Cefalù: presentato il programma 2023 del SS. Salvatore, Mons. Marciante: “rafforzare la nostra identità”

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Presentato questa mattina al palazzo vescovile di Cefalù, il programma 2023 dei festeggiamenti del SS Salvatore. Prima di chiudere la conferenza stampa, un rimando a quanto successo a seguito degli incendi avvenuti nei giorni scorsi.

Un momento di festa, un momento importante per la città di Cefalù, ma anche per tutta la Diocesi che si prepara a festeggiare il SS. Salvatore. Questa mattina infatti, nel corso di una conferenza stampa, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante in concerto con il sindaco prof. Daniele Tumminello, hanno presentato quello che sarà il programma del Patrono per questo 2023. Tutto pronto dunque per celebrare il mistero della Trasfigurazione di Cristo, che la città normanna contempla proprio in questi giorni segnati anche dall’importanza del Sinodo, che mira a convergere verso Cristo. Uno dei momenti significativi di quest’anno, sarà dedicato al sessantesimo anniversario dell’elezione di Papa Paolo VI, il pontefice che continuò uno degli eventi più significativi della storia della chiesa: il Concilio Vaticano II.

Ridare identià al nostro popolo

“Certamente – ha affermato Mons. Marciante – è la festa dell’identità di un popolo. L’identità del popolo di Cefalù, che forse non è più forte come nei tempi passati, la festa tuttavia vuole ridare al nostro popolo quella identità che si è un po’ annacquata nel corso degli anni. Un segnale di questa identità è sicuramente l’antica novena alla giudecca, che allo stesso tempo è la tradizione che continua e che va trasmessa alle future generazione. L’aspetto identitario deve essere dunque ripristinato, e allo stesso tempo valorizzato. La radice è sempre spirituale che ha dei risvolti certamente economici e turistici, ma quello che io tengo qui a sottolineare, è quello di rafforzare l’identità del popolo”.

Occhio dunque anche sul turismo in quanto proprio in questi giorni di festa, grazie anche al periodo estivo, Cefalù si riempie di persone, turisti, passanti o semplici curiosi, che vogliono conoscere e approfondire la storia e le tradizioni della città che fu di Ruggero II.

“L’amministrazione comunale – dichiara il sindaco Tumminello – intende valorizzare lo spirito con cui si vuole celebrare il SS Salvatore. In accordo con Sua Eccellenza, abbiamo voluto questo momento proprio per testimoniare il valore che questa festività ha per la nostra comunità. Un valore che è sintetizzato proprio nel duplice aspetto, la forza della fede, della devozione, dell’affidamento sentito da parte della nostra comunità, e dall’altra parte quello spirito di identità civile che nel momento della festa ha l’opportunità di continuare la memoria delle tradizioni. Tratti – conclude – profondamente identitari della nostra città”.

La piaga degli incendi: “il governo regionale assuma una posizione chiara”

Un aspetto che è stato trattato è stato quello relativo agli incendi. Nei giorni 24 e 25 luglio come abbiamo tristemente saputo, la Sicilia ha subito gravi danni a causa degli incendi, anche il territorio madonita è stato colpito. “La festa di quest’anno – prosegue Marciante – ricade a margine dei tragici eventi a cui abbiamo assistito, inermi. Siamo di fronte ad un momento di riflessione da fare dinnanzi a questo tema. Con la CESI, abbiamo redatto una lettera solidale verso chi ha perso anche la vita, e poi la lotta a quelli che vengono definiti piromani, ma secondo me questi sono veri e propri atti terroristici”. E la politica cosa sta facendo? “Auspico – conclude – che il governo regionale assuma finalmente una posizione chiara, e metta i mezzi perchè tutto questo non succeda più nei prossimi anni. Sono cose che diciamo da diverso tempo, eppure mi sembra che ancora non vedo passi significativi all’interno delle istituzioni”.

Giovanni Azzara

La conferenza stampa