L’antico ponticello che scavalca il torrente “Barratina”, tra la via Sen. E. Battaglia e il largo delle Concerie, rappresenta una delle emergenze architettoniche, storiche e artistiche principali di Termini Imerese. Purtroppo, come capita sovente, non aveva avuto riconosciuto la valenza che meritava, quasi nascosto com’era, dal lato della via Sen. Battaglia, dal piccolo fabbricato di proprietà comunale, già sede di un’attività di riparazione pneumatici e, dal lato del largo delle Concerie, dai rami bassi degli alberi che costeggiano il torrente. Senza contare la inesistente manutenzione del selciato, l’insufficiente servizio di pulizia e la limitata illuminazione nelle ore serali e notturne. In uno dei lati del manufatto, esattamente quello che fa angolo con la via Rocco Chinnici, da tempo immemorabile sorgeva una caratteristica edicola votiva, dedicata a Sant’Antonio. Anch’essa bisognosa di adeguati interventi di restauro. L’Archeoclub d’Italia – Himera ha proposto al Comune di eseguire i seguenti interventi: abbattere il piccolo fabbricato, di nessun interesse storico e artistico, per “liberare” il ponticello, che in tal modo può essere pienamente ammirato anche da chi percorre la via Sen. Battaglia; – sistemare il selciato, per garantire un più agevole transito dei pedoni, che saranno invogliati a utilizzare la struttura per il passaggio da una sponda all’altra del torrente, evitando un percorso molto più lungo, in mezzo al traffico automobilistico; – restaurare l’edicola votiva, salvaguardando l’originario stile; – effettuare un’adeguata potatura degli alberi che costeggiano il torrente; – realizzare un impianto di illuminazione con proiettori a LED; – installare, ai due ingressi del ponte, appositi dissuasori in pietra calcarea, della stessa tipologia utilizzata per la costruzione del ponte, con appositi varchi per il transito di carrozzelle di disabili e bambini. L’ “idea progettuale” è stata approvata dall’Amministrazione comunale, che ha autorizzato l’ArcheoClub a provvedere, assegnando il previsto contributo di € 12.000,00 della legge regionale “Democrazia partecipata”. Detto contributo, ovviamente, era largamente insufficiente, ma i soci dell’Archeoclub hanno trovato ampio sostegno da parte di cittadini e imprenditori, alcuni dei quali hanno dato il loro contributo in opere e servizi del tutto gratuitamente. In particolare: le ditte “Case Bragone”, Bellaville Solutions, Tecnimpianti (gruppo Navalimpianti), Cascino, falegnameria Moreci, Lavori in ferro Arrigo, Marmista Giustiniani, Energy Solutions srl, T.ec.am. srl, Assicurazioni Battaglia, Lobono Pubblicità, Società Operaia P. Balsamo. In tal modo: è stato recuperato un originale elemento decorativo; Associazione Archeoclub d’Italia Himera è stato creato un punto di richiamo turistico non usuale all’interno del centro storico; si è resa disponibile per i Cittadini un’infrastruttura che agevola gli spostamenti pedonali.
Il progetto e la direzione dei lavori sono stati curati gratuitamente dall’architetto Aldo Fazio, docente di architettura presso il locale Liceo Artistico G. Ugdulena, con l’attenta supervisione della Soprintendenza dei Beni Culturali di Palermo.
“La sede locale di Archeoclub d’Italia Himera – afferma la Presidente Rosa Lo Bianco – negli ultimi tre anni si è distinta per aver contribuito al restauro della tela del Beato Agostino Novello (2021), oggi esposta presso il Museo Civico B. Romano, per la riqualificazione della fontana di piazza Marina (2022) e oggi del Ponticello sul Barratina. Il nostro impegno, sarà sempre costante sul territorio per custodirlo e valorizzarlo, richiamando i cittadini alla responsabilità e alle istituzioni la nostra collaborazione”.