Cerda: si presenta “Marietta”, il nuovo libro di Vincenzo Muscarella

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Sabato 2 marzo 2024 alle ore 16,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Cerda in via Roma 133 verrà presentato il volume “Marietta” di Vincenzo Muscarella. L’avvenimento riveste un’importanza particolare per il fatto che la trama del romanzo fra fantasia e fatti storici è ambientata a Cerda paese natio dello stesso autore.

Dopo i saluti del Sindaco On. Salvatore Geraci e la testimonianza di Francesco Liberti (Don Cicciu Tabaranu)Interverranno e dialogheranno con l’autore: Benedetta Parisi, Ninetta Geraci, Franco Li Pomi, Michele La Tona Nando Ciminoe Pietro Attinasi. Leggeranno le attrici Liliana Sinagra Serena Rocchetta. Intermezzi musicali del cantautore Francesco Giunta.

“ Marietta”è il secondo della trilogia di romanzi “ Tri Matri” dedicati a Maruzza, Marietta e Antunina, madri delle tre ragazze  di Cerda (Giuseppina Del Castillo, Santina Salemi e Rosina Cirrito) arse vive nell’incendio delle Triangle Shirtwaist Factoryavvenuto a New York il 25 marzo del 1911 in cui perirono 146 persone di cui 126 donne.

Attraverso le vicissitudini delle tre madri, si vuole raccontare e analizzare il contesto sociale, economico e politico della nostra terra sul finire del secolo XIX che spinse queste tre donne coraggiose e orgogliose ad emigrare, con i figli al seguito, verso l’America

Se in “Maruzza” – il primo – si evidenzia lo scontro tra due famiglie di opposti ceti sociali in “Marietta” sono il suo coraggio e la sua determinatezza di giovane donna ribelle contro l’ingiustizia, la povertà e la sopraffazione a intramezzarsi, quasi anticipandoli, con i tragici accadimenti storici e politici della Sicilia nell’ultimo decennio del diciannovesimo secolo in cui nasce l’epico movimento dei “Fasci dei Lavoratori” spento dalla crudele repressione del governo Crispi.

Il romanzo, del tutto frutto della fantasia,  è ambientato a Cerda, piccolo paese in provincia di Palermo,  negli anni  a cavallo del 1900 e racconta di Marietta, appartenente ad una famiglia della piccola borghesia, che insieme a Giacuminu, giovane fabbro che sposa contro il volere del padre, e il cognato Vitu si mettono alla testa dei contadini e degli artigiani , fondano “ La Fratellanza”, una Società di Mutuo Soccorso, e con il sostegno dei futuri dirigenti dei Fasci dei Lavoratori, intraprendono una battaglia contro i latifondisti , i galantuomini e  i loro campieri.

Questa vuole essere una storia di gente umile, “storia vera”, quella che i libri di scuola non hanno mai raccontato, quella che la cultura egemone del tempo ha colpevolmente eluso, quella che i nostri più grandi letterati hanno evitato di raccontare perché troppo distanti da quei bisogni e da quelle tragedie o perché essi stessi facenti parte di quella borghesia miope e arretrata che preferì voltarsi dall’altra parte.