
E’ nata a Cerda nel 1963 dove vive e lavora. Sin da piccola ha sentito dentro di sé la passione per la scrittura in particolare per la poesia in lingua italiana e siciliana. Autrice di numerose liriche, dal 2016 ad oggi, ha ricevuto diversi riconoscimenti, classificandosi ai primi posti in alcuni prestigiosi concorsi di poesia. Le sue poesie sono presenti in diversi Ebook e Antologie di vari editori. Nell’anno 2022 ha ricevuto 20 premi in vari concorsi italiani ed esteri. Il 4 gennaio, al Concorso Artistico Letterario di Cosenza/Genova gli vengono assegnate 7 premi su 7 sezione diverse. Il 2 Aprile, al Premio San Valentino di Atripalda, ottiene la Menzione di merito con la lirica “Ho parlato al tuo cuore”. Il 7 aprile, al Concorso Internazionale di Poesia è finalista con la lirica “Amate”. L’8, al Concorso Letterario di Catanzaro “Premio Alda Merini” X edizione , riceve la Medaglia d’oro per la lirica “I Sussurri del cuore”. Il 3 giugno al Premio artistico letterario nazionale “Persephone fiori di poesia” è seconda classificata con il video “Volo in basso”. Il 7 giugno al Premio Nazionale di Poesia a Campobasso,  riceve il diploma di impegno poetico con la lirica “Alza in alto mustafà”. Il 18 giugno, al Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù, plauso letterario con la lirica “I sussurri del cuore.”, mentre il 13 Luglio al Premio Letterario Antonio Veneziano, Città di Palermo, menzione di merito per il volume “La voce del silenzio”. Il 25 Luglio, al Premio Nazionale di Poesia a Trabia si classifica seconda con la lirica “I bambini futuro dell’umanità”. Il 18 Agosto, al Cenacolo Letterario di Cefalù, 1° premio con il video “Volo in basso”. Il 20 Agosto, al Premio Letterario Universum Svizzera, riceve il diploma d’onore con la lirica “Clochard”. Il 21 Agosto, a Borgetto, targa di merito con la lirica “Ai tuoi piedi”. Ed infine il 24 Ottobre al Concorso “Poesia è Vita”, a Pompei, Plauso letterario con la lirica “I bambini futuro dell’umanità”.


Zinella Notaro
Assistente sociale specialista, vive a Montemaggiore Belsito con il marito e i suoi tre bambini. 40 anni di età diciotto dei quali dedicati alla sua professione che lei stessa definisce essere una vocazione. Inizia giovanissima la sua carriera nel Terzo Settore e decide di vivere appieno tale contesto operando in prima linea nelle comunità per minori come operatore prima e assistente sociale poi. Acquisita la necessaria esperienza viene chiamata a ricoprire il complesso ruolo di assistente sociale responsabile di strutture di accoglienza per donne e minori  in difficoltà, immigrati e anziani. Al fine di arricchire la sua esperienza professionale, decide di operare nel settore della disabilità e per anni lavora in strutture di tipo riabilitativo convenzionate con l’Asp 6 di Palermo sia con i soggetti pluriminorati psico-sensoriali che con minori e pazienti affetti da malattie neurologiche.  Dopo un’esperienza negli anni 2007 / 2008 presso l’ufficio di servizio sociale del Comune di Collesano, dal 2019 il suo percorso professionale la vede impegnata nuovamente nell’ambito della pubblica amministrazione in qualità di Responsabile del Servizio Affari Sociali e Pubblica Istruzione del Comune di Montemaggiore Belsito dove tutt’oggi presta servizio. Parallelamente opera nel campo dell’inclusione sociale a stretto contatto con le difficoltà economiche acuite dalla pandemia. Da aprile 2022, è in servizio a tempo indeterminato e parziale presso l’Ufficio di Servizio Sociale del Comune di Pollina. Contemporaneamente a Montemaggiore ha gestito potenziato e gestito il servizio civico comunale, quale forma di sostegno al reddito su prestazione in campo sociale e di cura del verde pubblico. Una professionista che cerca di rendere il proprio lavoro uno strumento a favore degli altri, soprattutto di coloro che la società vive come invisibili.


Piera Pirrone
Nata cinquant’anni fa a Francofonte, in provincia di Siracusa, formata culturalmente e professionalmente a Catania, da quasi dodici anni è orgogliosamente d’adozione gangitana. Piera Pirrone è docente di Lingua Francese e scrittrice. Nel 1998 si è laureata presso l’Università degli Studi di Catania, dove ha studiato oltre al francese anche l’inglese e lo spagnolo. Ben presto ha iniziato a insegnare tra le province di Catania, Enna e Palermo. Gli anni in cui ha vissuto a Catania ha partecipato ai “lunedì sera in poesia” di un circolo di poeti e aiutato ad allestire mostre, organizzate dagli amici dell’Accademia delle Belle Arti, ha prestato volontariato presso un Centro di Accoglienza per tossicodipendenti e ha servito alla mensa dei poveri delle Suore di Madre Teresa di Calcutta. Dal 2011 vive a Gangi in campagna. Qui ha trovato il suo “posto nel mondo”: ama il paese madonita per le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche, e ritiene la comunità composta da gente accogliente, legata da un forte senso di appartenenza e di solidarietà sociale, valori che lei condivide pienamente. Dal 2017 insegna presso l’I.C. “F.P. Polizzano” di Gangi. Durante il lockdown ha completando il suo primo libro “La favola di Rashmi”, pubblicato nel mese di giugno 2021 dalla casa editrice GAEditori. Il racconto breve, a finalità educativa, invita tutti, ma in particolare le nuove generazioni, all’autodeterminazione e all’autonomia di pensiero. Nel mese di aprile 2022 ha dato alle stampe, sempre con la stessa casa editrice, il suo secondo libro dal titolo “La danza degli Specchi”. Il romanzo racconta il percorso singolare compiuto da cinque donne per realizzare un progetto straordinario, capace, secondo loro, di generare una svolta epocale nella cultura odierna. I suoi libri sono stati inseriti da alcune scuole in progetti dedicati alla lettura.


Stefania Rigatuso
La sua vita si divide fra la sfera professionale e l’arte del fare, le due cose scorrono in maniera univoca come un binario. Stefania Rigatuso consegue una Laurea in Servizio Sociale presso l’Università di Palermo Facoltà di Lettere e Filosofia, una specializzazione biennale in Mediazione Familiare, una Laurea Specialistica in Scienze delle Politiche e dei Servizi Sociali, un Corso seminariale in Criminologia. Comincia la sua esperienza lavorativa presso cooperative sociali del territorio, in servizi domiciliari rivolti ai più fragili. Lavora presso strutture di accoglienza, nella formazione di operatori sociali, e in seguito presso amministrazioni pubbliche. La sua maggiore esperienza lavorative la presta tra Enna e provincia. Grande passione professionale ha per la materia minorile, la difesa dei diritti dei bambini principalmente per garantire loro un ambiente familiare sano, tutelante e affettivo. Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta dal 2014, si occupa di affidi e adozioni, devianze della condotta adolescenziale con esperienza pluriennale anche nel collegio penale. Tanta la formazione professionale presso la Scuola Superiore di Magistratura in diritto di famiglia e minorile. Sul territorio madonita, prevalentemente nel suo paese, collabora con lo spirito tipico della cittadinanza attiva, alla realizzazione di diverse manifestazioni, spettacoli e concerti, sia col Comune di Gangi che nell’ambito della ormai pluripremiata manifestazione culturale inerente la rievocazione storica della vita di San Francesco “Vivere in Assisi”. E’ stata fra i soci fondatori qualche decennio del Gruppo Folk Engium, ancora in piena attività.  Nel 2022 è stata chiamata a presiedere l’Associazione Culturale Joyful Song, un coro Gospel che dal debutto a dicembre nella Chiesa Madre di Gangi  ha iniziato la tournée in giro per chiese e teatri.


Maria Teresa Rondinella
E’ nata a Palermo nel 1976 e risiede a Cefalù. Ha conseguito la laurea in Lettere Classiche con lode presso l’Università degli Studi di Palermo, discutendo una tesi di numismatica, pubblicata dallo stesso Ateneo, e la specializzazione in Archeologia Classica con lode presso l’Università della Basilicata, discutendo una tesi sulla White Surface Ware di Pantelleria, successivamente pubblicata. E’ stata ricercatrice con borsa di studio presso l’Institut für Klassische Archäologie di Tübingen in Germania, studiando le ceramiche comuni di Pantelleria. Vincitrice di concorso pubblico per un posto di ricercatore-archeologo con borsa di studio per attività di ricerca nell’ambito del Progetto POR Sicilia 2000-2006, PIT Madonie, si è occupata di analizzare l’offerta archeologica e storico-artistica delle Madonie per la costruzione di itinerari turistico-culturali. Dal 1998 lavora come collaboratore scientifico esterno di Soprintendenze ai BB.CC.AA., con Università italiane e straniere, con imprese sia private che a partecipazione pubblica per direzione tecnico-scientifica di scavi archeologici, archeologia preventiva, sorveglianza, redazione di relazioni tecniche e prospezioni archeologiche, studio di reperti archeologici. Pubblica su riviste scientifiche e partecipa come relatrice a numerosi convegni. Il suo il volume “La guida non guida. Proposte di itinerari archeologici e storico-artistici nei paesi delle Madonie”, ha avuto un enorme riscontro, Tra gli scavi archeologici da lei gestiti sul campo, ricordiamo l’indagine di una necropoli tardo-punica a Pantelleria, gli ultimi scavi a Cefalù e il rinvenimento di numerose tombe e di una basilica tardo-antico/altomedievale in contrada Giancaniglia a Termini Imerese. Dietro nomina del sindaco di Cefalù, dal 2022 si occupa della gestione della Fondazione Mandralisca, di cui è vicepresidente. Sempre nel 2022 le è stato conferito il Solunto International Award.


Carla Salamò
La danza del ventre ha origini antichissime che risalgono alla costituzione delle prime civiltà. I movimenti rotatori e sinuosi di questa danza richiamano gli antichi culti della fertilità, come quello della “Dea Madre”. Molto più in generale indica la danza classica che si è sviluppata nelle corti principesche del medioriente. La danza del ventre è tradizionalmente praticata dalle donne poiché esprime interamente femminilità, vitalità e passionalità. E le movenze fluide e sensuali della danza eseguita da Carla Salamò ha conquistato tutti alla finalissima del concorso Miss Mister e Talent Show 2022 presentato e ideato da Barbara Martini, patron di Barbievents, che si è tenuta  a dicembre al resort 4 stelle Palma My Suite di Soiano al Lago. La giovane performer ha conquistato il premio Talent per la categoria ballo. Appassionata di danza fin dalla tenera età, Carla Salamò è insegnante di danza del ventre e ha ideato lei stessa la sua coreografia. Ventuno anni, originaria di Termini Imerese, è modella, attrice, ballerina professionista, coreografa, appassionata di fotografia, e dalla sua città si è recata a Brescia appositamente per partecipare alla serata. Laureata in lingue (ne parla tre: inglese, francese e spagnolo), di recente è tornata da Sharm el-Sheikh, dove ha partecipato agli scatti per il calendario ufficiale di Vogue 2023. Da anni calca le passerelle, posa per diversi shooting fotografici e numerose sono le fasce e i premi da lei vinti, i più recenti risalgono al 2020, quando è risultata tra le vincitrici della prima edizione del Social Contest Miss più grande d’Italia e si è classificata pre finalista nazionale a Miss Universe Italy. A Sanremo, invece, ha sfilato sul red carpet davanti all’Ariston in qualità di fotomodella ufficiale e valletta per Sanremo New Talent, concorso canoro di Casa Sanremo in onda su Sky. Nel 2022 ha ottenuto anche il titolo di Miss Eleganza.


Marika Veca
All’età di 5 anni, la madre decide di portarla in una scuola di danza per aiutarla ad affrontare la sua timidezza e da li inizia la sua avventura nel mondo della Danza Classica e nel Modern. A 16 anni partecipa ad una convention con alcuni dei grandi pionieri dell’Hip Hop. Nel 2008 comincia a girare il mondo, da Roma a Basilea passando per Parigi, Dussendorlf, Amsterdam, Berlino fino ad arrivare a Los Angeles e New York. Proprio qui inizia l’amore per il Waacking e il Voguing, ed incontra uno dei padri fondatori, Archie Burnett. Nel 2011 Marika, subito dopo la laurea in Comunicazione Internazionale presso l’Università di Palermo, da vita a la “Dance Factory”, uno dei centri di danza più importanti della Sicilia, dove ogni anno centinaia di ballerini hanno la possibilità di studiare con insegnanti di fama internazionale. Nello stesso anno fonda le “Himera Soldiers”, formata da 13 ragazze che nell’arco di pochi anni si annovera tra le crew femminili più forti del Sud Italia. Nel 2013 crea un evento di grande successo internazionale dedicato alla street dance, il GiveMeTen. La sua versatilità le permette di farsi spazio anche nel mondo della televisione, e nel 2016, balla come professionista nel programma “Amici” di Maria de Filippi e sempre nello stesso anno entra a far parte del corpo di ballo del programma televisivo “Le Dieci Cose”. Nel febbraio del 2017, è la protagonista di “Fimmina“, spettacolo teatrale, prodotto da Luigi Iemma, che le darà la possibilità di esprimersi anche attraverso la recitazione. Nel 2021 e il 2022 è assistente coreografa per “Amazon music” per “la Notte delle Lumere”, Fashion Week per lo stilista Salvatore Vignola, Redbull “Unlocked”, inoltre  è una dei pilastri del Dance Camp di successo “Feel the vibes”, coreografa per “Isko” by Paolo Gnutti, una performance per la Denim Premier Vision, una delle fiere più importanti di in Europa che ogni anno si svolge a Milano.