Si è svolto nella sala di lettura della Biblioteca comunale “Il Ponte” di Montemaggiore Belsito, annessa al Centro Polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II”, un nuovo incontro della Rassegna letteraria promossa dall’Associazione “Fables”. Il sodalizio di promozione culturale ha presentato il romanzo “L’amante del prete” di Antonio Barracato, Edizione Billeci (2021) e il libro di silloge “Storia di ordinaria… in giustizia” di Salvatore Cappalonga, per i tipi della Billeci Edizioni (2020). È intervenuta, inoltre, quale impeccabile relatrice la poetessa e romanziera Francesca Luzzio. Possiamo dire in veste di perfetta padrona di casa, dato che Francesca è nata a Montemaggiore Belsito, e pur vivendo con la sua famiglia a Palermo, non ha mai abbandonato le radici nel suo paese natale che ama incondizionatamente.
Hanno partecipato il presidente di Fables Luciano Runfola, e con la loro voglia di fare e di mettersi in gioco, sempre dell’associazione Fables, Enza Pedone, in veste di conduttrice e moderatrice, assieme a Salvina Cimino che ha letto i brani scelti.
In rigoroso ordine alfabetico iniziamo. Antonio Barracato nato a Cefalù nel 1957, poeta, scrittore, fotografo ha pubblicato i seguenti libri: Strati e stratuzzi, Pensieri in versi, A nostra civiltà, I miei versi, Squarci di vita, Verità Celate, Poesia senza confini, A me poesia, Perfume d’amor, Yuo respiro amor, The Nail, Odissendo la Divina Commedia, Sicilianpisando, La Corto Poesia Italiana, Il meglio di me, Terre di sole e d’amore. Laureato con lode all’Accademia delle Belle Arti (in Arti visive e discipline dello spettacolo), da ragazzo frequenta lo Studio fotografico degli zii; e, fortemente motivato, sente profonda attrazione per l’arte fotografica. Oggi, può vantare molti successi. Ha fornito, gratuitamente, materiale fotografico a Marco Bellocchio durante la realizzazione del film “Regista di matrimoni”. Ha girato come produttore indipendente, numerosissimi documentari-video di taglio storico-turistico. Ha iniziato a scrivere poesie sin dall’adolescenza (in vernacolo e in lingua italiana), ottenendo consensi ed apprezzamenti. Ideatore e direttore del Gruppo i Narratura di Cefalù, nonché presidente dell’Associazione Artistica e Culturale Muovi l’Arte, opera per la valorizzazione e diffusione della cultura e delle tradizioni popolari siciliane attraverso la poesia e il mondo dell’immagine. Evidenziamo che l’8 maggio 2017, ha raccontato “Lo sbarco di Ruggero” con una sua poesia in vernacolo, nella trasmissione “Viaggio nell’Italia del giro” di Edoardo Camurri andata in onda su RAI2. Ma per raccontare ancora tutto quello realizzato occorrerebbe un romanzo intero.
Dalla sinossi rileviamo che questo di Barracato “Un romanzo storico ma di grande attualità, in cui non mancano intrighi, colpi di scena, redenzioni. E il lettore non giudichi ma si lasci semplicemente coinvolgere.” scrive Maria Teresa Rondinella. «“L’amante del prete” è una storia che è capitata ieri però può capitare oggi e potrebbe capitare e presentarsi anche domani: Perché don Michele Licata arciprete della Chiesa madre di un paesino marinaro gioiosa sicula è un giovane di bella presenza, generoso, disponibile, con un fare paterno con i suoi parrocchiani. Però c’è un piccolo problemino (tra virgolette), è un corteggiatore di donne ed è sempre in cerca di avventure amorose. Noi in siciliano, per capirci, diremmo è un “femminaro”. […] Perché una persona di bella presenza che ha pure, dico, ha questa passione verso le donne è sacerdote, addirittura un arciprete? […] Mentre sappiamo tanto di Matilde sposata Cutrò che è l’amante del prete (di lui […] non conosciamo la storia; di lei conosciamo la storia)» ci dice Pino Simplicio.
Per non spoilerare fermiamoci. Però rileviamo che i romanzi ispirati da eventi realmente accaduti, compresi quelli legati a crimini, possono avere un fascino unico e coinvolgente. Questi romanzi spesso catturano l’attenzione dei lettori perché si basano su fatti storici che hanno una dimensione di realtà, anche se reinterpretati attraverso la lente dell’immaginazione dell’autore.
Il poeta Salvatore Cappalonga, nasce nel 1958 a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Da sempre è stato attratto dalla poesia in tutte le sue svariate forme. Già da ragazzo ha cominciato a scrivere alcune poesie, ma, forse perché ragazzo ne ha smarrite parecchie. Ultimamente si è rimesso a scriverle nuovamente postandole su Facebook e, con suo enorme piacere, si è reso conto che sono parecchio apprezzate. Come leggiamo anche dalla prefazione di Francesca Caramagna, apprendiamo “Come risulta evidente già leggendo il titolo, le poesie, contenute in questo libro, sono liriche di impegno civile, di denuncia puntuale e severa, di forte critica nei riguardi di una società che ha smarrito la bussola dei valori e, navigando a vista, senza una precisa rotta, sembra andare alla deriva. Con un linguaggio semplice, asciutto, privo di fronzoli e orpelli, essenziale ed efficace, Salvatore Cappalonga descrive in versi le storture del mondo in cui viviamo, sviscerandone le contraddizioni, le ipocrisie, le ambiguità, i compromessi, la violenza delle azioni”.
Santi Licata
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