Il maestro Antonello Blandi ci regala la sua nuova opera.
Si chiama “Piazza Palermo”, non una delle tante della città ma bensì un unicum che racchiude tanti volti e personaggi della Palermo di ieri e di oggi. Ci sono tutti, gli amici del maestro Blandi che hanno preso parte quasi inconsapevolmente ad una opera d’arte che lascia davvero a bocca aperta.
Da Padre Pino Puglisi all’avvocato Antonino De Lisi, da Biagio Conte al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e tanti altri volti noti e meno noti, ma comunque amici di Blandi. Le sue, sono opere che inneggiano al puro ottimismo e che, con uno stile estroso e strettamente personale, interpretano l’intima essenza dell’inconscio materializzando i sentimenti e i sogni dell’umanità.
Dopo “Ballarò”, dove avvocati, medici e tanti altri personaggi palermitani importanti diventavano ironicamente panellari, quarumari ecc, adesso “Piazza Palermo”, vuole raccontare quel ritorno alla vita, un ritorno a ritrovarsi tutti assieme in piazza ad abbracciarsi. Da qui dunque un valore importante: quello dell’amicizia. Ecco perchè parlando con il maestro Blandi abbiamo chiesto:
Non possiamo fare a meno di aver notato che i veri personaggi dell’opera sono gli amici: cos’è l’amicizia?
Io nel quadro ho messo persone che mi piacciono, persone “auguriuse”, ci sono persone di cui ami circondarti. E li ci sono i miei amici. Questa è un piazza dove tutti sono realmente così, quini a quel punto era giusto raffigurarli per come li vedo io.
Biagio Conte ed il Beato Padre Pino Puglisi, abbiamo visto anche loro!
Biagio era stato dipinto prima che andasse via, senza alcun tipo di retorica, lui per me era un simbolo anzi proprio un punto di riferimento, io ho avuto la fortuna di conoscerlo. Ricordo quando ti guardava con quegli occhi azzurri e subito ti faceva sentire in Paradiso. Padre Puglisi è un simbolo di chi ha lottato per la mafia, era a parer mio doveroso ritrovarlo in questa grande piazza.
In pratica ci sono tutti, è così?
Esatto! C’è di tutto, ed il belllo è questo, anche la politica senza precludere destra o sinistra, destra o sinistra, qua stiamo celebrando l’amicizia e in questa opera c’è l’amicizia.