Le “rovine circolari” di Sabucina (CL) e Mokarta di Salemi (TP)

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Proseguiamo nell’itinerario degli importanti resti in impianti a base circolare che meritano attenzione. I reperti archeologici più interessanti si possono vedere al Museo Archeologico di Caltanissetta. Sulla base del solo dato museale o di scavo gli archeologi prudentemente si limitano a sostenere che sono “basi di capanne”. Resta la domanda fondamentale: ma insomma questi indigeni al centro delle complesse culture del Mediterraneo non costruivano “edifici religiosi non capannicoli?”

In risposta alla domanda lecita occorre riscoprire la verità di fondo: la differenza fra il “Sacro” ed il “Profano”, come dimostrato ampiamente dalla storia delle religioni o dall’antropologia, è “invenzione” molto recente. Tutto in antico era dimensione del “Sacro”, nei suoi variegati aspetti anche pratici, specie nella forma simbolica e negli orientamenti degli impianti architettonici monumentali o delle stesse forme urbane. Fustel de Coulanges ne “La Città antica” (1868) lo ha scolpito in forma lapidaria: “Tutte le città antiche sono ‘Sante’ perchè costruite attorno ad un Altare.” Il resto è spesso presunzione.

Carmelo Montagna

Foto 1 e 2 Strutture di fondazione circolari (fonte web), Sabucina (CL).

A Mokarta gli scavi della Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani, sono iniziati dal 1994 e a più riprese hanno portato alla luce le strutture abitative. Datazioni dal XIII al X sec. a.C. Le strutture presentano tutte una forma circolare di grande regolarità, con una caratteristica che le rende finora uniche per tipologia in Sicilia: presentano un ingresso con vestibolo “a forcipe” o “a tenaglia”. L’alzato e la copertura era quasi certamente a thòlos con foro centrale.

Foto 3 e 4 Strutture di fondazione circolari ed impianto planimetrico (fonte web).