Evento unico quello che si è disputato ieri sera a Dublino, che ha ospitato la tanto ambita finale di Uefa Europa League. Atalanta e Bayer Leverkusen sono state le due squadre a contendersi l’atto finale di questa competizione europea.
I tedeschi sulla carta risultano leggermente favoriti nei confronti dei bergamaschi grazie alla importantissima striscia d’imbattibilità, ottenuta durante questa stagione semplicemente perfetta, fino a questo momento, e anche sotto un pensiero psicologico, perché ritornando indietro a una settimana fa, la Dea perde l’occasione di vincere in finale di Coppa Italia Frecciarossa, battuta per 1-0 dalla Juventus, decisiva la grande partita di Vlahovic che riesce a portare avanti la squadra di Allegri fino alla vittoria segnando anche una seconda rete, annullata però per posizione di offside. “La banda del Gasp” però si è distinta molto anche in questa stagione , aggrappandosi alla qualificazione in Champions League e raggiungendo due finali, tra cui una europea. Partita che già da giorni prometteva grande spettacolo.
Analisi di un match incredibile
In prima battuta dalle formazioni, abbiamo potuto notare due idee di gioco differenti, Leverkusen che parte con un attacco a due con Grimaldo e Adli come punti più estremi, rinunciando ad un vero centravanti come Victor Boniface. Atalanta che invece schiera una formazione super offensiva, davanti a guidare l’attacco Gasperini schiera: Lookman, Scamacca e De Ketelaere.
Calcio d’inizio alle ore 21 italiane allo stadio di Dublino. L’Atalanta già nei primi minuti è riuscita ad evitare le scorribande degli esterni rapidissimi della squadra di Xabi Alonso, effettuando un pressing asfissiante e rimanendo compatta difensivamente. Ma il protagonista di questa finale ha avuto un nome ed un cognome: Ademola Lookman. Il nigeriano ha letteralmente trascinato l’Atalanta verso la realizzazione di un sogno. Prima apre le danze con il primo gol sfruttando l’ottimo cross basso di Zappacosta al dodicesimo minuto di gioco, raddoppia con un gol da cineteca facendo un tunnel clamoroso a Xhaka e calciando una bomba nell’angolino basso della porta difesa da Kowar, per poi mettere la ciliegina di su una torta già buonissima.
Termina la sua brillante azione personale con un doppio passo nei confronti di Tapsoba per poi concludere, pallone che si insacca per la terza volta e chiude una partita memorabile e storica di una squadra come l’Atalanta che nel suo percorso negli anni ha sempre dimostrato intraprendenza e che adesso può godere della fama di essere una vera e propria top squadra europea.
Francesco Peri