Ancora una tartaruga vittima dell’inquinamento.
Ci risiamo, abbiamo ricevuto un’altra segnalazione in redazione in merito al ritrovamento del carapace di una tartaruga marina, probabilmente una “Caretta caretta”, in una spiaggia di Termini Imerese. La segnalazione è arrivata da uno dei referenti dell’Associazione “Plastic Free Onlus”, il quale subito dopo il ritrovamento ha avvisato al Capitaneria di Termini Imerese che provvederà al’esame e alla rimozione del corpo dell’animale in evidente stato di decomposizione.
Una situazione che purtroppo va avanti inesorabilmente, non è infatti un mistero che le acque non solo locali, ma del mondo intero, soffrano questa piaga dell’inquinamento. Ma cosa succede a questi animali? Perchè fanno questa tragica fine? Qualche anno fa, abbiamo chiesto il parere al dott. Mariano Randazzo, biologo marino il quale ci aveva così spiegato: “Spesso questi animali ingeriscono plastica come ad esempio i classici sacchetti della spesa che scambiano per meduse, oppure grovigli di fili di nylon che vengono utilizzati per i palangari. Questa plastica – continua – una volta giunta all’interno dell’intestino impedisce l’assimilazione del nutrimento e quindi di fatto muoiono di fame. Per tal motivo – conclude – pur non essendo certi della morte di questi animali è doveroso puntare il dito sui problemi che possono colpire questa specie”.
Il triste ritrovamento è avvenuto proprio nella spiaggia che lo scorso anno aveva visto un nutrito gruppo di volontari “Plastic Free”, bonificare una parte dell’area in questione. Il loro lavoro non si è fermato infatti dopo la prima raccolta di questo 2023, è pronta la seconda che avverrà sabato 27 maggio a partire dall ore 09:00 in poi, in questo caso nella spiaggia laterale al porto di Termini Imerese.
Giovanni Azzara