Nell’ambito dell’Operazione conoscenza: alla scoperta del Territorio di Termini Imerese, organizzata dalla sede locale di BCsicilia, in collaborazione con l’Associazione Rodoarte e l’Università Popolare, si terrà domenica 21 gennaio 2024 alle ore 9,30 la visita guidata ai Ponti sul Fiume S. Leonardo. L’appuntamento è in zona Ponte S. Leonardo (SS. 113) Lat. = 37.99114 Long. = 13.68146. Dopo la presentazione di Rosario Ribbene, Presidente dell’Associazione Rodoarte, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, inizierà la visita ai due ponti che sarà guidata dall’arch. Cosimo Serio. L’iniziativa è gratuita, e comunque obbligatoria la prenotazione: Email: [email protected] – WhatsApp: 346.8241076.
Il “ponte vecchio” e il “ponte nuovo” indicano i due attraversamenti del fiume S. Leonardo nella sua parte terminale, prima di sfociare nel mare della costa settentrionale della Sicilia.
Del c.d. “ponte vecchio” rimangono cospicui ruderi ascrivibili a due diversi periodi, stante le numerose ricostruzione dovute ai crolli succedutesi nei secoli. Rimane la spalla lato ovest quattrocentesca con un accenno di arco a sesto acuto e la spalliera di epoca seicentesca (1651-52).
Il ponte si trovava in quello che doveva essere il percorso medioevale della strada che collegava Messina a Palermo e che certamente ripercorreva la strada Consolaria Valeria di epoca romana.
Il “ponte nuovo” è quello progettato e realizzato da Agatino Daidone, architetto regio. La lapide posta sulla spalla destra del ponte riporta che la sua costruzione segue il crollo del sesto attraversamento del fiume. E’ chiara la sfida e l’enfasi che la costruzione del ponte pone.
Agatino Daidone era certo che la sua opera avrebbe resistito nel tempo e sarebbe stato un attraversamento sicuro. Per questo pone in sommità all’arco centrale una figura distesa e la scritta “secura quiete”. Il ponte ad unico arco a tutto sesto del diametro di circa 30 mt. è a schiena d’asino e si appoggia da un lato sul Cozzo Patara. Due rampe laterali ortogonali alla facciata, svolgono un interessante funzione strutturale. L’incarico ad Agatino Daidone viene dato nel 1720 dal Duca di Partanna Soprintendente per i ponti della Deputazione del Regno. Viene completato nel 1723.
Interventi di restauro e consolidamento sono stati effettuati dalla Provincia di Palermo nel 1987.