Domenica 1° ottobre si è chiusa con un eccezionale riscontro di pubblico, la XII edizione di “Vivere in Assisi”, uno degli eventi storico-religiosi più affascinanti di Sicilia e madre delle iniziative itineranti medievali italiane. Inserita tra le celebrazioni mondiali dell’VIII Centenario Francescano, la rievocazione ha portato ancora una volta tra la gente il messaggio di San Francesco in una Assisi medievale perfettamente ricostituita attraverso i colori, i costumi, le atmosfere, i suoni, persino gli odori, tra le vie di una Gangi dalla bellezza austera e solenne.
Un’edizione dalle fattezze imprevedibili e stupefacenti che ha avuto il merito di indagare la trama di un mondo confuso e preda d’incommensurabili deliri d’onnipotenza. Perfusa da ineguagliabili suggestioni e perfetta fusione tra arti, dal teatro alla danza, dal digitale al gospel, ha portato i visitatori, divenuti pellegrini, in un crescendo di emozioni, nel cuore del messaggio francescano.
La sceneggiatura audace e moderna, con delle scene superbamente indicative, dai toni ora delicati ora decisi, sempre incalzante e sorprendente, ispirata all’enciclica papale Fratelli Tutti, ha donato alle migliaia di persone arrivate da ogni dove la percezione di trovarsi tra le pieghe di infinite dimensioni parallele in cui ognuno ha visto aprirsi improvvisamente dinanzi a sé orizzonti impensabili. Sostanziale l’inevitabile introspezione, la meraviglia della relazione con l’“altro” e soprattutto con l’ “Alto”, la cui presenza si è fatta tangibile seguendo il dipanarsi possente della narrazione che ha consegnato un messaggio universale concreto e attualissimo in tempi di assoluto nichilismo in cui il reale è solo materia da manipolare e in cui l’uomo ha perso la coscienza della propria finitezza, l’essere l’Uno per l’Altro, insegnando la necessaria coerenza di ogni scelta, la vocazione alla fraternità, alla cura del creato e alla sua custodia, come un’unica umanità, come figli della stessa Terra, come fratelli…
La rievocazione si è fatta, dunque, ‘regista di esperienze’ . Durante il percorso, infatti, intensamente spirituale ma compiutamente fisico, i toni emotivi sono sempre stati molto forti, emozioni e sensazioni hanno iniziato lentamente ma inesorabilmente a tessere un ordito che ha toccato il cuore e la mente di ciascun visitatore come una folata di vento travolgente in cui trovare disperse memorie di sé, accogliendo la piena consapevolezza che solo l’armonia tra gli uomini farà rinascere il mondo.
Vivere in Assisi saluterà l’edizione 2023, sabato 7 ottobre a Cefalù dove, su invito del Vescovo della Diocesi, per l’inaugurazione dell’Anno Pastorale, porterà con grande gioia una delle sue scene più emozionanti, che canta la forza e la virtù dell’amore che tutto può, via di salvezza e di speranza.
Un’edizione straordinaria, dunque, in cui tra i mille frantumi dell’anima si è alzata ancora dolce e potente, incalzante e paziente, la voce di San Francesco che si diceva fratello anche del sole e del vento, una voce di Luce e un respiro di vita.
Maria Piera Franco