Castelbuono, inaugurazione della mostra “Regine Hildebrandt: dal disegno alla stampa, la natura serigrafata”

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Si inaugura giovedì 4 gennaio 2023 alle ore 17, 30 al Museo naturalistico ‘Minà Palumbo’ di Castelbuono i lavori in serigrafia realizzati dal 1974 al 1994 dalla designer svizzera Regine Hildebrandt, che con Rosario Rotondo diede vita in quegli anni all’impresa commerciale ‘Impressioni in Sicilia’, tessuti stampati a mano. Le ‘impressioni’ di Regine Hildebrandt, il suo lavoro di design, le sue visioni dell’Isola, diventano la parte caratterizzante dell’identità dell’impresa, e ricevono la giusta attenzione da parte delle istituzioni culturali siciliane, che con l’Università e l’Orto Botanico di Palermo nel 2022, e oggi con il Museo naturalistico delle Madonie ‘Minà Palumbo’, certificano il suo percorso di rinnovamento dei linguaggi nell’arte della decorazione dei tessuti.

È interessante la storia personale di Regine Hildebrandt, che arriva in Sicilia nel 1965 richiamata dalla fama di Danilo Dolci e che con il supporto di Rosario Rotondo e una formazione in America presso i designer ‘visionari’ Tillett trova, una volta staccatasi dall’esperienza del sociologo triestino, la sua autonomia professionale e creativa. Oggi Regine Hildebrandt è ancora attiva in un ambito diverso, quello della ceramica, a Collesano, e non cessa di ricercare vie nuove grazie al suo animo inquieto e al suo spirito innovativo.

Con la cura di Tommaso Gambaro e Michele Spallino sono stati raccolti diversi materiali – dai telai, ai disegni, alle stoffe –  legati al tema della natura, del mondo vegetale, per raccontare, nel campo della decorazione dei tessuti, un’esperienza di “cultura figurativa” filtrata attraverso una formazione nordeuropea. La mostra Regine Hildebrandt – Dal disegno alla stampa, la natura serigrafata è proposta dal ‘Minà Palumbo’- Museo naturalistico delle Madonie, con il contributo del Comune di Castelbuono, fruibile dal 5 gennaio, tutti i giorni ad eccezione del lunedì, per legare insieme arte e natura, seguendo la tradizione di quel gigante che fu Francesco Minà Palumbo (1814-1899), medico, botanico, e magnifico disegnatore.