Oltre che per i nostri ragionamenti e per le argomentazioni più propriamente archeologiche, il sito mi è molto caro per la rilettura che ho in corso della necropoli di Vallescura sulla Rupe di Marianopoli, per gli allineamenti territoriali che sembrano orientare verso un luogo di culto molto antico, totalmente inedito agli studi. E’ il sito megalitico di “Portella della finestra/Cozzo pirtusiddru” sulle Serre di Villalba, con la limitrofa zona conosciuta dai locali come “Grutta di Pan”. Si tratta di relazioni archeoastronomiche attestate al tramonto del Solstizio d’Estate, nei giorni attorno al 21 giugno (Foto 2), osservate dal circolo megalitico dell’età del Bronzo Antico di Vallescura, in vista del Santuario pansicano di Polizzello, nel paesaggio archeologico dell’antica idrovia Halykos/Platani, nella vallata del fiume Bilìci. Da qualche anno ho posto l’attenzione sull’evidenza monumentale di quel monolite “fessurato”, una decina di km di fronte, al di là della vallata, dalla forma curiosa ed impressionante che “guarda” verso Polizzello (Foto 3).
Il tramonto del Sole al Solstizio d’Estate proprio su quella “pietra spaccata”, su cui “muore il Sole”, osservato dal Cromlech di Vallescura (Foto 1), diametro di circa 20 metri e datato ad inizio II millennio a.C., segna con ragionevole certezza la funzione calendariale dei quel megalite forato, sulle Serre di Villalba: l’arrivo annuale della stagione della mietitura e del raccolto per il ciclo agrario, dalla protostoria ad oggi, nella fertile valle del fiume Barbarigo/Bilìci, affluente del Platani, antico Halykos. Motivo per cui, come a Stonehenge, il Cromlech di Vallescura venne costruito su quell’allineamento solstiziale. Ne riparleremo ma intanto ci affidiamo a questo importante commento “a caldo” che tempo fa mi fece l’amico Ferdinando La Paglia: “Sovrapponendo geometrie ed allineamenti di congiunzione tutto ciò diventa comprensibile per un nuovo linguaggio di rilancio economico dell’Entroterra per mezzo di un turismo esperienziale! Costruire itinerari di fascinazione sui siti che sembrano dei giganti abbandonati in un deserto di formiche che girano intorno senza avere la consapevolezza dello spazio che calpestano. Lo studio e l’osservazione scientifica deve essere il punto di lancio e non di arrivo. Sono ancora più convinto che sia arrivato il momento di fare “cantare” questi luoghi e per fare ciò occorre una musica, un racconto, quindi la capacità di fare sognare ad occhi aperti, altrimenti tutto questo sacrificio accademico rimane solo ‘sangue inutilmente versato’.”
Foto 1 – Cromlech di Vallescura scavato parzialmente e ricoperto (foto R. Panvini-F. Nicoletti).
Foto 2 – Tramonto del Sole al Solstizio d’Estate sul megalite forato delle Serre di Villalba a circa 10 km di distanza (foto G. Inserra).
Foto 3 – Struttura megalitica sulle Serre di Villalba dove “muore il Sole” in vista dal Cromlech di Vallescura al Solstizio d’Estate (foto C. Montagna).
Foto 4 – “Civiltà del Sole in Sicilia”, testo di riferimento fondamentale per il megalitismo siciliano, di F. Maurici – A. Scuderi (2019), che contiene una “Scheda archeoastronomica” del fenomeno “Tramonto del Solstizio da Vallescura di Marianopoli”.
Carmelo Montagna