Verrà presentato sabato 8 aprile alle ore 16,30 presso l’ex Convento dei Padri Agostiniani a Geraci Siculo il volume: “Nomi, Cose, Città (e Contrade). Ricerche onomastiche in Sicilia con gli studenti di Italianistica dell’Università di Palermo” curato da Marina Castiglione, Marco Fragale e Pier Luigi Josè Mannella. Dopo i saluti istituzionali di Luigi Iuppa, Sindaco di Geraci Siculo, di Fabrizio Di Vuono, Assessore alla Cultura, e di Salvatore Caltagirone, Commissario Ente Parco delel Madonie, sono previsti gli interventi di Marina Castiglione, ordinario di Linguistica Italiana presso l’Università di Palermo, e di Marco Fragale, Ivana Vermiglio, Mario Chichi, tutti Phd in Studi Umanistici presso l’Università di Palermo. Modera l’incontro Marianna Lo Pizzo, Presidente Fuorilogos.
Questo nuovo volume vede la sua collocazione nella collana “L’ALS per la scuola e il territorio”, il cui direttore è stato sino alla sua prematura scomparsa Roberto Sottile. Lo snodo tra formazione dialettologica e territori e talmente ovvio da non avere bisogno di giustificazioni. Ma per Roberto Sottile, che aveva a cuore le giovani generazioni tanto quanto le antiche pratiche e i saperi tradizionali, era imprescindibile, e non più procrastinabile, una nuova sensibilità che legasse i nostri studenti alla salvaguardia del patrimonio onomastico, di quello toponimico in particolare. Si era discusso con lui che questo quinto volume della collana avrebbe dovuto costituire una sorta di passaggio di testimone ad una schiera sempre più ampia e consapevole di giovani studiosi del terzo millennio, capaci di tirarsi fuori dall’anonimia dei “non luoghi” di Marc Augè o dalla virtualità delle relazioni, per guardare dall’interno e con i giusti strumenti la creatività onomaturgica che ha contrassegnato la nominazione di spazi e persone nella storia siciliana. Oggi, in virtù di questo spirito, anche la collana passa alla responsabilità di due giovani direttori, Elena D’Avenia e Francesco Scaglione. Nel volume, scritto da trenta studenti del corso di Italianistica 2019-20 e 2020-21 tenuto da Marina Castiglione, vengono raccolti complessivi trenta saggi così distribuiti: antroponimia popolare (Nomi), dodici interventi; crematonimia e onomastica a scuola (Cose), quattro interventi; odonimia e toponimia, popolare e ufficiale (Città e contrade), quattordici interventi. Dal punto di vista della rappresentatività areale, si tratta di studi concentrati nella Sicilia centro-occidentale, da cui proviene la maggior parte degli studenti. Tranne in rari casi, infatti, ciascuno di loro ha lavorato nel proprio centro di origine, per scelta e per necessita. L’unico comune presente in tutte e tre le sezioni è Sciacca. Il Volume si chiude con quattro indici dei nomi (antroponimi popolari, crematonimi, toponimi italiani, toponimi siciliani) curati da Ivana Vermiglio e Elena Sofia Zaccone.
Questi gli argomenti trattati nel libro. Introduzione dei curatori, Carta dei punti, Criteri redazionali, Marina Castiglione, Marco Fragale, Pier Luigi J. Mannella. 2. Soprannomi a Calatafimi Segesta (Tp), Flavia Mistretta; 3. Nomi di antichi mestieri al Parcu (Pa), Giulia Tumminello; 4. Soprannomi a Geraci (Pa), Mario Chichi.; 5. Soprannomi a Roccapalumba (Pa), Elena Sofia Zaccone; 6. Soprannomi ad Agrigento, Marta Verbari; Soprannomi a Sciacca (Ag), Emanuela Giglio; 7. Un repertorio soprannominale per due paesi, Cammarata e San Giovanni Gemini (Ag), Federica Barone; 8. Soprannomi a Ravanusa (Ag), Elvira Pagliarello; 9. Cosa ne pensa il web: i soprannomi a Licata (Ag), Martina Antona; 10. Soprannomi a Delia (Cl), Michela Giannavola; 11. Soprannomi a Valguarnera Caropepe (En), Maria Vittoria D’Agata; 12. Soprannomi a San Fratello (Me), Mariateresa Nicosia; 13. Portare i nomi a scuola. Un laboratorio didattico partendo dai pupi siciliani, Maria Galletto; 14. I crematonimi di Sciacca (Ag), dove la socialità avviene per strada, Roberta Bivona; 15. Pizze e pizzerie di Caltanissetta, Selene Tumminelli; 16. “Ristorare” attraverso le insegne, un saggio a Gela (Cl), Jessica Tallarita ; 17. Isole e saline dello Stagnone di Marsala (Tp), Gaia Piccione; 18. Toponimi marinari di Balestrate (Pa), Giacomo Croce; 19. Odonimi ufficiali e popolari di Bagheria (Pa), Rosa Ficano; 20. L’identità che resta negli odonimi ufficiali di Chiusa Sclafani (Pa), Salvatrice Elena Di Pino; 21. I toponimi marinari di Isola delle Femmine (Pa). Calati e signali p’ammarinàrisi, Ivana Vermiglio; 22. Odonimi ufficiali e popolari di Misilmeri (Pa), Floriana Fascella; 23. Le frazioni di Petralia Soprana (Pa), Ilaria D’Angelo; 24. Di santi, campi e corsi d’acqua. Il quartiere Uditore di Palermo, Dario Caldarella; 25. Quartieri e contrade di Favara (Ag), Miriam Rita Di Caro; 26.Gli odonimi di Lucca Sicula (Ag): tra forme ufficiali e forme popolari, Calogero Silvio; 27. Quartieri, strade e punti di costa tra forme ufficiali e popolari di Sciacca (Ag), Luana Cucchiara; 28. Le contrade di Mazzarino (Cl): la “via dei fasti” e la civiltà contadina nella parola tràdita, Flavia Cosentino; 29. Contrade e quartieri storici di Troina (En), Rosa Laura Ruggeri; 30. «E picchi Motta? Chi gghie a Motta?» Storia e odonomastica a Motta d’Affermo (Me), Carmelo Bellardita.