All’incontro erano presenti il sindaco Antonio Mesi, il vicesindaco, assessore alla cultura Riccardo Siragusa, e i componenti dell’Associazione culturale “Fables”, nonché coloro che hanno contribuito alla produzione del libro e alla riuscita dell’evento e un uditorio che tenacemente ha fatto il tifo per la cultura con la C maiuscola.
L’Associazione di promozione culturale “Fables”, ha dato il via alla prima edizione della rassegna letteraria “Book and chocolate” con la presentazione del romanzo di Michele Mogavero dal titolo “L’indimenticabile incontro”, Pav Edizioni. Il primo degli incontri in calendario si è svolto, nel luogo scelto dal gruppo direttivo dell’associazione: la sala di lettura della Biblioteca comunale “Il Ponte” di Montemaggiore Belsito, all’occorrenza allestita per ospitare la manifestazione pubblica, annessa al Centro Polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II”.
Dalla sinossi del libro scopriamo che l’anno topico è il 1993 che “Andrea divide la sua vita tra la dinamica e multiculturale Palermo, dove è iscritto all’università, e il piccolo paese di Vallearsa, dove abita la sua famiglia. Come molti ventenni, è ancora in cerca della sua strada, con un lavoro saltuario per acquistare una nuova macchina fotografica. In un isolato podere Andrea incontra la donna che cambierà la sua vita: un’anziana signora di nome Elda, con la quale instaura subito un’inaspettata comunanza di spirito. Elda svelerà la sua affascinante storia, quella di fotoreporter di successo ai tempi del boom economico, coinvolgendo Andrea a realizzare il suo ultimo desiderio: ritornare a Firenze e incontrare il suo grande amore perduto, Silvano” La domanda che il romanzo alla fine si pone al lettore: Il tempo è in grado di guarire tutte le ferite di un drammatico passato?”. Solamente la lettura del romanzo di Michele Mogavero scioglierà il dubbio al lettore curioso e attento.
L’incontro tra Andrea e la fotografa famosa Elda scaturisce da una comune passione che è la fotografia e la fuga e il ritorno tra la città, Palermo, e la provincia, il paesino, le radici che si collocano a Vallearsa. Il romanzo ha una collocazione temporale negli anni ‘90 ed è uno spunto autobiografico. I personaggi principale sono la mamma del protagonista, l’amica Mara ovvero l’ideale adolescenziale sensuale/erotico e Andrea che lo farà ricongiungere alle sue radici. La figura chiave è Elda la fotoreporter. L’autore dice, dietro le quinte del romanzo, che Elda non è altro che un artificio letterario e vuole rappresentare “il rapporto intergenerazionale che ora si è perso”. Le parole che danno concretezza letteraria al personaggio di Elda, per l’autore, sono stati i racconti con gli anziani e con chi è stato testimone diretto di fatti del tempo che fu. Quindi, ancora, l’autore dice che “Il dialogo non è solo tra pari ma soprattutto con la memoria storica”. Lo svolgimento del romanzo si snoda grazie alla struttura dell’io narrante che coinvolge il lettore e lo fa immergere pienamente nella trama.
“La nostra iniziativa – afferma il presidente Cruciano Runfola – vuole essere una vetrina per gli autori emergenti e no, “Fables” è lo strumento di promozione culturale e di valorizzazione degli artisti presenti nel panorama territoriale ma anche nazionale. Una società attorno al libro, che possa riscoprire il piacere della lettura in un’epoca frenetica e alterata dai social media, l’ambizione è quella che anche i nostri giovani possano tornare a leggere ed ascoltare”.
Santi Geraci, curatore della nota introduttiva del libro promosso: “L’ arte oltre a veicolare contenuti e messaggi significativi, deve servire a far nascere momenti di confronto tra individui. L’arte trascende la mera quotidianità spalancando la coscienza collettiva ed evocando valori universali dell’essere umano”. La rassegna continuerà con appuntamenti mensili anche in altre città e con presentazioni di opere di altri autori.
Santi Licata