Si è conclusa sabato 2 dicembre con una tavola rotonda presso l’incantevole sito archeologico di Halaesa Arconidea “La Donna è l’altra metà del Cielo”, l’intensa settimana che il comune di Tusa ha dedicato alle celebrazioni afferenti al 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Gli eventi hanno avuto inizio il 22 novembre con l’apposizione, da parte degli ospiti del progetto SAI di Tusa, di un banner sulla magnifica Torre Civica che ha voluto ribadire con forza il NO di tutta la comunità a qualunque forma di violenza. Si sono susseguiti, nei giorni successivi, in collaborazione con lo Sportello “Diana” COTULEVI operante nella cittadina, installazioni artistiche tematiche illuminate da quel profondo rosso divenuto purtroppo simbolo riconoscibilissimo che da tanto, troppo tempo colora mestamente le celebrazioni e la posa di due targhe accanto alle Panchine Rosse di Tusa e Castel di Tusa da parte degli studenti del locale Istituto Comprensivo, con incise delle frasi da loro scelte e composte a testimonianza della sensibile consapevolezza che alberga già nell’animo di giovani appena affacciati alla vita.
Il 25 novembre ha visto l’inaugurazione di una mostra fotografica ospitata, sino a domenica 3 dicembre, all’interno dell’aula consiliare dal titolo che ha richiamato la femminilità in molte delle sue accezioni “Essere Donna, tra doveri, convenzioni sociali, genio e creatività”, una carrellata di immagini tanto suggestive quanto veritiere hanno abbracciato il mondo imperfetto di donne e ragazze che da sempre cercano e combattono per la propria libertà e autodeterminazione. A seguire una superba performance del Laboratorio Teatrale Tusano ‘M. Turrisi’, “Neanche con un dito” che con delicata determinazione è riuscita a dare voce al dolore narrando storie difficili con una presenza scenica femminile di altissimo livello.
A compendiare l’impegno di una intera collettività che ha fatto suoi i valori imprescindibili di inclusione, solidarietà, attenzione alle persone e che ha partecipato numerosa ai singoli momenti delle giornate caratterizzate da cosciente commozione, la rotonda di sabato 2 dicembre, “Donne, voci silenziate…in coro si alzano” in un luogo simbolo, emotivamente senza pari perché è lì, tra le meraviglie dell’antica città di Halaesa, che nascono le radici di Tusa e della sua comunità.
Un confronto aperto, a più voci, ove relatori di diversissime competenze e funzioni hanno gettato le basi per una riflessione profonda sul tema partendo dal titolo stesso dato all’evento, estratto da una delle frasi scritte dagli studenti, per una ideale condivisione di intenti e programmi con le nuove generazioni, affinché ciascuno possa divenire fiero e fattivo testimone della bellezza della vita e depositario di una nuova narrazione culturale scevra da qualsivoglia configurazione di pericoloso disagio.
A chiudere, il magnifico quintetto d’archi che con le sue note vibranti d’emozione ha accompagnato le arie del Coro Lirico Siciliano, riempiendo di concreta speranza, quella stessa che lega tenacissima le sorti di ognuno in ogni anfratto della Terra, le splendide volte della Chiesa di Santa Maria delle Palate.
Maria Piera Franco