Con la solenne Santa Messa dell’Epifania del Signore e l’Angelus, si conclude il tempo di Natale 2022/2023.
Dopo i funerali di Papa Benedetto XVI, celebrati ieri 5 gennaio da Papa Francesco in Piazza San Pietro, oggi il Pontefice è ritornato tra i fedeli dapprima all’interno della basilica vaticana e poi dalla finestra del palazzo apostolico. Durante l’omelia nella Messa dell’Epifania, Papa Francesco ha sottolineato quanto sia facile cadere nelle logiche seducenti ma vuote del male, da qui dunque l’esempio dei Magi e il loro mettersi in adorazione.
“Lì – ha detto Papa Francesco – impariamo a stare davanti a Dio non tanto per chiedere o fare qualcosa, ma solo per sostare in silenzio e abbandonarci al suo amore, per lasciarci afferrare e rigenerare dalla sua misericordia. Come i Magi, prostriamoci, arrendiamoci a Dio nello stupore dell’adorazione. Adoriamo – continua – Dio e non il nostro io; adoriamo Dio e non i falsi idoli che ci seducono col fascino del prestigio e del potere”. E poi ancora l’invito a porsi alcune domande: Dov’è colui che è nato? Qual è, cioè, il luogo in cui possiamo trovare e incontrare il nostro Signore? Dov’è la vita piena di quell’amore che non passa? La risposta come afferma il Pontefice: “sta nella ricerca di Dio, ossia è un cammino che svela il “dove” e il “quando” per aprirsi all’Amore che non passa”.
Alle ore 12:00 invece l’appuntamento con il consueto Angelus dell’Epifania e anche qui si è voluto soffermare sulla figura dei Magi, questi importanti Re venuti da oriente per adorare il Bambino nato nella grotta. Tre i doni portati in omaggio al Re dei Re: “Chiamata, Discernimento e Sorpresa” e qui spiega Papa Francesco: “Signore dacci la capacità di discernere, il bene dal male, i Magi riconoscono la piccolezza che Dio tanto ama. Il Signore si trova lì, nel silenzio, nell’adorazione, nei piccoli e nei poveri”. Al termine della catechesi, non è mancato il pensiero alla “tanto martoriata Ucraina”, sempre al centro dei pensieri di Papa Francesco a causa della guerra scatenata dalla Russia. Infine, ha congedato i tantissimi fedeli a Piazza San Pietro come di consueto: Buona Festa, per favore non dimenticatevi di pregare per me, buon pranzo e arrivederci!
Giovanni Azzara