Chiamati a deporre. La poesia come testimonianza è il titolo-manifesto del laboratorio di scritture, che si tiene il 9 e 10 marzo all’Università di Palermo. A guidarlo sarà Alessandra Carnaroli (nella foto), voce poetica tra le più limpide e potenti del panorama letterario contemporaneo, in questi mesi in libreria per Einaudi con la spiazzante silloge “50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti”. La poetessa lavorerà sui testi e creerà poesia con 15 studenti del Dipartimento di scienze umanistiche. Sul sito del Dipartimento le informazioni su come partecipare (link è in calce al testo).
Il laboratorio, voluto da Marina Castiglione e Vincenzo Pinello, docenti UniPa, fa parte delle attività dell’insegnamento Lingua e testualità del Corso di Laurea in Lettere, con la collaborazione del Laboratorio Somiglianze. Nella scheda di presentazione del laboratorio, Carnaroli scrive: La poesia come deposizione, come voce che dà la sua versione del mondo, si posa sulle cose. Poesia che abbandona, appoggia borse e persone, espelle uova. Poesia per deporre corpi armi, corone e detriti sul fondo. La propria testimonianza. Essere testimoni di sé e dell’Altro. Il laboratorio si terrà il 9 e il 10 marzo 2023 dalle ore 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30, presso il Complesso Universitario S. Antonino, Aula Tindara Ignazzitto, in Piazza Sant’Antonino, 1 a Palermo.