Alla veneranda età di 95 anni, oggi 31 dicembre 2022 alle ore 09:34 si è spento il pontefice emerito Benedetto XVI, al secolo Joseph Ratzinger.
A darne notizia è il direttore stampa della Santa Sede Matteo Bruni che ha così comunicato: “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Poco prima di Natale, da quanto si apprende, Ratzinger ha avuto un repentino aggravarsi delle sue condizioni di salute in quanto avrebbe accusato rilevanti “problemi respiratori”. Lo stesso Papa Francesco durante la consueta udienza del mercoledì, aveva sorpreso tutti con le sue parole: “Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale, per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo – è molto ammalato – chiedendo al Signore che lo consoli, e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine”. Parole che avevano destato stupore e preoccupazione per la salute del papa emerito che in queste ore è venuto a mancare. Braccio destro di papa San Giovanni Paolo II, alla morte di quest’ultimo è stato eletto 265° Papa della Chiesa Cattolica fino all’11 febbraio 2013 quando rinunciò al ministero petrino divenendo così “papa emerito” dopo l’elezione di Francesco.
Una vita dedicata allo studio, alla cultura e alla musica. Durante il suo pontificato ha pubblicato 3 encicliche, 4 esortazioni apostoliche e una trilogia sulla figura di Gesù, lavori editoriali che hanno un ruolo di primo piano nell’insegnamento della fede cattolica in tutte le sue forme. Grande teologo, durante la sua importante e rilevante carriera ecclesiastica ha avuto un ruolo attivo come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. “Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa – scrisse – viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie”. Con Ratzinger si conclude un periodo della chiesa cattolica che ha fatto da tramite tra il 900 e l’avvio del nuovo secolo.
Giovanni Azzara