Lunedì 29 gennaio, giornata intensa a Gangi dove, su proposta della locale sezione FIDAPA BPW Italy in collaborazione con l’I.I.S. “Giuseppe Salerno” e con il patrocinio del Comune, si sono susseguiti diversi momenti dedicati al ricordo e alla memoria dei terribili fatti del periodo nazi-fascista, culminati con la posa di tre Pietre d’Inciampo.
L’iniziativa, scaturita dall’adesione al progetto promosso dal Distretto Sicilia FIDAPA BPW Italy che in occasione della “Giornata della Memoria” ha invitato le sue sezioni a posare le Pietre d’Inciampo nei territori di pertinenza, blocchetti di pietra ricoperti d’ ottone su cui incidere i nomi dei deportati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale e morti tra tremende sofferenze, si ricollega a quella voluta dall’artista tedesco Gunter Demning che ne chiese l’incorporazione nel tessuto urbano delle città europee per perpetuare la memoria di quanti persero la vita in modo atroce.
L’evento, con ampia partecipazione di pubblico e grande interesse da parte degli allievi degli istituti scolastici coinvolti, ha avuto inizio nella Sala Polifunzionale della cittadina madonita con il primo dei plurimi momenti che ne hanno segnato il passo, “Memoria del Passato, radice per il futuro”.
Dopo i saluti istituzionali, infatti, portati dalla presidente del Distretto Sicilia FIDAPA BPW Italy, Letizia Bonanno, dal sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello, dai dirigenti scolastici dell’ ISIS “Giuseppe Salerno”, Ignazio Sauro e dell’I.C. “F.P. Polizzano”, Francesco Serio, dalla presidente della sezione FIDAPA di Gangi, Alda Rita Bevacqua, a cura della Biblioteca comunale, si è tenuta la presentazione del libro di Gaetano Sauro, “Passi nel buio”, il diario di guerra di un soldato al fronte in Albania, poi fatto prigioniero dai tedeschi, che con infinita forza d’animo annotò ciò che visse in quegli anni tormentati, le pagine dense di dolorosi ricordi e dirette testimoni delle devastazioni del conflitto, furono pubblicate dal periodico “L’Obiettivo”, presente con il suo direttore, Ignazio Maiorana che ne ha condiviso e raccontato l’emozione con Andrea Sauro, figlio dell’autore ormai scomparso.
A seguire “Non c’è futuro senza memoria” durante il quale i ragazzi della classe IV Turismo dell’ISIS “Salerno”, si sono resi protagonisti di “Storie di Deportazione e Resistenza”, una commossa rappresentazione fatta di letture, interviste, video, musiche e foto su quanto avvenne in Europa durante il secondo conflitto mondiale.
Infine, “Inciampare per ricordare” è qui che la giornata ha raggiunto il suo culmine, la posa delle Pietre d’Inciampo lungo il Viale delle Rimembranze, per commemorare tre militari gangitani deportati e uccisi nei campi di sterminio, Giuseppe Duca, Cataldo Mocciaro e Pietro Virga. Un momento di grande commozione alla presenza dei familiari delle vittime, fatto di silenzi e lacrime, considerazioni e riflessioni che hanno avuto il merito di scolpire nell’animo di tutti i presenti il valore imprescindibile della memoria, un dovere imperativo soprattutto nei riguardi delle generazioni future perché nel loro animo germogli realmente il grido che deve accomunare tutti: mai più.
Pietre che hanno l’alto compito di restituire dignità a chi non è tornato da quei campi d’orrore assoluto in cui milioni di vite furono spezzate, ricordare il nome di chi fu piegato vilmente, ridotto solamente a un numero e poi barbaramente trucidato. Esse danno voce al dolore di ciascuno che diviene così il dolore di tutti, un Inciampo nella Storia più cupa perché su di essa non abbia mai a calare l’oblio, se ne serbi la memoria e se ne tramandi il terribile monito.
Maria Piera Franco